Ciao! Io sono Vittoria e ho 17 anni. Vado al liceo pedagogico di Modena e vengo considerata la TROIA della scuola. Perché? Perché ho uno stile molto alternativo, ma non indosso gonne corte fin sotto il culo o top in pizzo e queste cose mi fanno letteralmente schifo , e perché sono "fidanzata" con il bad boy della scuola.
Ho messo la parola fidanzata tra virgolette perché lui in realtà si và a sbattere altre ragazze VERAMENTE TROIE nei bagni della scuola oppure a casa sua, visto che lui già vive da solo. Il mio fidanzato si chiama Benjiamin e lo ODIO con tutta me stessa. Non lo voglio lasciare perché non vorrei fare la stessa fine delle sue ex , cioè essere bullizzate da lui. Alcune volte é capitato che Benji mi picchiasse per semplice motivo che fossi vergine e che non volevo essere "sverginata" (??????) da lui.
In questo preciso momento sono per strada che sto andando a scuola. A me piace la scuola però ho un odio profondo verso la matematica! Non la capisco e non la capirò MAI. le uniche cose che fino ad oggi ho capito della matematica sono l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione ad una cifra. Il resto é andato tutto a puttane nella mia mente.
Sono appena arrivata a scuola e sono già stata chiamate in presidenza. CHE PALLE ! Ogni giorno funziona così: alle seconda ora vado a finire in presidenza, precisamente non so il perché. O forse sì. Alle seconda ora per tutta la settimana c'è matematica.
Toc toc
Busso alla porta
Preside: avanti
A quella parola apro la porta trovandomi davanti un ragazzo da STUPRO!!!!! ciuffo biondo, occhi celesti e sorriso smagliante.
Io: b-buongiorno
Dico balbettando in preda alla sbavatura
Preside: innanzitutto le sembra abbigliamento per venire a scuola? E poi visto che la scuola è quasi finita non vorremmo darle il debito quindi abbiamo chiamato il ragazzo più bravo di Modena in matematica per farle prendere ripetizione, ci sta ?
Io: 1 questo è abbigliamento per venire a scuola perché sono semplicemente dei jeans strappati, un body bianco e delle scarpe da ginnastica 2 se le ripetizioni le devo prendere soltanto IO da lui ci sto, se ci sono altre persone me lo trovo io uno a cui chiedere ripetizioni.
Passiamo qualche secondo in silenzio e poi guardo il ragazzo al mio fianco e decido di parlare
Io: piacere Vittoria Pinto
X: piacere mio Federico Rossi, in che corso vai ?
Io: nel corso B, te ?
F: anche io !
Io: allora signora preside noi dovremmo andare a in classe altrimenti ci perdiamo le lezioni e... e basta, allora a domani.
Dico uscendo e poi sento Fede
F: buongiorno signora preside.
E si. Chiude la porta alle spalle.
F: certo che hai un bel caratterino, eh !
Io: si lo so bitch !
Dico spostandomi con la mano i capelli e mandando un bacio con l'altra mano a Fede. Dopo ciò ridiamo per la mia cretinaggine.
Io: comunque quando iniziamo con le ripetizioni? Per me si può iniziare anche da oggi pomeriggio.
F: anche per me.
Io: se vuoi puoi portare anche il resto dei compiti così li facciamo insieme.
F: ehm, io sono una schiappa in italiano.
Dice grattandosi la nuca.
Io: tu aiuti me a fare matematica e io aiuto te a fare italiano. Che ne dici di andarcene ?
F: quindi di non entrare in classe?
Io: si, che fai ? Prendere o lasciare ?
F: prendere.
Iniziamo a correre fino ad arrivare al bidello che si trova davanti l'uscita. Precorriamo sta dormendo e con molta cautela usciamo fuori.
Io: liberi ! Fede ma tu sei mai scappato da scuola?
F: si.
Dice con affare ovvio.
Io: sai correre veloce ?
F: si, perc-
Io: chi arriva prima in piazza grande vince!!
E inizio a correre sentendo Fede che inizia a correre pure lui.
Io; tanto non mi passi avanti!!
Dico gridando e facendogli il dito medio. Poi mi giro e mi accorgo che mentre corre si morde il labbro. Mi fermo e vado verso di lui.
Io: sentiamo un po' chi è che ti fa eccitare di sta maniera?
Gli dico mettendogli un braccio sulle spalle.
F: una ragazza
Io: guarda non l'avevo capito, sai ? Pensavo fossi gay. Che ne dici se adesso andiamo a casa mia a fare i compiti così stasera usciamo ?
F: ok, ma i libri ?
Io: vedi da i miei.
Ci avviamo verso casa mia e mentre camminiamo ho il braccetto con Fede.
Entriamo in casa e per fortuna non c'è mia madre. Vado in cucina per bere dell'acqua e trovo un bigliettino
Vi mi dispiace dirtelo così ma sono partita per quattro mesi in Australia. Hai casa libera. Mi raccomando. Ogni tanto falla la spesa, il bancomat è nella tua borsa nera e il codice è 4*****. Non sprecare tutti i soldi. Lava la casa, oppure chiama qualcuno. Inviata qualche amica/o o eventuale fidanzato e...eh basta
Ti amo mamma.
F: Vi ma tua madre che lavoro fa?
Dice entrando in cucina e appoggiandosi sul bancone americano.
Io: lavora in una profumeria qui a Modena. Ha una collega che adoro troppo. Si chiama Morena ha gli occhi celesti, sorriso smagliante ehh...
Guardo Fede e lo vedo ridere.
Io: perché ridi ?
F: quella Morena di cui stai parlando è mia mamma.
Io: ecco da chi l'hai presa tutta sta bellezza.
Dico io. Oddio!! Non posso averlo detto veramente!
F: grazie piccola.
Mi viene incontro e mi da un bacio sulla guancia.
Ma quanto è BONO!!! Mi mordo il labbro.
Io: quindi anche a te sta fuori 4 mesi ?
F: si sì, che palle.
Io: il bimbo non ha la mammina ? Se vuoi puoi rimanere qui.
F: si, grazie.
Dice abbracciandomi da dietro.
Poi mi porta nel salotto e mi fa stendere sul divano e poi lui si mette accanto a me. Io rimango abbastanza sorpresa da questo suo gesto
Io: Fede ti devo dire una cosa.
F: dimmi
Io: mi piaci un sacco.
Gli dico.
F: anche tu piccola.
Mi dice così e si avvicina al mio volto.
Io: comunque attento!
F: perc-
Non gli faccio finire di parlare che mi metto sopra di lui a fargli il solletico.
F: sai che non lo soffro ?
Io: no, non lo so. Anche io non lo soffro !
Gli dico facendolo battere cinque per poi far incrociare le dita. Ora sono su di lui e lo abbraccio e Fede mi fa i grattini sulla schiena.
Io: Fede tra quanto giorno finisce la scuola ?
F: una settimana.
Io: allora shalla ! Io non ci vado più.
F: se non ci vai più poi prendo il debito.
Io: non ti preocu.
F: okkeyyyyy