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Questo è il comune malinteso sulle fiabe.
Raramente hanno un lieto fine.

<<Quindi come pensi di agire? Non sai nemmeno come sia fatto.>> mi chiede Betty mentre siamo seduti da Pop's, sospiro e la guardo <<Quel coso ha quasi ucciso mio padre, non posso starmene qua senza fare nulla>> rispondo e lei mi guarda in modo strano <<che c'è?>> chiedo stranito <<L'hai chiamato di nuovo "coso">> mi risponde <<Quello non era un essere umano, era più forte e più grande, non può trattarsi di qualcosa di umano>>

Flashback

Mi trovavo in giro con mio papà, era una delle nostre uscite padre e figlio, che erano aumentate con l'andarsene di mia madre. Avevamo passato un bel pomeriggio insieme, il sole stava per calare e lui mi propose di andare a vederlo in rima al fiume, dove il sole scompare dietro l'acqua e le rocce lasciano dei riflessi spettacolari. Accettai e decidemmo di incamminarci, durante il tragitto scherzammo molto e mi raccontò anche vecchie leggende sul bosco vicino al fiume <<Oh andiamo papà, aspetti che ti creda?>> chiesi scoppiando a ridere <<Certo che no, sono leggende metropolitane, niente di tutto ciò corrisponde alla realtà>> rispose lui facendosi contagiare dalla mia risata <<Anche perchè sfido chiunque a trovare un mostro peloso, con zanne, artigli e occhi colorati che durante il giorno assomiglia ad una normale persona>> continuai a ridere e pensai che certa gente aveva davvero un bella immaginazione. Arivammo al fiume giusto in tempo per goderci il tramonto, era favoloso e in quel posto c'era una tale pace e tranquillità che sarei rimasto la per sempre. <<Archie forza, dobbiamo andare o si farà troppo buio>> disse mio padre alzandosi dalla roccia che ci aveva ospitato per quel tramonto, sbuffai e mi alzai contrariato <<Si stava così bene la>> dissi incomiciando a camminare in direzione del bosco. Dopo mezz'ora di camminata iniziammo a sentire strani rumori, come se qualcuno stesse correndo nel bosco e con i piedi spezzasse tutti i ramoscelli che incontrava sul suo cammino <<Papà cos'è questo rumore?>> chiesi un po' spaventato dalla situazione <<Sono sicuro che non è niente di che, tranquillo>> mi rispose continuando a camminare. Più tardi mio padre si fermò e fissò qualcosa nel fitto bosco <<Papà? Tutto bene?>> chiesi <<Archie. Scappa.>> disse e iniziò a correre nella direzione opposta, preso dal panico non capì e persi mio padre. Continuai a cercarlo per un po' mentre il buio si impossessava dell'intero bosco, metteva i brividi quel posto. Quando finalmente trovai mio padre era in una pozza di sangue, pieno di graffi sul corpo, mi precipitai da lui <<Papà!!>> urlai cercando di svegliarlo, sembrava morto, sentì un rumore e alzai lo sguardo vedendo tra il buio un'ombra alta, al posto delle mani aveva qualcosa di lungo e affillato, simile a degli artigli, alzò lo sguardo e vidi due palle di fuoco rosse fissarmi. Iniziai ad urlare e quell'essere scomparì. Nessuno credette alla mia storia, mio padre diceva di essere stato attaccato da un semplice animale, mi diceva che le cose che pensavo di aver visto fossero state influenzate dai suoi racconti, tutta Riverdale mi prendeva in giro.

Fine Flashback

<<Archie! Ci sei?>> mi riprendo perchè Betty mi sta scuotendo <<Sisi, scusami stavo solo pensando>> rispondo <<Beh, ti ho chiesto a che ora volessi andare da tuo padre>> mi chiede lei con una faccia preoccupata <<Quando vuoi, anche se non è necessario che tu mi accompagni>> mi sento in colpa, mi sta facendo da babysitter <<Non dirlo neanche Archie, non ti lascerò da solo mentre in giro c'è chissa chi o chissa cosa che si diverte a fare a brandelli la gente>> mi risponde prendendomi la mano, io annusco e le sorriso <<Grazie Betty.>>

TEEN WOLF IN RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora