Fiori preziosi capitolo 12

162 37 36
                                    

                                
                       ***********  

Una volta arrivati l'uomo parcheggiò la sua auto e spense il motore voltandosi poi verso di lei. La donna guardava ancora fuori dal finestrino completamente impietrita per lo stupore «Oh mio dio! Non posso credere di essere qui» disse ancora incredula. L'uomo sorrise alla sua espressione e scendendo dall'auto girò dalla sua parte, le aprì la portiera e le porse la mano. Lei poggiò i piedi a terra e accolse la sua mano nella propria «Ti prego reggimi» disse stringendosi al suo braccio.

Davanti i loro occhi, l'hotel di Austin s'innalzava nella sua più totale bellezza. Adibito ai servizi di lusso, era il secondo gioiello nella corona Interfin Hotel a essere adulato da qualsiasi persona si fermasse ad ammirarlo. Totalmente illuminato, sfoggiava un piccolo giardino ben curato che precedeva l'ampio arco d'ingresso. L'uomo avanzò di qualche passo tirando con se la donna

«Andiamo, ci stanno aspettando» le disse sorridente ed ella, dopo un momento d'incertezza, lo seguì. Una volta dentro la donna si guardò intorno: la reception era splendida, un piccolo tavolino piuttosto basso si trovava poco distante dal bancone dell'office e accoglieva un vaso traboccante di rose blu. Lei si avvicinò a quei fiori che tanto amava e ne sfiorò alcuni petali sussultando poi quando due mani si poggiarono sui suoi fianchi.
«Ti eri incantata, mia dea?» le mormorò l'uomo all'orecchio

«È che tutto questo non mi sembra vero» gli rispose voltandosi poi verso di lui «Perché mi hai portata qui?».

Lui le accarezzò una guancia dolcemente «A tempo debito te lo dirò, adesso andiamo» le rispose, e prendendole la mano si avvicinò al bancone dove una ragazza sorrideva gentile a entrambi

«Signore, signorina, benvenuti nell'Hotel Granduca di Austin. Ecco qui la vostra chiave, spero passiate una buona permanenza» disse cordialmente la ragazza tenendo fra le mani una piccola chiave con un pomello indicante il numero della stanza. «La cena avrà inizio tra mezz'ora» concluse la receptionist e l'uomo prendendo la chiave annuì

«Aspetta, ha detto permanenza? Elijah io oltre quest'abito non ho nulla dietro e anche se l'avessi, niente sarebbe adatto a questo luogo è troppo lussuoso, è...»

L'uomo bloccò le sue parole con uno dei suoi baci ai quali lei non riusciva a fare a meno «Anne devi stare tranquilla ho pensato a tutto io» le disse accarezzandole le guance con entrambe le mani

«Ma io...»

«Nessun ma! Andiamo dai» la precedette l'uomo stringendole la mano per rassicurarla e lei sospirando lo seguì in camera.

Se l'ingresso l'aveva ammaliata, la suite dove erano da poco entrati l'ammutolì: due divani in pelle bianca erano posizionati in un angolo della stanza, in mezzo a essi un supporto in ferro innalzava un televisore PDP. Poco distante dalla finestra, un'enorme armadio occupava la maggior parte della stanza e la donna, avvicinatosi a quest'ultimo, lo aprì rimanendone di stucco: davanti i suoi occhi, molteplici abiti femminili erano appesi con uno strato di cellofan sopra. Sotto essi alcuni cassetti più piccoli erano posizionati vicini fra loro e andavano a formare, a sua volta, un altro spazio sottostante dove scarpe di ogni tipo erano state sistemate ordinatamente.

La donna ancora turbata richiuse l'armadio e si voltò rimanendo folgorata dal letto matrimoniale che le si presentava davanti: le lenzuola erano color borgogna e in esse vi era ricamato -in rilievo- lo stemma dell'hotel mentre i cuscini erano color panna. Sopra di essi, un manto di petali blu si estendeva davanti ai suoi occhi increduli ed esitante si avvicinò.
«Per gli antichi Greci e Romani il blu era un colore di poca importanza, non era considerato per niente nobile» disse a un certo punto l'uomo e lei si voltò a guardarlo «Ma credimi Anne» continuò posizionando un piccolo bocciolo di rosa blu tra i capelli della donna «Tu riesci a renderlo unico e raro».
Lei lo guardò negli occhi trattenendo le lacrime e gli prese il volto tra le mani

Il mio cuore per te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora