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Nous protégeons
ceux qui ne peuvent pas
se protéger eux-memês.

È ormai un mese che mio padre è via per lavoro, mi ha chiamato i primi giorni e poi è completamente sparito, neanche mia zia l'ha sentito e percepisco il suo nervosismo ogni volta che sono con lei, probabilmente anche perchè ha provato ad uccidere Scott più di una volta. Ora siamo a tavola e nessuna delle due proferisce parola, non riesco a credere che abbia provato ad uccidere il mio ex, capisco che non sia completamente umano ma, nonostante tutto ciò che è successo, non mi è mai passato per la testa di vederlo morto, ma mia zia è la regina delle cacciatrici, era normale che ci avrebbe provato, non aspettava altro da quando mio padre lo ha scoperto. <<Ok Allison, quante volte ti ho detto che mi dispiace?>> se ne esce mia zia facendo sbattere la forchetta contro il suo piatto <<Non abbastanza da giustificare il tuo comportamento.>> ribatto secca <<Oh andiamo, non state più insieme e tu hai paura di lui, ti avrei solamente fatto un favore>> mi risponde <<Un favore?>> sono scioccata, non riesco a crederci <<Non ti ho mai detto di odiare Scott, ho scoperto dell'esistenza di qualcosa di molto più grande di me che tra l'altro sapevate anche tu e papà ma non mi avete mai detto nulla. Mi sono sentita tradita da tutti especialmente da lui perchè credevo fosse l'amore della mia vita, tutto qua.>> faccio un pausa e mi rendo conto di avere il fiatone <<Ma niente e nessuno ti dava il permesso di provare ad uccidere una persona, ne hai già uccise abbastanza, non credi?>> finisco il mio discorso più acida che mai e mi alzo per andare in camera mia <<Allison Argent vieni subito qua!>> mi rimprovera mia zia <<Dato che è chiaro come l'acqua che non riuscirai ad uccidere Scott non capisco cosa tu ci faccia ancora qui.>> detto questo entro in camera mia sbattendo la porta e buttandomi di peso sul letto.
Mi sveglio perchè sento qualcosa colpire ripetutamente la mia finestra, mi metto a sedere sul letto e guardo l'orologio sul comodino, segna le cinque del mattino, sento nuovamente qualcosa colpire la finestra e mi alzo avvicinandomi ad essa lentamente, guardo fuori e vedo un ragazzo incappucciato che tira sassi nella mia direzione, quando alza la testa per tirare l'ennesimo sasso lo riconosco, rimango a fissarlo per un po' poi mi decido ad aprire la finestra <<Cosa ci fai qua?>> cerco di usare un tono abbastanza alto per lui ma abbastanza basso da non svegliare mia zia <<Ho bisogno di parlarti Allison, scendi ti prego>> mi risponde lui e decido che è arrivato il momento di affrontare la realtà. Gli faccio segno di aspettarmi e mi infilo un paio di scarpe, prendo il giubotto e, cercando di non fare rumore, scendo di sotto ed esco dalla porta d'ingresso. L'aria fredda mi investe e mi stringo di più nel mio giubotto raggiungendo il ragazzo <<Grazie per avermi permesso di parlarti>> mi sorride lui, dio il suo sorriso.. <<Non preoccuparti, è passato troppo tempo e mi sembrava il momento adatto>> gli rispondo tranquilla <<Vogliamo fare un giro nel frattempo?>> mi chiede con la sua solita premura <<Certo>> e così iniziamo a camminare senza una meta precisa <<Prima che tu dica qualsiasi cosa, mi dispiace che mia zia abbia provato ad ucciderti>> esordisco scusandomi <<Non importa, in realtà ci ha messo più tempo di quel che pensavo>> ridacchia lui e io lo seguo <<Comunque mi dispiace di averti tenuto all'oscuro di tutto, ma era tutto nuovo per me e non sapevo come comportarmi, mi rendo conto di aver sbagliato>> fa una pausa concentrandosi sui suoi passi <<cerca di capirmi, nella tua famiglia sono tutti cacciatori di lupi mannari, sarebbe stato come un suicidio per me>> continua ma lo fermo subito <<Perchè credi che io avrei detto qualcosa a mio padre? Mi ritieni in grado di una cosa del genere?>> mi fa male sapere che lui pensa questo di me, sarei morta io piuttosto di metterlo in pericolo con la mia famiglia <<No Allison, no>> si ferma a guardami <<non potrei mai pensare una cosa del genere, ho dato ascolto a Derek, è stato l'unico di cui sentivo di potermi fidare ciecamente <<E Stiles?>> chiedo curiosa, loro sono migliori amici <<Stiles è umano, non sapeva tutte le cose che sa Derek>> mi risponde <<Beh capisco>> non so cos'altro dire <<Derek mi ha anche detto di odiare la tua famiglia, tu sai qualcosa?>> mi chiede lui <<Si, mia zia mi ha raccontato fieramente come ha appiccato l'incendio a casa sua sterminando tutta la sua famiglia>> rispondo ripensando alla faccia piena di lussuria che aveva mia zia mentre mi raccontava ogni piccolo dettaglio, davvero raccapricciante <<Ora si spiegano molte cose, è stato Derek che mi ha convinto a non dirti nulla, aveva paura che anche tu fossi così>> si giustifica <<Beh è comprensibile, alla fine il sangue da cacciatrice lo ho anche io, solo che, al contrario del resto della mia famiglia, io non amo uccidere le persone>> rispondo <<Anche se le persone in questione non lo sono del tutto?>> mi chiede <<Scott, sono qua a parlare con te e ho litigato con mia zia per quello che ti ha fatto, direi che alla risposta ci puoi arrivare da solo>> gli rispondo, lui si avvicina a me e mi prende le mani <<Hai ragione, mi dispiace come siano andate le cose, non volevo finisse così tra noi due>> mi guarda negli occhi <<Neanche io volevo questa fine, ma è stato uno shock per me>> gli rispondo dicendogli la verità <<ho anche avuto paura che, se fossi rimasta con te, mi avresti potuto fare del male, so che non l'avresti mai fatto, ma con la luna piena può succedere di tutto, no?>> mi mordo il labbro e abbasso lo sguardo <<Hai ragione Allison, ma avrei preferito uccidermi con le mie stesse mani piuttosto che permettere a me stesso di farti anche solo un graffio>> mi risponde alzando il mio viso con due dita, siamo troppo vicini e il sentimento da parte mia è ancora troppo forte, ci guardiamo per quelle che sembrano ore, entrambi voremmo riprovarci, ma se andasse male? I miei pensieri vengono interrotti dalle labbra di Scott sulle mie, veniamo trascinati in un bacio che dice tutto, ci diciamo quanto ci siamo mancati e quanto ancora ci vogliamo, ci trasmettiamo gioia, paura e insicurezza tutto in una volta. Quando ci stacchiamo abbiamo le labbra rosse e gonfie e abbiamo il fiatone, ci guardiamo e sorridiamo, sorridiamo perchè non riusciamo a stare l'uno lontano dall'altra, sorridiamo perchè aspettavamo questo momento da troppo tempo, sorridiamo perche ci amiamo ancora nonostante tutto, sorridiamo perchè questo, per noi, vuol dire amore, andare incontro a qualcosa di diverso, che fa paura, ma che ci renderà più forti e più capaci di amare.

TEEN WOLF IN RIVERDALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora