Non lasciarmelo fare Jiho

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"Cosa è successo?" Sussurrò Sebastiano mentre toglieva delicatamente la maglia dai colori vivaci a Marco.
"Cosa dovrebbe essere successo? Sono qui perché avevo voglia di stare con te" Marco sorrise e Sebastiano fece lo stesso, ma il suo sembrava un sorriso speranzoso e cominciò a baciargli le spalle.
"Mi era mancato il tuo odore" disse sorridendo tra un bacio e l'altro, Sebastiano amava Marco, lo amava da sempre e Marco lo sapeva.
Marco si morse il labbro mentre Sebastiano continuava, avido,  a baciarlo, lo baciava così intensamente che sembrava avesse paura che sarebbe scomparso da un momento all'altro.
"Calma" Marco rise "non scappo mica Seb!" Aggiunse.
Sebastiano si fermò e con lo sguardo basso sussurrò qualcosa, Marco non riuscì a capire, però, cosa intendesse.
"...come scusa?" Chiese  esitante  Marco, si pentii subito di quella domanda.
"L'ultima volta, sì, sei scappato subito dopo." Disse a bassa voce Sebastiano, quasi a sperare che Marco non lo sentisse, era ormai in ginocchio davanti a Marco, che a sua volta era seduto sul letto di Sebastiano.
Sebastiano si sedette per terra a quel punto, quasi come segno di resa e posò la testa sulle gambe di Marco.
"Io...non so che dire Seb, non volevo farti stare male quella volta ma ero triste, sai come vanno le cose..."
Sebastiano sorrise ironico mentre Marco gli accarezzava i capelli, pensò che era proprio un peccato che portasse la frangetta così lunga, aveva degli occhi così belli, così tristi.
"Ogni tanto ci penso, sai?" Sospirò Sebastiano.
"A cosa?" Chiese, curioso stavolta, Marco.
"A noi due, a cosa saremmo potuti essere se non ci fosse stato Jiho" Sebastiano una volta pronunciate queste parole strinse con la mano il polso di Marco, quasi a volergli fare male, ma senza provocargli dolore, lo amava così tanto che non avrebbe mai potuto fargli del male, anche se Marco lo uccideva, ogni volta che si vedevano.
Marco restò in silenzio ma ciò non sorprese Sebastiano, in realtà, non si aspettava alcuna risposta.
"A me va bene così, sai? Stare con te per poco, far finta che anche tu mi vuoi, far finta che anche tu mi ami, almeno per un po', mi va bene...davvero" Sebastiano sembrava davvero distrutto mentre diceva queste cose, tirò su con il naso, non era il tipo da piangere, nemmeno in quella circostanza, anche se si sentiva morire.
"Io ti voglio bene Seb, non posso usarti così..." sussurrò Marco, per tranquillizzarlo.
"Lo fai da sempre" si alzò e cominciò a rivestirsi, poi continuò: "quante volte mi hai detto qualcosa di carino solo per far ingelosire Jiho? Quante volte mi hai preso per mano per far dispetto a Jiho? Jiho. Jiho. Ami solo lui, pensi solo a lui. E io, io chi sono? Io non merito, forse, il tuo amore, Marco?"
Marco sorrise come per giustificarsi e disse: "non mi pare che tu mi abbia mai chiesto di amarti Seb!"
"Te lo sto chiedendo ora." annuì Sebastiano "amami come ami Jiho, baciami come baci Jiho"
Marco lo guardò a lungo e sorrise.
"Posso provarci, sai?" Disse con aria saccente "non sei antipatico come sembri" concluse Marco.
Sebastiano si avvicinò a Marco e poggiò le labbra sulle sue.
"Io ti amo" sussurrò Sebastiano.
"Io ti amerò" replicò Marco.
Marco si svegliò dopo aver passato la notte da Serafini e notò che quest'ultimo era andato a lavoro, lasciandolo solo nel grande letto, sorrise in modo malinconico ricordandosi la sera prima, prese il cellulare per chiamare la sua coinquilina, per chiederle scusa di non averla avvisata, si sarà preoccupata inutilmente per lui in queste ore.
Notò subito delle strane notifiche che catturarono la sua attenzione: c'erano almeno 8 chiamate perse e quasi 30 messaggi, tutti da Jiho.

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