L'unica cosa che mi distraeva da tutto. Dalla mia vita infernale. Dai problemi. Dalla scuola. Dai compagni. Da tutto ciò che mi faceva star male.
Nel mio posticino felice non ero sola, c'erano tanti altri ragazzi e ragazze che come me scappavano dalla '' normalità", dagli stereotipi che la gente affibbiava a chi faceva ciò che facevamo noi, a chi si vestiva come noi, senza neanche conoscerci.
La tekno mi pulsava nelle orecchie, le vibrazioni dei bassi mi trapassavano da avanti a dietro facendo vibrare tutto dentro di me, mentre mi muovevo a piccoli passi a destra e a sinistra avanti e indietro.
Nel mio piccolo posto di paradiso nessuno giudicava nessuno, nessuno si imponeva a nessun altro ed era anche questo il bello di stare alle feste perché eri libero di fare ciò che volevi senza paura delle conseguenze.
Mentre ballavi potevi pensare a tutto ciò che volevi oppure staccare da tutto e concentrarti sulla musica o anche ballare in compagnia. Non c'erano regole ed era questo il bello.
