VictorStrinsi tra le mani il volante guardando davanti a me. Angie era da poco entrata in casa e io mi trovavo ancora fermo lì dove l'avevo lasciata. L'unica domanda che continuava a invadere la mia mente era solo una: perché?
Perché, volendo o non, mi ritrovavo sempre con lei al mio fianco? Perché invece che starle lontano avevo bisogno che finalmente capisse tutto, anche se questo significava allontanarla per sempre? Perché davanti al cambiamento d'umore e delle sue iridi non sentivo nessun senso attivarsi? e ancora... perché continuavo a rimanere lì impalato a fissare la sua porta? "Davvero non riesco più a capire le vibrazioni? Cosa diamine mi sta succedendo?" pensai sospirando e poggiai la fronte sul volante chiudendo gli occhi.Il senso d'impotenza pesava tonnellate sulla mia schiena e la confusione, ormai, dominava la mia anima inquieta. Rimasi in quella posizione assorto nei pensieri finché non sentii il corpo attraversato dall'adrenalina: le mani cominciarono a prudere e piccole scosse percorsero la mia schiena. Erano quelli i sensi a cui mi riferivo così sollevai di scatto la testa aprendo gli occhi, consapevole che quelle reazioni non erano dovute ad Angie ma perché qualcuno di LORO era lì vicino. Cominciai, quindi, a perlustrare con gli occhi tutta la zona sentendo quella sensazione avvicinarsi sempre di più. Improvvisamente la porta di casa si aprì mostrando la figura di Angie. Dalla distanza in cui mi trovavo era difficile riuscire a notare il suo viso ma, dal movimento frenetico del suo addome, era palese fosse agitata. Cominciò a guardarsi intorno frastornata fermando poi lo sguardo verso la mia direzione "Cavolo mi ha scoperto!"
Qualcos'altro catturò la sua attenzione, la vidi voltarsi velocemente verso la porta, scendere i gradini a due a due e fiondarsi fuori. Aprii di scatto la portiera dell'auto e cominciai a rincorrerla e, una volta vicino, le bloccai il braccio facendola voltare verso di me. Guardai i suoi occhi ancora completamente neri e spaventati mentre la sua mano si divincolava dalla mia stretta.
«Va via Victor, che ci fai qui?» disse provando a farsi vedere forte e arrabbiata ma, guardando i suoi occhi, vidi il terrore così le poggiai le mani sulle spalle fissandola.
«Angie che diamine è successo?» le chiesi serio e lei mi guardò scrollandosi le mie mani di dosso, indietreggiando
«Che cosa vuoi? Devi andartene, IO devo andarmene» sbottò in preda al panico. Volevo solo farla calmare e aiutarla così le bloccai le spalle
«Non puoi andare da nessuna parte in queste condizioni, ferma.» Lei mi guardò immobile finché non vidi la sua mano sollevarsi e atterrare sulla mia guancia: un dolore acuto iniziò a bruciare la mia pelle mentre con il viso inclinato verso destra, continuavo ad ascoltare la sua voce.
«Vattene.»
Non potevo lasciarla andare in quel modo confusa e spaventata, per non parlare dei suoi occhi che continuavano a emanare terrore puro. Sapevo di avere altri metodi per fermarla: avrei potuto prenderla di peso sulla mia spalla o, nei casi più estremi, imbavagliarla e trascinarla. Ma in quel momento, vedendola scattare verso destra, la prima cosa che mi venne in mente fu bloccarla e baciarla.
Non appena le nostre labbra si toccarono sentii un fremito attraversarmi da capo a piedi: non la solita scossa, non l'unica e incontrollabile reazione che avrebbe dovuto farmi indietreggiare. Era un'emozione strana, pericolosa sì ma estremamente calda e inebriante come la più potente droga. Sentii le sue mani poggiarsi piano al mio petto e le sue labbra schiudersi, il suo corpo rilassarsi e lasciarsi andare ma durò un attimo: velocemente mi allontanò da lei spingendo sempre di più la schiena al muro.
Rimasi inerme, le braccia lungo i fianchi incapaci di muoversi, i piedi incollati a terra e gli occhi fissi nei suoi che notai tornare poco dopo al loro colore naturale. Dopo quel piccolo momento di confusione che ammutolì anche lei, la vidi scuotere la testa tornando a fissarmi con uno sguardo truce
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Il mio cuore per te
FantasyIn un mondo apparentemente tranquillo, vive la sua routine Angie. Da poco ventunenne trascorre gran parte del suo tempo tra Università e casa, circondata dal tanto, forse anche troppo, amore che le regalano incondizionatamente i suoi genitori. La su...