CAPITOLO 7

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Era arrivato il lunedì. Combinazione la voglia di alzarsi alle 6.00 per prendere il pullman non c'era.

Mi buttai a peso morto giù dal letto e mi fiondai, come sempre, in ritardo nel bagno per prepararmi nel minor tempo possibile.

Mi vestii con un semplice paio di leggins neri con una maglia bianca e con la scritta "vans" stampata sui toni del nero; mi misi le mie converse bianche e una felpa sui toni del rosso. Usci velocemente di casa afferrando il mio eastpack rosso e corsi spedita verso la fermata del pullman.

Alla fermata salutai velocemente con un abbraccio Liam e mi sedetti nel solito posto nel fondo; afferrai il mio iphone e mi infilai cautamente le cuffiette. Arrivammo velocemente davanti a scuola, scesi e mi diressi verso il portone principale. Qualcuno mi afferro per un polso e mi tirò indietro. Avevo paura, avrei voluto con tutta me stessa che fossero Liam o Zayn. Alzai lo sguardo per incontrare degli occhi pieni di rabbia. Avevo paura, paura come quando Zayn mi aveva torturata.

Non avevo mai visto prima quegli occhi, erano scuri, quasi neri come la pece e mi trasmettevano tenebrosità.

S:" C-cosa vuoi da me??..."

X:"hey piccola, ho saputo che te la dai con malik!!..."

S:" h-ho chiesto chi sei!!"

X:" piacere, sono michael... E tu sarai il mio nuovo giochino..."

Le sue parole mi facevano ribrezzo ma non riuscii a liberarmi da quella forte stretta che sicuramente mi avrebbe causato dei lividi non poco visibili.

S:" si, esco con Zayn, ma questo non ti riguarda!!"

M:" puttana, lo sai che Zayn ti scoperà e ti butterà come ha sempre fatto con tutte, compresa mia sorella".

Conoscevo sua sorella, si chiamava kayle ed era la prima troia dell'istituto.

S:" non è colpa mia se tua sorella fa la puttana!!"

Sentii la sua forza aumentare quando cominciò a spingermi e a strattonarmi. Ero spaventata, ma non volevo che la sua forza, visibilmente maggiore della mia, sopraffasse su di me.

Mi sgancio un forte pugno nello stomaco e, prima che riuscissi a reagire, mi colpì nuovamente il viso. L'ultima cosa che percepii prima di perdere i sensi sbattendo la testa fu del sangue che colava sulle mie labbra.

*

ZAYN'S POV

*

Arrivai a scuola, come mio solito con 10 minuti buoni di ritardo.

Prima di entrare, come di routine, accesi la mia sigaretta e cominciai a girovagare intorno all'edificio. Proprio mentre pensavo a Summer, che stranamente non mi aveva inviato un messaggio al mattino per rimproverarmi per il mio volontario ritardo, vidi una figura esile sdraiata a terra sanguinante. Mi avvicinai prontamente per vedere chi fosse e per aiutarla. Il mio cuore quasi si fermò quando riconobbi le iridi blu della ragazza a cui pensavo poco prima. Era priva di sensi e il sangue le colava indisturbato sul viso. Entrai nell'edificio urlando e avvisando il bidello del primo piano. Chiamai in fretta l'ambulanza pregando che non fosse troppo tardi; aveva perso troppo sangue e nella mia mente mi chiedevo chi, chi avrebbe potuto farle del male e lasciarla in quello stato?

Perchè avrebbero dovuto fare del male al mio piccolo angioletto.

Arrivò l'ambulanza e fece coricare la piccola figura su una barella che venne caricata prontamente sul mezzo; mi infilai dentro prima che chiudessero le porte e sfrecciammo all'ospedale più vicino.

La portarono nella sua stanza e come un disperato cercai insistente di entrare con lei ma i medici non me lo permessero.

* * *

Perchè amare se non puoi vivere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora