La Seconda Guerra Mondiale. Forse, il più grande conflitto che il Mondo abbia mai visto. Vennero uccise circa 55 milioni di persone sul campo di battaglia, o nei cieli, o nei mari, senza poi contare i 6 milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento. Ancora oggi, la Germania si vergogna di ciò che fecero i loro antenati 70 anni fa.
La Seconda Guerra Mondiale. Un enorme cazzata, ogni stato che vi partecipò se ne pentì poi in seguito. Ogni uomo ucciso, che ha lasciato vedove, orfani, madri sole, è sulla coscienza di quegli sporchi bastardi che a tutti i costi vollero fare una guerra.
Questa, è la storia di un cecchino, che durante la II Guerra Mondiale, si dovette fare il culo, per sopravvivere. Come tutti gli altri soldati che vi parteciparono, d'altronde.
Era il 18 gennaio del 1942. Dopo l'Attacco a Pearl Harbor da parte di quei figli di puttana dei Giapponesi, era iniziata una guerra del cazzo, che, come si sentiva già nell'aria, non avrebbe portato a nulla di buono. Certo, la guerra, c'era di già, ma in Europa, ed agli americani non fregava un cazzo. L'unica cosa che fregava agli americani, era di vendicarsi verso i giapponesi. Giappone. Un altro paese del cazzo, senza di esso staremmo meglio, così pensava ogni americano in quel periodo. Ogni americano, odiava a morte i giapponesi, e i giapponesi odiavano a morte gli americani. Bel periodo di merda.
Io, mi chiamo Daniel. Daniel Jackson, per la precisione. Ero un ragazzo di 20 anni, ai tempi. L'unica cosa di cui mi fregava, era scoparmi la mia ragazza, e trovare un lavoro decente per il futuro. Non potevo neanche immaginare quello che mi sarebbe successo da quel giorno in poi. La mente umana, rifiuta di immaginare certe cose. Come provare a immaginare la propria casa in fiamme: non ci riesci. No.
Arrivò a casa mia, nel Ohio, una macchina molto bella, lussuosa, con la stella americana su ogni portiera. Corsi subito giù a vedere chi fosse, visto che abitavamo in campagna, in culo al mondo, e non era cosa da tutti i giorni, che una super macchina come quella venisse a trovarci. Ne scese un signore, un po' basso, con degli occhialini molto di moda (per il tempo) e una bombetta nera. Aveva un vestito elegante nero, e scarpe, indovinate un po? Nere. Mi fece il saluto militare, ed io, in maniera goffa ed impacciata lo ricambiai. Avevo un brutto presentimento... avevo sentito che il dipartimento militare degli Stati Uniti andava in giro per il paese a pescare i ragazzi per mandarli all'addestramento, e poi in campo di battaglia. Avevano bisogno di uomini, se avrebbero voluto fare una guerra come si deve. Ah! Guerra come si deve! Questa mi è venuta sul momento. Come? Non ho fatto ridere un cazzo di nessuno? È perché nessuno di voi, è mai andato in guerra.
Venne anche mia madre di corsa, e l'uomo si presentò:«Buongiorno. Sono il tenente Cottob. Mi manda il dipartimento militare degli Stati Uniti, sto cercando un certo... eh... fatemi controllare... ah, sì! Daniel Jackson. Abita qui?»
Con un fil di voce mia madre disse:«Sì, è lui, è mio figlio.. perché lo stavate cercando?»
«Fai i bagagli figliolo» disse «ti porto ad addestrarti.»
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Storia di un Cecchino
Historical FictionUn cecchino che dovrà farsi valere durante il conflitto in corso negli anni 40.