8.

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È passata una settimana da quando sono ritornata da quella maledetta vacanza.
In questi giorni non ho fatto altro che stare in camera a guardare il soffitto senza trovare una soluzione.
Clarissa mi tartassava di messaggi chiedendomi se stavo bene, ma io mentivo sempre, perché ogni giorno che passava mi sentivo peggio, non riuscivo a credere che avevo fatto una cosa del genere, e ogni volta che la sua immagine mi appariva nei sogni mi svegliavo e piangevo, il cuore mi faceva male letteralmente, senza lui mi sentivo vuota e mi mancava da morire, ma non posso stare così per sempre, devo dimenticarlo e ricominciare a vivere, ora so che non lo rivedrò mai più e tutto quello che è successo verrà buttato nel dimenticatoio, i miei sentimenti piano piano svaniranno e tutto tornerà come prima.

Finalmente dopo una settimana riesco ad alzarmi da quel letto e facendo un enorme respiro mi dirigo in cucina.
«Mamma! Ho fame, cosa c'è per colazione?» dico senza ricevere risposta, la richiamo ma niente, arrivo in cucina e vedo un biglietto sul tavolo, dice "Buongiorno tesoro, sono andata a fare la spesa, tornerò verso l'ora di pranzo, mi raccomando mangia qualcosa. Un bacio", sorrido e prendo dalla credenza un pacco di biscotti e dal frigo un succo all'arancia e comincio a mangiare goffamente, erano troppi giorni che non toccavo cibo.
A un certo punto suonano alla porta e con la bocca piena corro ad aprire ma la persona che mi appare davanti mi fa quasi soffocare, il viso di Diego è proprio davanti ai miei occhi, non è un'allucinazione, è lui in carne ed ossa, ed ha un espressione molto seria, quasi arrabbiata, mando giù con fatica i tre biscotti che avevo in bocca e con voce tremante dico: «Diego, cosa ci fai qui? Cioè come facevi a sapere dove abitavo?»
«Se non ti ricordi sono il padre di Clarissa» dice alzando le sopracciglia, giustamente ha ragione e imbarazzata abbasso la testa, dopo di che la rialzo e ci guardiamo senza dire niente.
«Allora posso entrare?» insiste, mi riprendo da quello stato di choc e lo faccio entrare.
«Scusami mi ero appena svegliata, siediti sul divano, vado un attimo a vestirmi» faccio per salire le scale ma mi ferma.
«Non c'è bisogno, non starò molto, sono venuto per parlarti» lo guardo impaurita e lo raggiungo sedendomi affianco mantenendo però una certa distanza.
«Perché non me l'hai detto?» dice con tono accusatorio ma allo stesso tempo premuroso.
«Dire cosa?» chiedo non capendo.
«Che tuo padre è morto» dice avvicinandosi furiosamente, lo guardo sconvolta.
«Io...è successo tanto tempo fa...credevo non fosse importante...» dico abbassando lo sguardo.
«Sì che è importante, ho approfittato di te senza sapere quanto tu soffrissi per lui.»
«Tu non hai approfittato di me...l'abbiamo voluto entrambi» gli ribadisco con poca voce.
«Certo che lo volevi, tu hai visto in me tuo padre, hai fatto sì che io colmassi quel vuoto» dice quasi disperato.
«Ma cosa stai dicendo? Se volevo un rapporto paterno non avrei fatto sesso con te!» gli urlo arrabbiata. Resta in silenzio, capendo che aveva detto una cosa sbagliata.
«Devo andare...stammi bene Lara» si alza e si dirige verso la porta.
«Aspetta...io...» mi blocco, vorrei dirgli tutto ora, ma non ci riesco, ho troppa paura.
«Tu cosa?» lo guardo negli occhi cercando di entrare nella sua anima e capire cosa prova per me, ma nel suo sguardo vedo solo stanchezza e buio.
«Volevo solo ringraziarti per essere venuto a trovarmi...» riesco a dire solo questo, fa un mezzo sorriso e senza dire niente se ne va.
Rimango a fissare la porta e a quel punto scoppio a piangere, la sua visita mi ha spiazzato, soprattutto per il motivo riguardante mio padre, forse voleva dirmi che era pentito di aver fatto quello che ha fatto sapendo che non ho più un padre, ma per me non ha alcun senso. Tutto questo mi ha ha mandata ancora di più in confusione.

Verso il pomeriggio decisi di chiamare Clarissa per dirgli quello che era successo e quello che mi raccontò mi fece sollevare e dispiacere allo stesso tempo, Diego e Serena si sono lasciati, Clarissa mi ha detto che sua madre non era più felice da tempo e che tutte queste cose hanno dato una svolta alla sua vita e ha deciso di chiedere il divorzio, Diego non ha replicato e ha detto che era giusto così, in fondo lui era sempre distante dalla sua famiglia, perciò non aveva senso continuare.
Ma la notizia più brutta è che domani mattina partirà per la Germania, ha trovato un nuovo lavoro e sarà più vicino a sua figlia, non pensavo che sarebbe andato via così presto, ma non posso farci nulla, forse la visita di oggi era per dirmi addio, anche se non capisco perché non me l'abbia detto, forse per lui non è un addio, ma un arrivederci, e io lo spero con tutta l'anima, perché non so se riuscirei a non vederlo mai più senza nemmeno salutarlo.

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