Stavo andando alla cabina numero 1, la cabina di Zeus, come era di mia consuetudine ormai. Quel giorno ero spensierata, ma non totalmente. Avevo un presentimento che non mi lasciava libera la testa. L' avevo rinchiuso in un angolo della mia mente. Qualche volta trovavo davvero asfissiante e pesante il fatto di essere una semidea.
Percorsi il sentiero che mi avrebbe portata dal mio fidanzato con questi pensieri. Vidi la casa di Era e subito tornai con la mente al primo giorno al Campo Mezzosangue. Rachel, i suoi occhi, le sue mani ferree sulle sue spalle. Mi vennero i brividi anche solo a pensarci. Mi ritrovai davanti alla cabina di Jason. Stavo per bussare quando il campanello d'allarme si fece più rumoroso e poi il rumore di uno strappo mi accolse accompagnato dal terrore e l'orrore scaturiti dalla consapevolezza di quel segnale. Bussai energicamente alla cabina di Zeus e il semidio proprietario di quella casa aprì di scatto la porta. Appena parlai, il sorriso gli sparì per far posto ad un'espressione da imbecille, come se fosse in una specie di trance.
« Muoviti Jason! Vai da Chirone e avvisalo di venire qui! Usa i venti se devi! Ma SBRIGATI! »
Jason fece subito come richiesto e cominciò a comandare le correnti d'aria per arrivare il prima possibile dal centauro. Mi accorsi solo dopo di aver usato la Lingua Ammaliatrice su Jason. Ma Porco Crono! Ero in panico, non riuscivo a controllarmi. Un instante dopo la scomparsa del semidio, si sentirono delle urla d' aiuto provenire dalla cabina di Poseidone. E lì, in quel preciso istante, ebbi la conferma dei miei presagi.
Pochi minuti dopo udì il rumore di zoccoli e dinanzi a me apparve Chirone nella sua forma equina.
« Piper cosa succede? » mi chiese il centauro con la parte inferiore di uno stallone bianco.
« Ho sentito delle urla di Percy, ho paura di sapere di cosa si tratti»
« Va bene, andiamo. » detto ciò si rimise nella sua sedia a rotelle portata da Jason ed entrarono spalancando la porta. La scena che ci trovammo davanti era molto più che preoccupante.
Percy era in mezzo alla stanza che piangeva mentre teneva fra le braccia il corpo di Annabeth scosso da un attacco di panico. Il peggiore di tutti, quello dell'ultima parte della maledizione. Cominciai a piangere e, mentre le lacrime mi appanavano la vista, vidi Annabeth aprire gli occhi e dire quelle parole, che mi fecero tornare alla realtà.
« Chirone potresti portare qui Rachel? Il più velocemente possibile, altrimenti non posso continuare. » Dissi con una calma glaciale. Il centauro annuì e andò a cercare l'Oracolo.
Mi avvicinai ai due ragazzi sul pavimento e toccai la fronte di Annabeth, sperando che potessi alleviarle un po' il dolore, ma non fu così. Qualche instante dopo Rachel entrò e, capendo la situazione, insieme, lei e Percy, portarono la figlia di Atena sul letto.
« Percy esci perfavore» dissi.
« No... lui resta...» ribatté Annabeth.
Io e Rach annuimmo e intimammo a Percy di fare silenzio e di lasciare la mano di Annabeth, che aveva tenuto per tutto questo tempo.
« Okay, iniziamo... » disse Rachel.————–—————————————–
Ciao ragazze!
Ecco un nuovo capitolo.
Mi spiace che sia corto ma se vi piace lasciate una stellina e se volete commentate.
Kiss kiss
Giuly ❤
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La maledizione dei due fuochi
Fanfiction❗ATTENZIONE! SPOILER DELLA SAGA EROI DELL'OLIMPO ❗NON HO ANCORA LETTO LA SAGA " MAGNUS CHASE E GLI DEI DI ASGARD" E LA SAGA " LE SFIDE DI APOLLO". QUINDI TUTTI I PERSONAGGI E AVVENIMENTI NON RIGUARDANTI LE PRIME DUE SAGHE SONO INVENTATI Annabeth e P...