Perchè amare se non puoi vivere?

CAPITOLO 5

Ormai erano 3 giorni che non avevo notizie di zayn ma sinceramente poco mi importava. Ero molto triste quel giorno e, come al solito, senza avvisare nessuno, uscii di casa. Mentre camminavo per le strade innevate di Londra, nel freddo di dicembre, scontrai su una figura maschile.

S:" hei,a fai attenz...".

Ed ecco che la persona che amavo era davanti ai miei occhi, perfetto come sempre. Sembravamo quasi telepatici, entrambi con l'umore sotterrato. Lo guardai negli occhi e lui mi abbraccio stretta.

Pochi secondi dopo mi ritrovai estasiata, sentendo ogni suo respiro sul viso.

Non riuscendo più a trattenermi appoggiai le mie labbra sulle sue. Lui, per intensificare il bacio mi prese il viso tra le mai e io legai le mie braccia dietro al suo collo. Il bacio si faceva sempre più intenso fino a che non sentii le nostre lingue che ormai sembravano una cosa sola. Mi staccai per qualche secondo per riprendere fiato e, sulle lue morbidissime labbra sussurrai:

S:" zayn, ti amo... Anche se ho sempre cercato di auto convincermi del contrario".

Lui mi guardò intensamente e mi baciò

di nuovo, dolcemente, quasi come se volessi darmi la sua approvazione su ciò che avevo appena detto.

Z:" ti amo anche io piccola".

Mentre le nostre labbra si sfiorarono nuovamente, una signora anziana, che passava di li per caso, borbottò qualcosa tipo :" ma tu guarda i giovani di oggi, che scostumati!!".

Non fece in tempo di finire la frase che io e zayn scoppiammo contemporaneamente in una rumorosa risata.

Z:" hey, vieni a casa mia? ... Sempre se ti va ovviamente..."

S:" certo zayn!! Andiamo!!".

Cominciammo a camminare mano nella mano e, in quel momento sembrava impossibile non poter notare l'immensa felicità che travolse le mie espressioni e il mio viso.

Si, lo amavo... Avevo cercato spesso di dimenticarlo ma inutilmente dato che, appena pensavo al suo sorriso, ero più innamorata di prima.

Fu proprio lui a distogliermi dai miei pensieri quando aprì la porta e mi incitò ad entrare.

Casa sue era stupenda, sembrava veramente molto accogliente. Dalla porta della cucina uscì una bellissima donna, con uno strofinaccio in mano.

Mi sorrise dolcemente e mi saluto con due lievi baci sulle guance.

Era incredibile, zayn mi aveva fatto conoscere la splendida donna che era sua madre e di questo ne ero onorata.

Salimmo le scale e ci fiondammo nella stanza di zayn.

Z:" hey piccola, siediti!!"

Mi sedetti sul letto e lui fece lo stesso accanto a me.

Cominciò a guardarmi dolcemente negli occhi.

Z:" scusa per tutto quello che ti ho fatto passare, ti ho sempre amata ma non ho mai potuto dirtelo".

S:" perchè, certo che avresti potuto!!"

Z:"no, tu non sai di ... Lasciamo stare..."

Abbassò lo sguardo, triste...

S:" hey cucciolo, ora mi fido di te!!'"

Sembrava che quelle parole lo rassicurarono e si decise a continuare la frase

Z:" tua sorella gemma... Vedi, lei abusava di me e pretendeva che io facessi lo stesso con te... Tu non immagini cosa mi fece quando, per la prima volta, mi opposi..."

Ok, ora ero seriamente sconvolta... Come, Gemma?! Cosa centrava?! Per quale assurdo motivo?!

Bloccai i miei pensieri quando vidi che dai suoi stupendi occhi cominciavano a cadere delle lacrime amare, quasi come pioggia. Mi avvicinai a lui, presi il suo viso tra le mani e lo baciai dolcemente, rassicurandolo e tranquillizzandolo.

Z:" grazie, ti amo ".

S:" anche io"

Ci lasciammo scappare un dolce bacio e, proprio in quel momento entrò doniya, la sorella di zayn...

D:" hey fratellino... Oh scusate... Non sapevo che...".

Io dolcemente mi alzai sorridendo, andai verso la ragazza e porgendogli la mano dissi:

S:" tranquilla, io sono summer, piacere!! "

Lei mi guardò quasi estasiata. Era bellissima, aveva gli stessi occhi profondi e le stesse espressioni del fratello.

D:" oh, ciao piacere... Io sono doniya, la sorella maggiore di zayn ".

Dopo tutte le presentazioni salutai Doniya e la mamma di zayn, infine mi avvicinai a lui, lo strinsi forte e lo baciai dolcemente, salutandolo e tornado a casa.