CAPITOLO 5: CACCIA ALLA PIETRA

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Era una domenica fredda come tante, e i giovani residenti di casa Anubis se ne stavano tranquillamente in casa al caldo. Caso molto strano, anche Victor er calmo e sereno e se ne stava nel suo ufficio in compagnia del suo corvo imbalsamato, Corbiere. In tanto Trudy e Antonio erano in cucina, lavando le stoviglie usate per la colazione; ma un piatto cadde a terra, rompendosi in mille pezzi. Nel tentativo di raccogliere i pezzi, il ragazzo si procurò un taglio sulla mano destra..

------DRINN!! DRINN!! DRINN!!------

Improvvisamente suonò la sveglia. Guardai l'orario "7:30 a.m Sunday" e pensai fra me e me "perché ho messo la sveglia così presto la domenica mattina?" e poi mi ricordai .. Sarei dovuto andare a cercare la pietra che avevo perso la sera prima. Mi alzai dal letto, presi l'accappatoio, una cambiata dal mio armadio e mi diressi in bagno. Una volta finita di fare la doccia, mi cambiai mettendomi : un paio di jeans un pò attillati, ma non troppo; una maglietta nera e un cardigan grigio. Mi infilai le mie converse nere e mi diressi in camera a prendere il ciondolo. Mi diressi verso le scale .. Purtroppo c'era sempre Victor a romepre le scatole.

V: Dove sta andando a quest'ora?!

A: In lavanderia a posare l'accapatoio bagnato, che è non si vede?

V: Come osa rivolg...

Ma io già ero sceso. Entrai in cucina e mi diressi verso la lavanderia. Una volta posato l'accapatoio, andai nuovamente in cucina e mi fermai davanti ai fornelli. Mi fermai a riflettere ciò che accadde la sera prima e se era il caso di scendere da solo. Ma il passaggio segreto si apri da solo, senza che io lo azionai. Pensai "Mhh.. Forse è la Casa, mi dice che posso scendere e che la situazione è tranquilla.." O forse era tutto il contrario? Feci un bel respiro e scesi giù per il passaggio. Una volta che mi trovai in cantina inizia a cercare traccie della pietra come Sherlock Holmes, ma non trovai nulla. Okay, forse era arrivato il momento di risalire di sopra, visto che avevo passato un'ora a cercare quella maledetta pietra. Poi sentii una voce provenire da dietro la librebia. "Mmh.. Non credo sia una buona idea".Poi sentii la porta della cantina aprirsi; era Victor. Non avendo tempo di nascondermi, inserii il codice ed entrai dentro. Si chiuse il passaggio alle mie spalle. Okay, ora ero definitivamente in trappola, sapevo che Victor avrebbe continuato ancora per molto a giocare al "Piccolo Chimico". "Okay.. e ora come diavolo faccio ad uscire da qui?!.. Devo attraversare per forza tutte le sale". Una volta indossato un amuleto, mi misi davanti lo scaffale, tirai giù il libro che raffigurava Toth, il dio della sagezza dalla testa di Ibis. In tre secondi mi ritrovai dall'altra parte della stanza, lì dove iniziava il primo tunnel. Partì un raggio di luce che iniziò a scannerizzarmi fino a fermarsi all'amuleto. Il raggio si spense. "Okay, e adesso cerchiamo questa maledetta pietra e poi posso andarmene da questo lucubre postaccio". Inizia a cercare in lungo e in largo, ma alla fine era come cercare un ago in un pagliaglio. Attraversai il precipizio, la sala del ragno e dell'alchimia fino ad arrivare nella sala di Geb. La pietra era al centro della sala. La raccolsi, ma una volta presa, mi iniziò a bruciare dal dolore il braccio destro, esattamente dove avevo il marchio. Mi girai e trovai lo spettro, ma in quel preciso istante arrivarono Angelo e Marika. "Muoviti brutto idiota scappiamo via di qui" mi urlò Marika. Scappammo via, mentre quello spettero psicopatico continuava ad insegurici. Finimmo tutte le sale e i tunnel, e arrivammo nello studio segreto. "Svelto, aziona l'interrutorre" dissi frettolosamente ad Angelo. Lo scaffale si spostò e sbucammo in cantina. Victor non c'era più, probabilmente era andato nel suo ufficio. Passammo per il tunnel che conduceva dalla cantina alla cucina. Ma una volta arrivato, era tutto strano. Sembrava di aver gia vissuto quella scena. Notai che Trudy era appena entrata in cucina. "Capiti al momento giusto Antonio, puoi aiutarmi a lavare le stoviglie?". Stava succedendo realmente? Per un attimo esitai, poi riuscì solo a dire "Ehm .. okay.." Mentre asciugavo i piatti e le tazze utilizate per la colazione, me ne cadde una rompendosi in tanti pezzi. Mentre raccoglievo i pezzi, mi taglia sulla mano destra con un pezzo di porcellana. In quel.momento rabbrividì ... Era uguale al sogno fatto quella notte, tutto ciò che avevo sognato si era avverato. Guardai il pezzo e notai che c'era il riflesso del fantasma che rideva in modo terrificante

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Salve a tutti, beh finalmente ce l'ho fatto a terminare il capitolo .. non è venuto un gran ché, è il più pietoso che abbia mai scritto. Visto che non so come continuare la storia, mi piacerebbe che mi deste dei consigli o delle dritte. Grazie di tutto, che votate la mia storia e che ho notato che la leggete in tanti (481 fantastiche persone, e non sono poche). Beh al prossimo capito, ci sarrano due New Entry nella casa, e una nuova New Entry nel club. SIBUNA! Alla prossima :)

House of Anubis  :  la casa dei misteriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora