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Mathias :

Mi sveglio di colpo in un bagno di sudore, mi guardo attorno e realizzo di essere nella mia stanza e che tutto è stato solo un incubo.
Mi siedo e mi tocco la fronte bagnata, poi mi appoggio al muro e inizio a guardare il soffitto.

Ho sempre vissuto nel buio, intrappolato in una bolla dalla quale non riesco ad uscire.
Sono sempre stato solo per via di quello che la gente mi ha etichettato adosso e anche per quello che sono diventato.
Da un bambino vivace e pieno di sogni che vorrebbe realizzare, sono diventato un ragazzo introverso, ormai senza sogni.
Adesso, sono semplicemente un adolescente di diciott'anni che invece di comportarsi come tale, è chiuso in se stesso, senza amici, senza nessuno.
La gente a paura di me perchè sono stato marchiato da un marchio che non mi appartiene, unicamente perchè si divertono ad etichettare gli altri, non sapendo che ciò fa soffrire.

Scuoto la testa per scacciare via quei pensieri.
Mi alzo, avviandomi verso il comodino per prendere il telefono e vedere che ore sono.
Accendo lo schermo e noto che sono le cinque del mattino, è ancora presto, ma decido comunque di andare a farmi una bella doccia per riprendermi.
Poso il telefono sul comodino e vado verso l'armadio.
Prendo un paio di panataloni della tuta grigia, una maglietta bianca e l'intimo poi mi dirigo verso il bagno.
Entrato, mi spoglio ed entro nella doccia. Lascio che il getto d'acqua fredda scivoli sul mio corpo, mi da una certa senzazione che per qualche momento, mi rende libero da tutto ciò che mi circonda.
Dopo un po' inizio ad insaponarmi il corpo, mi sciacquo poi mi lavo i capelli con lo shampoo. Finito tutto sto ancora  sotto in doccia.
Mi piace sentire l'acqua scorrermi addosso, le gocce percorrere il mio viso, scendendo lungo il mio busto.
Alzo la testa verso il soffitto e chiudo gli occhi godendomi questo momento.
Uscito dalla doccia prendo l'asciugamano e lo avvolgo sul mio corpo, esco dal bagno e torno nella mia stanza. Mi vesto poi prendo il mio cellulare. È passata mezz'ora quindi sono le cinque e mezza. Ho ancora un po' di tempo prima di andare all'aeroporto, il volo è alle dieci, quindi devo essere lì due ore prima per essere sicuro di passare tutti i controlli senza fretta.
Riposo il telefono sul comodino e lo metto in carica. Vado in cucina e mi preparo la colazione.
Nulla di chè, un caffè e una brioche al cioccolato. Intanto che mangio leggo un libro :"Ogni Respiro" di Nicholas Sparks.
Amo leggere, mi piace crearmi un'atmostefera tutta mia. Mi allenta e lascia campo alla mia immaginazione per immaginare la vita dei personaggi che sono descritti nel libro creando una sorta di mondo in cui sono presente solo io.
Finito di leggere, chiudo il libro alzandomi e prendendo il bicchiere in cui ho bevuto per riporlo nel lavandino e tornare in camera mia. Decido di controllare la mia valigia che ho preparato il giorno prima per essere sicuro di non aver dimenticato nulla. Finito di controllare, mi sdraio sul letto e penso a cosa succederà appena metterò piede in una nuova città, ovvero Lyon, la terza città più grande dello stato francese.
Cosa succederà ? Si migliorerà qualcosa nella mia vita ? Riuscirò a ripartire da zero e ricominciare tutto da capo ?
Mille domande mi frullano nella mente.
Nel frattempo inizio a sentire gli occhi pesanti.
Spengo la lampada e mi infilo sotto le lenzuola prendendo il cellulare per attivare la sveglia per evitare di non svegliarmi in ritardo.

Sento un suono continuo, allora mi decido ad aprire gli occhi ed alzarmi, mi accorgo che è la sveglia, prendo il telefono e guardo l'ora. 《Cavolo sono quasi le otto Mi devo sbrigare sennò arriverò in ritardo》dico scendendo rapidamente dal letto.
Apro l'armadio mi vesto velocemente e corro in bagno. Mi lavo i denti per poi tornare nella mia stanza e prendere  i documenti, la valigia e il telefono. Esco e mi dirigo verso la porta d'ingresso, prendo le chiavi ed apro, chiudendo poi a chiave. Scendo le scale con velocità ed esco dall'appartameno. Vedo l'autobus che porta all'aeroporto, quindi inizio a correre.
Per la mia fortuna si ferma vedendomi correre. Salgo e mi siedo, mettendo la valigia tra le mie gambe per evitare che si muovi durante il tragitto. Prendo fiato e appena mi riprendo inizio a guardare fuori dalla finestra.
Una distesa di verde si estende sotto il mio sguardo. Infondo si intravede un piccolo bosco buio a confronto del verde che lo circonda, illuminato dal sole splendente.

Dopo una ventina di minuti arrivo e scendo precipitandomi dentro il grande aeroporto di Barcellona, infatti per questa sua immensità i controlli sono lenti per la troppa gente, sopratutto nei weekend e oggi è sabato quindi è pienissimo.
Verso le dieci meno un quarto finisco tutti i controlli necessari.
Guardo l'orario, mancano quindici minuti alla partenza.
Per passare il tempo decido di ascoltare un po' di musica, collego le cuffiette e faccio partire la mia playlist.
Noto che il Gate A si è aperto, ciò vuol dire che stanno iniziando a partire. Mi alzo e mi dirigo verso il Gate. Non vedo l'ora di arrivare in aereo per dormire, non ce la faccio più.
Arrivato in aereo, cerco la mia fila e il mio posto. Appena localizzato mi fiondo sul sedile e mi sistemo per bene appoggiando la testa al sedile. Mi rimetto le cuffiette e faccio partire In My Blood di Shawn Mendes addormentandomi piano piano finchè non sprofondo nel sonno più totale non accorgendomene neanche del decollo dell'aereo.

Ciao a tutti❄
Allora premetto che questa è la mia prima storia quindi accetto volentieri delle critiche però che siano costruttive.

Detto ciò spero che il primo capitolo sia di vostro gradimento,fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate❄❤

Alla prossima con il Secondo Capitolo❄

LA MIA LUCE NEI TUOI OCCHI (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora