CHRIS'S POV
Mi sveglio di soprassalto dopo aver sognato Taylor guardarmi con quegli occhi impauriti mentre io cercavo di avvicinarmi a lei.
Devo assolutamente parlarle, io non sono un mostro e non voglio che mi odi. Non voglio che se ne vada!
Guardo la sveglia poggiata sul mio comodino e noto che sono appena le 4.30, vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e mentre torno in camera sento dei singhiozzi provenire dalla stanza di Tay, mi avvicino ed entro lentamente. Sta dormendo ma il suo sonno è tormentato, inizia ad urlare e a piangere. Mi avvicino a lei e l'abbraccio
"Tay, tranquilla è solo un brutto sogno. Ci sono io qui adesso!"
Apre gli occhi e mi guarda ma questa volta non si allontana, anzi mi abbraccia più forte. Mi piace averla tra le braccia, stiamo così almeno 5 minuti poi si stacca dal mio petto e si asciuga le lacrime."Scusa. Non c'è bisogno che tu stia qui, non devi preoccuparti per me, tanto per te sono solo un passatempo, una SFIDA!" sputa acida.
Merda, deve avermi sentito prima."Tay, davvero, mi dispiace. Io... io non so che mi sia preso."
" Non c'è bisogno che ti scusi, va bene così... so di non esserti simpatica ma tranquillo, domani me ne andrò!"
"COSA? No, non voglio che tu vada via solo per uno stupido come me. Non ti darò più fastidio, giuro ma non andartene ti prego!"
"Vedremo... adesso per favore, sono stanca!"
"Scusami... buonanotte piccola!"
Torno in camera e mi butto sul letto, non so cosa mi sia preso ma quando mi ha detto che se ne sarebbe andata sono andato in panico, non voglio che se ne vada anche se forse sarebbe meglio per entrambi.
TAYLOR'S POV
Lo vedo uscire dalla mia stanza con aria triste.Tesoro, nota anche che ti ha chiamata "piccola" e non "bambola" come il suo solito...
Giusto. Non so perché l'abbia fatto ma il suo comportamento mi ha sbalordita.
Avevo pensato di passare qualche notte da Sam prima che mio padre mi trovasse una casa ma forse ci ripenserò, in fondo mi ha promesso che non mi darà più fastidio. Con questi pensieri torno a dormire.
La mattina seguente tutto va per il meglio, Chris si comporta educatamente nei miei confronti e come promesso non mi importuna. Quando entra in classe lo vedo dirigersi verso il mio banco ma Mark lo precede e si siede accanto a me guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Chris che ignora facilmente.
A proposito di Mark, mi ha chiesto di uscire a prendere un caffè ed io ho accettato volentieri, ci vediamo oggi pomeriggio alle 17.
Era da qualche giorno che non parlavamo quindi fui molto felice di uscire con lui. È un ragazzo interessante, è intelligente, educato, simpatico e persino carino; con quella sua chioma scura di ricci che gli donano un non so che di ingenuo ma in realtà è molto astuto.Trascorrere il pomeriggio con Mark mi ha fatto davvero bene, abbiamo parlato del più e del meno scherzando e ridendo e questo mi ha permesso di scollegare un po' il cervello da Chris ma quando sono tornata a casa l'ho trovato sul divano a fissarmi, sembrava arrabbiato ma non con me, sembrava avercela con se stesso e questo ha riacceso di nuovo tutti i miei pensieri.
CHRIS'S POV
Sapevo che avrebbe trascorso il pomeriggio con Marck, sono venuto a saperlo da Emily e Sam, così ho deciso di aspettarla a casa, volevo vederla rientrare e provare a capire se lui sa farla stare bene e quando l'ho vista rientrare sorridendo ho capito che io non potrò mai fare nulla per lei.
Ieri sera quando l'ho abbracciata si è rilassata immediatamente, il suo profumo mi ha inebriato, mi sentivo bene come non succedeva ormai da tempo ma poi quando mi ha cacciato dalla stanza ho capito che io sono solo uno stronzo senza cuore che non può provare emozioni e che Taylor merita di meglio, io le farei solo del male ma il suo odore, il suo sorriso mi attirano così tanto che non riesco a starle lontano.
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Quel tragico, magico incidente.
Storie d'amoreTaylor Davis, diciasettenne acida, scontrosa , che non ha paura di dire la propria opinione, con un passato non indifferente e molto sicura di se stessa. Chris Evans, play boy della scuola, vive in un clima familiare difficile, ama le sfide ma sopra...