Capitolo 4

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Mia's Pov
Mi sveglio.
Solita routine.
Noia del cazzo.
Ho bisogno seriamente di qualcosa così decido di mandare un messaggio a Jay
Jay sono io, Mia... Hai un po' di roba per caso? Qui a New York ci si annoia. Spero di ricevere presto un tuo messaggio, un bacio.
Dopodiché mi alzo dal mio comodissimo letto e mi dirigo verso il bagno. Faccio una doccia veloce e mi vado verso il mio guardaroba per decidere cosa indossare per un altro fottuto giorno di scuola.
Opto per una tuta nera abbastanza aderente con un top bianco e poi prendo una giacchetta nera Infine mi metto delle superstar nere. I capelli li lego in una coda alta e mi metto un rossetto rosso con un po' di mascara. Prendo tutto il necessario e mi incammino verso la mia moto.
Parto e sono libera.
Parto e il vento mi inebria.
Parto e sto quasi per schiantarmi.
Parto e fortunatamente non mi schianto.
Arrivo a scuola un po' in anticipo così decido di fumare una sigaretta sul muretto aspettando di ricevere un messaggio da Jay e mi acciglio quando mi accorgo che sono tre messaggi da Lui.
Dovresti smettere con quella merda M.
Lui spaccia e poi fa il moralista io non lo capisco...
Ho della cocaina e delle anfetamine
Che cazzo ci faccio con questa roba inutile?!
Ho anche dell'eroina, sei fortunata. Passo da te oggi, anzi ti vengo a prendere a scuola. Hai delle siringhe?
E quest'ultimo messaggio mi ha decisamente rallegrato la mattina.
Jay grazie mille, la scuola comunque è la Columbia... Ti aspetto, un bacio
P.s  Le ho le siringhe.
La campanella suona e io sto quasi per dirigermi dentro quando qualcuno mi viene addosso. Cazzo ma è un abitudine venirmi addosso?
"Ehi testa di caz-" ma mi interrompe questo essere perfetto, un Dio greco
"Scusami, non ti avevo vista per la tua poca bassezza" sta per continuare ma lo blocco
"Ma chi cazzo sei? Chi cazzo ti conosce? Come ti permetti brutto stronzo?" Sbraito contro di lui facendo girare alcuni studenti verso di noi.
"Calma, calma. Comunque seriamente non ti avevo vista, stavo correndo per andare agli allenamenti di basket... Io sono Kyle comunque" si presenta il Dio
"Piacere mio, Mia" gli dico
"Perfetto, allora per questo piccolo incidente magari un giorno posso offrirti un caffè o qualcos'altro  okay?" Mi dice
"Okay" rispondo semplicemente
"Ci vediamo" mi saluta allontanandosi .
Mi dirigo verso l'interno della scuola e cerco la mia classe 4D.
Entro ed ho tutti gli occhi puntati su di me
"Buongiorno sono Mia" dico semplicemente al professore
"Buongiorno signorina si accomodi vicino al signorino Miller" mi indica un posto vuoto vicino a Nathan e sbuffo.
"Questo è un segno del destino principessa" mi dice lui facendomi un sorriso gigante.
"Si, proprio destino..." Borbotto
Lui sta per ribattere quando io ricevo un messaggio
Sono a New York tra poco vengo a prenderti baby 
Da Jay
Lo leggo e istintivamente sorrido e noto che il cretino di Nathan sta sbirciando sul mio telefono
"Che fai?" Bisbiglio
"Chi è Jay? Il tuo fidanzato?" Mi domanda lui serrando la mascella
"Ma che t'importa?" Domando scocciata
"Niente. Non me ne frega un cazzo di te e delle tue cose" mi risponde lui atono
"Se non te ne frega un cazzo allora non rompermi il cazzo" gli dico
"Io non te lo rompo stavo solo cercando di fare conversazio-" ma viene interrotto dal professore
"Ragazzi per caso volete un caffè?" Domanda ironicamente
"No grazie, tu ne vuoi uno?" Rispondo io ponendo la mia domanda a Nathan che mi guarda sbigottito
"Ci scusi professore" risponde invece Nathan al vecchiaccio che ci guarda malissimo riprendendo la lezione.
Appena suona la campanella mi precipito all'uscita ma qualcuno mi blocca appoggiandomi una mano sulla spalla
"Ciao Mia... Pensavo... Un giorno potremmo uscire insieme, che ne pensi?" Mi domanda la ragazza di fronte a me
"Certo" le rispondo cordialmente
"Oh. Benissimo! Cioè ma almeno ti ricordi chi sono giusto?" Mi domanda lei
"Sei Josephine detta Jo, giusto?" Le domandò con un sorrisetto
"Sì... Beh ora devo andare... Mi aspetta mio fratello, ora ti do il mio numero tieni" mi dice passandomi il suo numero
"Okay, ci sentiamo" le dico e lei mi abbraccia ma io sono rigida, di solito non mi piacciono i contatti con persone che conosco poco o che non conosco affatto.
"Ciao" mi dice lei staccandosi ed andandosene.
Mi dirigo verso l'uscita e la persona che vedo mi illumina la giornata
"Jay" urlo
"Mia, vieni qui piccola" mi dice abbracciandomi
"Come stai cazzone?" Gli domando ridendo
"Piccola stronzetta io me la passo bene, tu come stai?" Mi domanda lui
"Benissimo ma sai... Ne ho bisogno" gli dico mostrando le mie braccia prive di sostanze
"Andiamo via da qua" mi dice ritornando serio
"Certo andiamo a sballarci" quasi urlo e lui mi guarda male.
Ci dirigiamo verso il tetto della scuola che a quest'ora è quasi sempre vuoto.
"Che hai portato?" Gli domando con occhi luccicanti
"La tua bimba, eroina" mi dice .
Preparo la siringa e me ne inietto una fiala.
"Cazzo mi sento benissimo, la mia bimba è potente" urlo ridendo ormai sotto l'effetto della droga
"Cerca di non urlare troppo però" mi sgrida il mio amico
"Chi cazzo se ne frega del mondo e di tutti i cazzoni che ci sono in giro?!"
"Perché te ne serviva una dose? Hai combinato qualche cazzata?" Domanda lui
"Nah, ho conosciuto tanti bei ragazzi Jay, ti piacerebbero, il primo si chiama Nathan mi sembra, è bellissimo però è uno spocchioso del cazzo, poi c'è Derek che è un tizio che lavora in un fast food e mi ha baciata fuori al negozio così a caso e infine c'è Kyle un Dio Greco che mi è venuto addosso non letteralmente però" gli dico concludendo il mio discorso tra le risate e la malizia fin quando due occhi neri come la pece bloccano le mie risate.
Lui.
È.
Ancora.
Qui.
E.
Mi.
Sta.
Guardando.
In.
Cagnesco.
Cazzo.
"Lui è uno dei ragazzi" sussurro a Jay.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2018 ⏰

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