Parte settima

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Finalmente sono uscita da quella lurida stanza. Sono andata a scuola una settimana fa e le mie compagne erano preoccupate, ma io le tranquillizzai.
Oggi 21 maggio, sta quasi per finire la scuola e non vedo l'ora di salire a Roma per stare un pò tra me e me e non vedere più Davide, ma so che ci starò sempre male. Ci starò sempre male dall'ultima volta che l'ho visto in quel maledetto centro però penso che quest'estate non avrò proprio nessun pensiero a nessuno.
Oggi, andai a scuola, mi vestì semplicemente. Jeans bianchi strappati, maglietta corta e le mie adorate adidas.

La prima ora ci fu fisica. Io odiavo la fisica. Con tutti quei numeri, anagrammi e formule non fanno per me. Finalmente suonò e ci fu Arte. Invece no. Questa materia la amo. So molto disegnare. Ho 10 in arte e disegno anche a casa, è una materia che a me colpisce molto. Suonò.
La terza ora c'è diritto. Anche questa materia odio. Non ne capisco nulla di diritti e doveri. Ma me la cavo. Suona. C'è la ricreazione. Scendo e vado a salutare Giorgia. La fidanzata di mio fratello. Con lei mi trovo molto bene, come se fosse una sorella maggiore per me. Ma sfortunatamente va in classe con Davide. Ero in classe sua quando dopo aver salutato Giorgia, noto Davide che mi guarda e allora muovo la mano in segno di saluto e gli sorrido, ma poi disconcentro lo sguardo da lui e parlo con Giorgia. Dopo un pò suona la campanella in segno di fine ora della ricreazione e perciò risaluto e salgo in classe. La quinta ora c'è matematica. Andai alla lavagna solo per fare qualche esercizio ma poi andai a posto. Finisce l'ora arriva quella di educazione fisica e ci portò in palestra. Alla fine suonò di nuovo la campanella ed uscimmo da quel manicomio e uscendo vidi Davide dietro di me, ma feci finta di niente e andai avanti. Oggi mi feci la strada a piedi, ma a metà strada lui mi chiamò in segno di salire nella sua auto. Ma mi misi nei posti dietro perchè non volevo mettermi nel posto in cui vidi quell'orribile scena. Lui più volte mi aveva chiesto di mettermi nei sedili di davanti, ma rifiutai e in silenzio mi caddero lacrime. Arrivati a casa bloccò le sicurezze dell'auto e mi iniziò a parlare.....
Davide: ei che ti succede? Ha da un pò che non parliamo e non so il perchè. Vorrei sapere del perchè non litighiamo più, del perchè non mi parli più, del perchè mi stai vietando da molte settimane.
Io mi stesi muta
Davide: se non parli non ti faccio uscire da questa macchina, al costo anche che venga tuo fratello a chiedere spiegazioni.
Lui stese molto tempo a fissarmi, ma alla fine mi arresi e iniziai a parlare.
Io: vuoi sapere del perchè non parliamo più come prima? Vuoi sapere il perchè ti sto vietando da settimane o mesi?
Davide: si certo
Io: (sospirai e poi parlai) Molto prima di cinque mesi fa scesi al centro con Alessandra e ti avevo visto dentro l'auto..
Davide: eh
Io: Eri in macchina con una e mi sentii male. Male con quella scena.(piansi) Ho ancora quella visuale davanti i miei occhi. Non so come spiegartelo, ma mi piaci, non mi piaci da quattro fottutissimi mesi, ma ti amo da ben 10 anni, ed è diverso, molto diverso di come ti porti a letto le tue troiette del cazzo....
Scese dalla macchina e si sedette nel lato di fronte a me.
Davide: continua...
Io: E ti ho vietato perchè mi faceva stare male vederti. Mi fa ancora male vederti con altre. Ma mi ci devo abituare perchè non sarai mai MIO. NON TI INNAMORERAI MAI DI ME PERCHÈ SONO UNA CHE AGGREDISCE LE PERSONE PERCHÈ DEVE PROTEGGERE LA PROPRIA DIGNITÀ. E SE NON MI ACCETTERAI, SARÒ D'ACCORDO CON LA TUA SCELTA. SARÒ D'ACCORDO DEL PERCHÈ NON MI AVRAI SCELTA. SARÒ D'ACCORDO CON TUTTO. MA HO BISOGNO SOLO DI UNA RISPOSTA E POI POTREI ANCHE CHIUDERMI DENTRO QUELLA LURIDA MIA STANZA. MA DAMMI SOLO UNA RISPOSTA.
Davide: quale sarebbe la domanda?
Io: NON TI CHIEDO DOMANDE. MA VOGLIO RISPOSTE. COME DEL TIPO SE PROVI QUALCOSA PER ME. HO BISOGNO SOLO DI QUESTO E MI BASTA. NON POSSO ANCORA ANDARTI DIETRO SE POI NON AVERE RISPOSTE.
Davide: NON TI DARÒ UNA RISPOSTA.
(Ci stesi male)
Ma fammi finire...
Non sarei mai tuo. Non mi innamorerò di te.. Ma mi piaci anche tu. E mi spiego veramente del come tu ti possa innamorare di uno stronzo come me. Ti chiedo veramente scusa che ti ho fatto soffrire. Non sapevo che ti piacevo. Anche io volevo tutte quelle risposte da molto tempo, ma non le ho mai potuto avere e nemmeno chiedertele. MA ADESSO TI DO IO UNA RISPOSTA.
(Iniziò ad avvicinarsi lentamente, poi di  più e mi rese un bacio. Ma non un bacio di quelli a stampo, di quelli semplici; ma non uno lentamente, uno di passione. Poi ci distaccammo per prendere fiato e mi baciò di nuovo. Non ci staccammo finché non ci sentimmo volto vicini. Alla fine del bacio restammo uniti e sorridemmo.)

In quel momento ero felice. Perchè in quella felicità ottenni risposte. Risposta che io dovevo avere da un bel pò di tempo. Entrammo in casa e c'era mio fratello Danilo che si stava baciando con Giorgia, ma si staccarono subito al suono del nostro arrivo.
Io: ehii ehii😏 dico sorridendo
Danilo: nulla nulla. Ma sbaglio o sei felice?
Mi girai verso Davide mi morsi il labbro e girandomi verso mio fratello sorrisi e arrossii. Mio fratello fece l'occhiolino a Davide e subito venne da me e mi prese dai fianchi. (Sentii le mie guance andare a fuoco fino a quando presi parola)
Io: perciò cosa c'è da mangiare?
Danilo: io e Giorgia andremo al Mc, voi se volete venire venite sennò sai come cucinare e cosa preparare
Davide: vaniamo con vo...
Non finì proprio di completare la frase quando io gli parlai sopra.
Io: NOI restiamo qua a mangiare e poi andremo a farci i compiti.
Danilo: “SI CERTO I COMPITI”. Voi fate i furbetti, ma non fate nulla eh, ma se dovrete farlo prima dite il consenso a me e poi vediamo se potete fare o no. Okay?
Io: certo certo, per chi mi hai preso?
Eh chi dice che noi dobbiamo farlo? Chi noi ahah. Io ho bisogno solo di lui affianco e sono felice.
Danilo e Giorgia ci salutarono e andarono via. A me decisamente scocciava cucinare perciò avrei già ordinato sushi. Finito di mangiare ci diressimo in camera mia e ci sdraiammo nel letto.
Io: DOVEVO DIRLO PRIMA CIÒ CHE IO PROVAVO SE DOVEVO PASSARE QUESTE GIORNATE BELLE CON TE.
PASSAI IL POMERIGGOO ADDORMENTATA TRA LE BRACCIA DI DAVIDE. MA LA SERA VERSO LE 7.15 MI CHIAMÒ E MI DISSE DI SISTEMARMI PERCHÈ SAREMO ANDATI FUORI.
Mi feci una doccia e aprì l'armadio per vedere cosa avrei messo un vestito semplice non molto attillato e i capelli attaccati.

-MI CHIEDERETE COME MAI HO COSÌ TANTI VESTITI. IN REALTÀ È PERCHÈ MIA MAMMA ERA UNA STILISTA DELLA KELVIN KLEIN E RESTÒ A ME IL LOCALESta sera mi portò a cena in un ristorante di fronte al mare. Lo adoro molto. Molto tempo dopo arrivammo a casa stanchi. Ma ci coricammo nel letto e fecemo l'amore. Il più possibile senza far rumore. Non dovevamo sennò mio fratello si sarebbe comunque rarrabbiato, ma avrebbe comunque capito. Non facemmo sesso, fecemo l'amore lungo e appassionato. Alla fine ci addormentammo sfiniti, sotto le coperte nudi.

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