Riflessioni sulla mia attitudine da sognatrice, mentre sono sdraiata su un lettino di velluto rosso, nello studio di uno psicologo, più simile "a uno sgabuzzino che a un alloggio", come Dostoevskij descrive il bugigattolo subaffittato da Raskòl'nikov.
Ore: 18.00, di una giornata uggiosa e fosca, clima depressivo e riflessivo di una, nonostante tutto calda, giornata di giugno.
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Confessioni di un'anonima aspirante scrittrice
Short StoryLei mi aveva chiesto cosa sarei voluta diventare da grande e io avevo risposto semplicemente. Ma non ero e non sono un ingenua. Sapevo con certezza che avrei dovuto impiegarmi in un altro lavoro, ma quello che avrei voluto era diventare una scrittri...