Malattia del doloroso bramare

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Esiste una parola in tedesco "Sehnsucht", è una delle mie parole preferite in assoluto, non esiste in nessun'altra lingua, significa "malattia del doloroso bramare"
Quel dolore che si prova, quella nostalgia che si ha per qualcosa che, in realtà, non hai mai posseduto.
"È così che mi sento, Jiho non è mai stato mio e probabilmente non lo sarà mai, eppure mi manca così tanto..." disse tra sé e sé Marco mentre leggeva un libro sulle curiosità linguistiche
"Tsk, tedesco, che lingua strana, una lingua dura che sotto sotto è così dolce... romantica" sorrise, pensò che anche Jiho era esattamente così, ma si incolpò subito dopo.
"Jiho. Jiho. Jiho. Ma andiamo Marco, non sai pensare ad altro?" Sospirò, parlava da solo, stava forse impazzendo?
Ad un certo punto, il cellulare interruppe quell'imbarazzante e, per certi versi, patetico monologo.
"Una chiamata... Jiho..."
Non era Jiho, in realtà, non lo sentiva da quella sera, quanti giorni saranno passati, due? No, quattro. E lo sapeva benissimo, li contava, perché Jiho lo evitava? Non riusciva a darsi pace.
"Marco, mi senti?" Era Rossella, una sua cara amica, Marco si era un po' chiuso in sé stesso ultimamente, si era chiuso in casa, da solo, l'unico altro posto che avrebbe accettato sarebbe stato tra le braccia di Jiho, ma Jiho non era lì con lui.
"Sì, ti sento Rossella... senti, so cosa vuoi dirmi ma non sono dell'umore per uscire..."
"Problemi con qualche ragazzo?"
Marco rise, non voleva farla preoccupare, ringrazio il cielo che quella fosse solo una telefonata, se Rossella fosse stata davanti a lui lo avrebbe visto piangere.
"Allora? È primavera, l'amore è nell'aria! Dobbiamo rimorchiare, Marco! Dai, siamo gli unici della compagnia ad essere single, usciamo sta sera, ci saranno anche Jiho e la sua ragazza... com'è che si chiama?"
Marco sentì un coltello attraversargli la schiena fino a dividere in due quel che era rimasto del suo cuore.
"Maledetta..." sussurrò Marco
"SISI, proprio lei, allora, che fai, vieni? Dimmi di sì, non voglio fare la terza incomoda"
Marco tirò su col naso, avrebbe dovuto sopportare Maledetta per una sera intera, sopportarla mentre faceva con Jiho quel che avrebbe voluto fare lui
"Verrò, verrò con te"
Dall'altra parte del telefono sentì Rossella gioire per qualche secondo e poi salutarlo velocemente per tornare agli studi, Marco Sospirò una volta chiusa la telefonata.
Sehnsucht... che lingua del cazzo il tedesco.

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