•cαριτοlo 4•

191 19 2
                                    

Alla sua reazione lei si mise davanti a lui.
"Dimmi cosa hai fatto."
"Io...non voglio deluderti."
"Tu non potrai mai deludermi."
"E va bene... ho iniziato a rubare."
Lui abbassò lo sguardo con occhi pieni di tristezza, lei gli prese il viso tra le mani guardandolo con un lieve sorriso.
"Promettimi che non lo farai mai più, va bene?"
"Va bene."
"Ah, a proposito, hai bisogno di un posto dove dormire la notte?"
"Beh, avrei trovato alloggio alla locanda, solo... che nom credo basteranno i soldi che ho..."
"Se vuoi, puoi stare da me."
"Ma la donna con cui vivi?"
"È andata via per qualche giorno... tornerà tra poco più di un mese..."
"Allora se a te va bene, accetterò la tua offerta."
Lei gli sorrise e lui fece un sorisetto.
"Dormo nudo."
Lei smise di sorridere e iniziò ad arrossire.
"Vorrà dire che andremo in stanze diverse."
"Perchè?"
"Non siamo nè fidanzati nè sposati."
"Solo per questo?"
"Solo?"
"Sì, insomma tu mi ami dalla prima volta che mi hai visto, ormai ci potremmo reputare fidanzati, no?"
"Non credo che le cose vadano così..."
"Questo lo dici tu."

Passarono tre giorni, e i due li passarono assieme, si svegliano la mattina presto, andavano al mercato, facevano passeggiate, andavano al lago e Plagg riuscì a convincere Tikki di farlo dormire con lei. Insomma, i due erano felici, potevano vivere nella stessa casa senza che nessuno si intromettesse. Tutto andava bene, troppo bene...

Nel regno della Dea Coccinella il re ricevette una pergamena. Appena la lesse fece convocare la regina del regno vicino.
Quando ella arrivò lui, seduto su una sedia si alzò di scatto.
"Si sono rotrovati."
La regina a quelle parole si sorprese
"Non è possibile, gli avevamo divisi anni fa, come hanno fatto?"
"Di preciso non lo so."
"È ora che sia finita."
"Hai ragione, li faremo riportare nei regni, e poi prenderemo provedimenti."
"Va bene."
Il re scrisse alla figlia che presto sarebbe tornata a casa, fece spedire la lettera che arrivò prima di quanto si aspettasse, la stessa cosa fece la regina, scrivendo al figlio.

Quando i due ricevettero la lettera, erano sorpresi e preoccupati ma anche felici ed eletrizzati. Non si chiesero il motivo del loro ritorno in patria, quindi aspettarono che una carrozza gli venisse a prendere.
"Secondo te l'hanno scoperto?"
"Non credo..."
"Io temo di sì, se no non ci troveremmo qui."
"Già... ma ormai è tardi."

•...qualche ora dopo...•

I due erano quasi arrivati, ma ad un incorcio la carrozza si fermò e li fece scendere
"È l'ordine della regina e del re."
Allora i due proseguirono a piedi, ognuno per la propria strada.

Per sempre insieme ۵ || MLB Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora