Sabato, il giorno della festa. Sono le 20,30 e fred passerà a prendermi alle 21. Mi faccio una doccia veloce e mi metto il vestito che ho scelto. È nero, aderente e senza spalline.
Mi sta abbastanza bene e fascia il mio corpo di cui non mi posso certo lamentare. Passo al trucco: opto per qualcosa di semplice eye-liner, mascara e un po' di rossetto. Sento il citofono. Metto le scarpe, saluto mia mamma e esco. Fuori trovo fred con la sua moto. È stupendo con una maglietta bianca che lascia intravedere i suoi addominali scolpiti e con dei jeans blu scuro. Mi fa posto dietro di lui e salgo. Parte. Ha una guida un po' spericolata così mi stringo alla sua schiena per non cadere. Arriviamo a quella che dovrebbe essere una casa ma in realtà è una mega villa con piscina e giardino enormi. Entriamo e un intenso odore di alcool e fumo ci accoglie.
Poi vediamo Mary, una di quelle che giocano a fare le grandi a cui piace, a quanto vedo, fred. -hei freddy- freddy? E da quant e che lo chiama così -mary- dice lui distaccato e non posso fare a meno di sorridere. Lei mi manda uno sguardo gelido poi dice con una voce così da troia che sto per vomitarle sui piedi -non mi inviti a ballare?- e fred le risponde -mi spiace ma sono già in compagnia- e mi trascina via. Mi stringo di più al suo braccio. Arriviamo in cucina dove c'è un tavolo pieno di bottiglie di alcool. -cosa prendi?- mi chiede -vodka menta grazie- rispondo. Lui me ne versa un po' in un bicchiere poi si prepara una vodka pesca. La buttiamo giù tutta d'un fiato e poi andiamo a ballare.
Non sono per niente brava a ballare, anzi sono negata però cerco di imitare le altre ragazze ma non mi sento a mio agio. Fred se ne accorge -lasciati andare, ascolta la musica non guardare le altre- dice. Io provo a ascoltare il suo suggerimento e tutto diventa più facile. Dopo sei o sette canzoni l'aria diventa irrespirabile così andiamo a fare un giro in giardino. Ci sediamo sotto un albero e lui mi prende una mano. Lo guardo e lui inaspettatamente mi bacia. Io ricambio e le nostre labbra rimangono incollate finché i nostri polmoni non chiedono aria.
Decidiamo di tornare dentro e iniziano i lenti.
Vedo mary che mi guarda con l'aria da pitbull incazzato ma io la ignoro. Ballo avvinghiata a fred ma dopo due canzoni decidiamo di andare a riprendere qualcosa da bere. Mi sto preparando un altra vodka quando una pizza mi cade sul vestito -ops scusa- mi dice una voce da troia. Mary! -stronza- le sibilo e lei si limita a sorridere. Fred ha assistito a tutta la scena e dice a mary -sparisci- poi mi guarda -vuoi che ti riaccompagno a casa?- mi chiede -no ti perderesti tutta la festa vado da sola- ma senza di te che cosa ci sto a fare? Dai andiamo- e mi prende per un braccio. Il tragitto dala festa a casa lo passo attaccata alla sua schiena sulla sua moto, a respirare il suo buonissimo profumo Hugo boss.
Arrivati sotto al portone fred mi bacia prima di ripartire. Io ancora un po' stordita dal bacio e dalla festa entro in casa cercando di non fare rumore. Sono le 2 del mattino e i miei dormono. Mi lascio cadere sul letto con indosso il vestito e le scarpe e mi addormento felice.
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VORREI POTERTI RIABBRACCIARE
Storie d'amore"Freddo, freddo dentro, come sempre. Da quando lei non c'è più tutto è gelido. Cammino ancora un po' per le strade di New York la mia città. L'ho sempre odiata con i suoi grattaceli altissimi, lo smog e le macchine enormi. Prima quando c'era lei tut...