IL BUONGIORNO SI RICONOSCE DAL MATTINO

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Appena chiudo gli occhi sento suonare la sveglia. Proprio quando ero riuscita ad addormentarmi!! Mi tiro giù dal letto e mi guardo allo specchio: sembro uno zombie. Vado in cucina e trovo mia madre con gli occhi umidi di pianto. Piange in continuazione da quando Gwen non c'è più. Papà è al lavoro. Esce sempre all alba e torna verso le undici di sera. -cosa vuoi per colazione tesoro?- chiede mia mamma premurosa. Appena mi ha visto si è asciugata le lacrime e un sorriso un po' tirato le si è disegnato sul viso -pane, cocco e nutella- rispondo. È la colazione preferita di Gwen e quindi è automaticamente anche la mia. Guardo l'orologio appeso in cucina. Sono in ritardo colossale! -mamma mangerò qualcosa per strada altrimenti non arrivo in orario a scuola- ah ok TALIA ma prendi almeno qualche soldo- risponde -si si- e corro in bagno. Mi faccio una doccia veloce e poi vado in camera a cambiarmi. Mi metto una t-shirt, un paio di short di jeans un po' sbiaditi e una felpa blu lasciata aperta. Come scarpe metto delle vans rosse e vado in bagno per mettermi un po' di trucco. Eye-linee e mascara che fanno risaltare i miei occhi verdi e mi do una spazzolata ai capelli. Saluto con un bacio la mamma, prendo lo zaino e esco. Il vento mi investe e mi stringo nella felpa. Sento un freddo dentro che mi fa venire la pelle d'oca. Ogni volta che esco e così, forse perché prima non muovevo un passo senza Gwen mentre adesso sono qui tutta sola. Prendo l'i-pod e mi sparo gli auricolari nelle orecchie. I miei pensieri volano e ormai le mie gambe vanno senza controllo. Ritorno in me solo quando vengo urtata da qualcuno e rischio di fare un bel volo in avanti ma una mano mi afferra da dietro -hei attenta-. È una voce maschile -perché cammini in strada?- prosegue. Maledette gambe che mi portano dove vogliono loro! A quel punto alzo lo sguardo e vedo un ragazzo biondo che mi sorride. È difianco a un motorino -cazzo che spavento stavo per tirarti sotto- scusa ero sovrappensiero- dico -come ti chiami?- mi chiede -TALIA- rispondo -che nome strano- io mi stringo nelle spalle -io sono james- dice. Poi notando la mia cartella dice -vai anche tu all'high school umanistica?- si- vuoi uno strappo?- mi chiede -vado anche io li- no grazie preferisco andare a piedi- dico -ok, come vuoi- dice e parte sgommando. Mi incammino sconsolata verso quella che sarà per cinque anni la mia scuola. Arrivo che la campanella è già suonata. Salgo di corsa le scale e arrivo davanti alla porta della 1^B. Busso e entro. Il prof è già dentro -non mi sembra un buon inizio arrivare in ritardo il primo giorno- dice. Io non abbasso un attimo lo sguardo, mica mi faccio mettere sotto da un professore! -va a sederti li- e mi indica due banchi vuoti in ultima fila. Attraverso la classe a testa alta. Vedo che qualcuno mi sta fissando e quando gli passo difianco mi dice -ma chi si rivede, facevi meglio ad accettare il passaggio- James. Lo incenerisco con un occhiata e vado al mio banco -come stavo dicendo ai tuoi compagni, prima di venire interrotto, io sono il professor. Micheli e insegno..- la porta si apri di nuovo. Una ragazza entrò tutta trafelata con le guancia tutte rosse. Il Micheli stava perdendo la pazienza -ma le sembra l'ora di arrivare?- sbraito contro la nuova arrivata -prof mica lo decido io il traffico!- rispose lei offesa -vada a sedersi li e non fiati per tutta la mia ora- lei attraversò con passo spedito l'aula e si sedette nel banco difianco al mio -ciao- mi dice -sono Annabeth ma chiamami pure anna- io sono TALIA- rispondo -che bel nome, mi piace- "sei la prima a cui piace" penso. Provavo simpatia per quella ragazza ed è raro che una persona mi piaccia a prima vista. Il prof riprende a spiegare e capisco che insegna storia, italiano e geografia insomma non conviene farselo nemico. Finalmente suona la campanella dell'intervallo e tutti usciamo a prendere una boccata d'aria in giardino. James mi si avvicina ed è insieme ad un amico -ehi TALIA- james- lo saluto -e tu sei..?- chiede rivolto alla mia vicina di banco -Annabeth ma puoi chiamarmi anna- risponde lei. Mi accorgo che è rapita da james. Lei è molto carina: capelli castani, occhi Verdi e magra ma non troppo. James invece è biondo con gli occhi azzurri, un po' una versione di Gwen al maschile -lui è justin- dice indicando l'amico difianco a lui. "Wow" penso appena lo vedo: castano, occhi azzurri e dei pettorali da paura che si intravedono sotto la maglietta bianca- andiamo a prendere qualcosa da mangiare- propone james ma io con una scusa mi allontano. Mi manca Gwen e avere degli amici per me è come tradirla e mi sento in colpa così mi siedo da sola su una panchina

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Nota dell'autrice: ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia:)

VORREI POTERTI RIABBRACCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora