Cap 3 Gelosia

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Era già da qualche mese che andavo a scuola, tutto stava andando per il meglio. Con Gabriel e Matteo andava tutto alla grande, con Christian e Melanie diventavano sempre piú amici, anzi migliori amici. Arriva la pausa e io vado con Melanie e Christian a mangiare. Mentre Ci stavamo andando a sedere una ragazza mi spinge e cado a terra con il piatto di cibo in faccia. Tutti incominciano a ridere in modo sarcastico. Appena riuscì a togliermi la "sbobba" della mensa dagli occhi vidi subito che era lei, Giulia Monti, che rideva e sghinniazava con tanta cattiveria e, con una risata finale, se ne andó. Ma prima che se ne andasse io, con tutta la rabbia che avevo bloccata dentro di me come in una gabbia, la presi dalla gamba, facendola cadere a terra e tirando le in faccia la "sbobba" della mensa. La sua faccia era piena di stupore e odio nei miei confronti, come se lei qui fosse da sempre l'innocente e io la bestia di Satana. Arriva la ragazza dell'argilla, Aurora, che incomincia a prendermi in giro e disse che ero sta ingiusta con una ragazza come Giulia. Allora io mi alzo, con la faccia piena di odio e rabbia, arrivo vicino alla sua faccia, prendo dello schifo che mi rimase nei capelli e glielo lanciai nella faccia. Lei allora con uno strillo se ne andò via con Giulia al banco dei "popolari". Arrivano Christian e Melanie, stupiti, e mi incominciarono complimentarsi ed a essere contenti per ciò che avevo fatto, per come mi ero ribellata con queste tue smorfiosette. Mi incammino per andare all'aula scelta per la lezione di scienze, quando incontro Giulia e Aurora che mi intralciavano la mia strada. Chiedo molto gentilmente di spostarsi, ma loro prendono i miei disegni e li incominciano a strappare tutti uno per uno, come se niente fosse. Io all'inizio non feci niente, restai calma, ma quando presero la foto mia e della mia famiglia, contenuta in un disegno per copiarla, la strapparono. Li persi la ragione, incominciai a sbattere al muro Giulia e la persi a pugni e mentre aurora provava ad aiutarla le tiri un calcio e, mentre Giulia si accasciava a terra, le tira un pugno e lei cadde a terra. Uscì il prof dall'aula e mi mandò in presidenza, mi sentivo finalmente felice di aver fatto capire chi sono, di non avere paura, anche se era tutto quanto l'opposto. Torno a casa in macchina di mio padre, che non osa fare domande. Torno in camera, mi distendo sul letto, e incomincio a riflettere. Che senso aveva rimanere bloccata in questo mondo stupido? Pieno di odio e disprezzo per qualsiasi cosa o persona. Mi addormentai e decisi di voler cambiare, voler scegliere di vivere la vita e non che la vita viva me.
La mattina  dopo mi svegliai, si sempre felice, ma questa volta carica, nessuno mi avrebbe più i piedi in testa. Incontro Christian e Melanie e in cominciammo ad andare in aula.
La mia felicità non li spaventava, ma la rabbia che potevo scatenare contro Giulia e Aurora, era potente.
Entro a scuola, con quel sorriso sulla faccia, mi sentivo che nessuno mi poteva dire o fare niente. Arrivano Giulia e Aurora, con lo sguardo impaurito prendono e se ne vanno, o almeno pensavo se ne stessero andando. Aurora si gira e mi dice che si farà giustizia. Io normalmente faccio spallucce e me ne vado.
Incontro Gabriel e Matteo, che mi invitano ad uscire con loro per andare al cinema dopo la scuola, io risposi di si e andai in aula.
Verso le 16 mi arriva un messaggio di Matteo in cui diceva che non veniva per un impegno familiare, allora sarei andata sola con Gabriel. Io e lui da soli?! E cosa dovrei fare?!. Incominciò a salire un po' d'ansia, che scese con qualche messaggio della mia migliore amica Michela, lei si che c'è sempre.
Presi il mio migliore vestito, mi sistemai i capelli e scesi per andare al cinema con il ragazzo, per me, "perfetto".
Arrivo al cinema per vedere il film del secolo, Jurassic World, e intravedo Gabriel venire di corsa verso di me, quanto era carino.
Appena finito di vedere il film aspettiamo un po' di tempo fuori al cinema i nostri genitori, eh non so era come se avessi sentito il colpo di fulmine attraversare tutto il mio corpo e avesse incendiato il mio cuore.

Scelgo Di VivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora