Il giorno seguente, Jisung a scuola non parlò del sentiero con i suoi compagni di classe.
Quel posto è troppo bello. Se lo dico a qualcuno, potrebbe essere rovinato! Meno persone sanno del sentiero e del bosco, e meglio sarà per me e Chenle. Spero solo che lui non lo dica a nessuno.
Pensò il ragazzo, invece di ascoltare l'insegnante che spiegava la lezione.
Al termine delle lezioni, come il giorno precedente, Jisung e Chenle decisero di tornare al sentiero nel bosco. Salutarono i loro amici, e si incamminarono verso la via che tanto desideravano rivisitare.
Per tutto il tragitto, parlarono entusiasti del bosco scoperto il giorno precedente. Non vedevano l'ora di tornare ad ammirare quei colori, respirare quell'aria così tanto pulita e immergersi completamente nella pace e tranquillità più che assoluta di quel posto.
Ma, una volta arrivati lì, non trovarono lo stesso sentiero e lo stesso bosco. Questa volta al posto delle pietre che segnavano il percorso, c'erano dei binari, e gli alberi erano completamente scomparsi, lasciando il loro posto a chissà quanti fiori colorati.
I binari avevano le traverse in legno, rovinato dal tempo, e le rotaie in acciaio, anch'esso rovinato dal tempo trascorso e atmosferico.
"Ma... Cosa?" Chiese Jisung, guardando davanti a sé, c'era rimasto male nel non vedere il posto del giorno prima.
"Magari abbiamo sbagliato strada..." Cercò una soluzione plausibile Chenle, mentre guardava la strada con cui erano arrivati lì.
"No, impossibile. Appena fuori da scuola, siamo andati sempre dritti fino all'incrocio, dove abbiamo girato a sinistra. Poi abbiamo continuato sempre dritto, fino al bivio, dove siamo andati di nuovo a sinistra. Da lì in poi, sempre dritto..." Disse Jisung ricordandosi a memoria tutta la strada, ancora cercando un senso al cambiamento che aveva trasformato la foresta in binari.
Ma com'è possibile...? Cosa potrebbe trasformare un sentiero di pietre in binari, e un immenso bosco in campi di fiori?
Non ho mai sentito nulla di simile, se non in storie di fantasia... Non credo sia normale, in natura non è possibile che succeda qualcosa di simile... Che cosa strana. Eppure io sono più che sicuro di aver fatto la stessa strada di ieri.
"Cosa fai?" Chiese Jisung, notando l'amico intento a fotografare i binari.
"Non è una cosa normale questa, quindi ho deciso di scattare foto per documentare ogni cosa. Vuoi aiutarmi?"
"Sì!" Rispose il minore, prendendo dal suo zaino un quaderno nuovo e una penna.
"Hai le foto di ieri?" Chiese Jisung a Chenle.
"Sì, sono nel mio zaino, nel raccoglitore. Perché?"
"Perché per ogni foto scriverò il giorno ed altre cose che potrebbero essere utili. Documenteremo e studieremo tutti i giorni, i cambiamenti di questo posto, e cercheremo di capirne il perché!" Annunciò l'idea con entusiasmo Jisung.
"Sì! È un'ottima idea!" Concordò Chenle, sorridendo e continuando a fotografare il paesaggio.
Jisung scriveva, il giorno l'atmosfera e l'ambiente ritratto nelle foto, su un foglio che poi metteva insieme alla foto nella bustina di plastica trasparente del raccoglitore.
"Qui ho quasi finito, tu quando potrai darmi le foto che stai facendo?"
"Posso dartele domani, poiché oggi devo svilupparle e poi domani saranno pronte." Comunicò Chenle, mentre scattava le ultime immagini.
"Va bene, allora io per oggi ho finito." Jisung ripose tutto chiudendo lo zaino, e ammirando lo spettacolo che aveva davanti.
Si sedettero entrambi vicini, non lontani dall'inizio della ferrovia, accanto ai loro zaini, a guardare l'ambiente che li circondava.
In fin dei conti, non è male. È bello anche qui! Sorrise Jisung, godendosi il momento e il posto.
I binari proseguivano in lontananza una strada, fin dove si poteva ammirare, solo dritta.
I fiori di colori diversi e in contrasto tra loro, mossi dal leggero vento che pareva essere primaverile, cosa starna visto che era autunno, lasciavano che il loro profumo viaggiasse attraverso il vento e che si facesse sentire ovunque. Tra i colori spiccavano i fiori rossi, gialli, viola, azzurri che attiravano di più l'attenzione rispetto ai fiori rosa, lilla, arancioni e bianchi. Il verde dell'erba, si vedeva in minoranza, coperto da i petali con colori accesi dei vari tipi di fiori.
Il campo era immenso, non si riusciva a vedere da nessun lato dove finisse o iniziasse, e i raggi del sole riscaldavano e evidenziavano vari punti distinti di quel campo tanto vasto.
Il sole si nascondeva dietro a grandi e con diverse sfumature grigie le nuvole, che permettevano il passaggio solo a pochi raggi del sole. Le nuvole parevano molto minacciose, poiché esse erano di un colore più sul grigio anziché bianche.
Una visione spettacolare creata da i colori, le luci, le ombre e l'atmosfera generale, ma che anche se tanto bella era spaventosa, per via dell'aria fredda che si respirava, che avvisava di un possibile maltempo.
E infatti, dopo poco, dalle nuvole che ricoprivano completamente il cielo, iniziarono a cadere goccie d'acqua. All'inizio lente e sparse, poi sempre più veloci e numerose. Fino ad arrivare ad un diluvio fitto.
I due ragazzi presero tutto e nascosero bene le cose importanti dalla pioggia, poiché non volevano che si rovinassero, e iniziarono a correre verso il centro città, alla ricerca di un riparo.
No! Questa non ci voleva! E se le foto e gli appunti di rovinassero!? Speriamo di no... Sospirò il giovane, correndo insieme all'amico, sotto al tettuccio di un bar.
"Jisung, adesso è meglio che io vada. Ci vediamo domani a scuola, ciao!" Chenle salutò il minore prima di incamminarsi verso casa propria.
"Ciao Chenle, a domani." Salutò Jisung, prima che il maggiore si allontanò troppo.
Appena la pioggia iniziò a diminuire, il giovane si incamminò verso casa propria. Ancora con la testa tra le nuvole, a pensare a come e perché il sentiero nel bosco si strasformò in una ferrovia in un campo di fiori.
STAI LEGGENDO
.Il Nostro Sentiero Magico. ~ChenSung~ -Ita-
FanficDue giovani, entrambi con un sogno da realizzare, un giorno scoprono un sentiero poco fuori città. Questo sentiero sembra una semplice stradina che si addentra in un boschetto, ma i due giovani, presto scoprirono che non era così. *Park Jisung + Zho...