chapter twenty-eight

864 75 23
                                    

CHAPTER TWENTY-EIGHT

❅ CHAPTER TWENTY-EIGHT ❅

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Violet's pov.

Un mese dopo.

«Violet! Fai veloce, su!» la voce stridula di mia madre mi perforò le orecchie.

«Arrivo, arrivo cazzo...» borbottai sottovoce, guardandomi un'ultima volta allo specchio.

Ero pronta.
Mi sistemai ancora una piega del vestito e poi uscii dalla mia camera.

Quando arrivai nel soggiorno, mio fratello e i miei genitori erano già lì, pronti ad andare alla premiere della mia serie tv.

«Sei emozionata?» mi domandò mio padre, sorridendomi agitato.

Annuii tesa e guardai Jaeden, calmo e rilassato nel suo smoking.

Mentre i nostri genitori iniziavano ad uscire, bloccai mio fratello, prendendogli un braccio con la mano.

«Jae, come fai?»

«Come faccio cosa?»

«Come fai ad essere così calmo e rilassato... Io... Io sto morendo dall'ansia...» gli sussurrai, iniziando quasi a tremare.

Che mi stava succedendo?
Era forse perché sapevo che alla premiere avrei rivisto Wyatt dopo un mese che ci eravamo lasciati?
Anzi, non ci eravamo mai lasciati, perché non eravamo mai stati insieme.

«Allora, prima di tutto, fai un bel respiro profondo» mi consigliò il ragazzo, appoggiandomi entrambe le mani sulle spalle.

Feci ciò che mi disse, prendendo una grande boccata d'aria, per poi ributtarla fuori lentamente.

«E ora pensa: sei già stata a molti altri eventi di questo genere, non è la tua prima volta, anche se lo so che quando è un tuo lavoro ad essere presentato fa più paura... Ma non ci pensare, okay? E per qualsiasi cosa, conta su di me!»

Le parole rassicuranti di Jae mi tranquillizzarono.

Il nostro rapporto stava migliorando piano piano da quando lui era tornato da Los Angeles.

Inizialmente non riuscivo nemmeno a guardarlo in faccia senza ritrovarmi con gli occhi lucidi.

Ma un mese era passato e avevo capito le sue 'buone' intenzioni.

«Grazie Jae... E ora andiamo!» lo presi a braccetto e entrammo nella limousine dove si trovavano già i nostri genitori.

✓ | SOMEBODY ELSE ( wyatt oleff ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora