Capitolo 33

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Campo da calcio della Fauxshore junior high

I ragazzi erano sconvolti, ma io ero la più sconvolta di tutti. Non potevo e non volevo credere che mio fratello fosse un mio nemico, non bastava tutto il tempo che eravamo rimasti separati? No ora eravamo anche nemici e tutta la sicurezza che avevo nel voler sconfiggere l' Alius Academy stava pian piano scomparendo. Appena i miei occhi incrociarono quelli di mio fratello lui mi sorrise mentre io non capivo se interpretarlo come un buon o un cattivo segno, ma lo capii a mie spese.

Xavier:Ciao sorellina, ti avevo promesso che ci saremo rivisti ed eccomi qui
Raimon:Sorellina?!

Vidi i miei compagni guardarmi con un sguardo che era un misto tra confusione e delusione. Ora loro avrebbero sicuramente pensato che anche io ero un' "aliena" e di sicuro avrebbero perso la fiducia in me. Mentre mi preparavo mentalmente a ricevere insulti o quant' altro sentii qualcuno poggiarmi una mano su una spalla e appena voltai lo sguardo verso destra vidi Mark che mi sorrideva.

Mark:Ora pensiamo alla partita poi ci racconterai tutto
Kira:Mark.....d'accordo

Mark allargò il suo sorriso mentre io ne facevo uno appena accennato mentre sentivo lo sguardo di mio fratello su di noi.
Sapevo che Mark era sconvolto almeno quanto me, dopotutto aveva parlato di mio fratello come un amico, ma lui aveva avuto la forza di sorridermi e aiutarmi a riprendermi almeno in parte.
Ad interrompere i miei pensieri fu Isabelle, che ora si faceva chiamare Bellatrix, che chiamò il mio nome.

Bellatrix:Sai Kira, non vedo l'ora di osservare i tuoi cambiamenti. Tutti dicono che sei la migliore calciatrice, ma quanto sarà vero?

Non risposi abbassando lo sguardo, cosa che non era da me, e la ignorai mentre Mark ci faceva riunire per parlare dell'incontro imminente.

~Skip Time~

L'incontro era appena finito, avevamo perso e Shawn era a terra dopo che era stato colpito dalla "Meteora Dirompente" del mio gemello. In quel momento ero spaventata e speravo che il ragazzo stesse bene, ma mio fratello disse che il grigio non si era fatto nulla e la rabbia mi travolse facendomi perdere il controllo.

Kira:Non si è fatto nulla?! Ma sei pazzo? Non vedi che è svenuto!? Xavier:Kira.....io....
Kira:Sta zitto! Anzi, vattene! Sparisci come hai già fatto e sta lontano da lui!

Le lacrime mi rigavano le guance annebbiandomi non solo gli occhi ma anche la mente. Sapevo che mi sarei pentita di quello che avevo detto ma ora non mi importava, volevo solo che Shawn stesse bene. Mio fratello se ne andò insieme alla sua squadra mentre io venni abbracciata da Jude, continuai a piangere finché non tornai sull' autobus Inazuma dove il mio migliore amico mi fece stendere su un sedile cercando di farmi riposare. Intanto Shawn era stato portato all'ospedale più vicino. Chiesi a Jude di andare a vedere come stesse Shawn mentre io sarei rimasta a riposare, lui non voleva lasciarmi sola ma riuscii a convincerlo e in poco tempo rimasi sola nel pulmino. Il silenzio mi avvolse ma la mia testa era talmente piena di pensieri da far più casino di uno stadio pieno. La testa mi faceva male, sembrava quasi che stesse per esplodere, dovevo andarmene da lì o sarei impazzita. Mi cambiai mettendo la tuta della squadra con sotto una maglia grigia a maniche corte, mi slegai i capelli pettinandoli leggermente con le dita e infine scesi dal mezzo iniziando a correre, non sapevo dove andavo e non mi importava se mi sarei persa, volevo solo scappare dal silenzio assordante che mi stava facendo mancare il respiro. Però non importava dove andassi mi sembrava sempre di più di soffocare finché non arrivai al molo deserto e urlai, era un urlo di dolore per tutto quello che stavo passando. Per lo sforzo mi scesero un paio di lacrime ma in un impeto di rabbia mi spogliai rimanendo in intimo e mi tuffati senza pensarci due volte. Nuotai sempre più in profondità per poi toccare il fondo e risalirein fretta, quando riemersi avevo il fiatone ma mi sentivo decisamente meglio. Mi rivestii in fretta, ormai era il tramonto, per poi tornare alla Fauxshore, chiedendo informazioni ai passanti che mi guardavano confusi per via dei capelli bagnati, dove trovati i miei due migliori amici visibilmente preoccupati.

Nelly:Si può sapere doveri?
Jude:E perché hai i capelli bagnati?
Kira:Ho fatto un tuffo al porto

Detto questo li superai e prendendo un pallone andai al campo iniziando ad allenarmi fino all'ora di cena, mangiai poco e nulla per poi andare a dormire. Il mattino dopo scoprimmo che Nathan se n'era andato e io e Mark cademmo in depressione. Mark si isolò sul tetto della scuola mentre io mi chiusi sul pulmino Inazuma. Stavamo male e nessuno sapeva come aiutarci, passammo giorni interi da soli e io quasi non toccai cibo, dormivo poco e quando lo facevo avevo degli incubi. La partenza di Nathan mi faceva pensare ad Axel. Mentre Mark soffriva dandosi la colpa, io non facevo altro che piangere. Non mi allenavo nemmeno più e a malapena parlavo con qualcuno. In più avevo scoperto che mio fratello era un mio nemico e lo avevo trattato malissimo, cosa che mi fece stare peggio. Oltre al fatto che anche Tod se ne era andato, cosa che fece stare ancora peggio me e il capitano.
Ad interrompere i miei pensieri fu una Nelly arrabbiata.

Nelly:Smetti di distuggerti, tutto questo non farà tornare né Axel né Nathan né Tod e di certo non ti farà stare meglio! Se il tuo ragazzo ti vedesse così si arrabbierebbe tantissimo

Nelly aveva ragione, piangere non avrebbe risolto nulla e di certo non avrebbe fatto tornare Axel da me. Ero debole, lui era diventato la mia debolezza, oltre che la mia forza, e io odiavo essere debole. Con le poche forze che avevo mi alzai tremante dal sedile su cui ero sdraiata e mi asciugai le lacrime. La mia migliore amica mi aiutò ad uscire dal pulmino e mi accompagnò a mangiare qualcosa. Poi mi feci una doccia calda e mi misi la divisa ormai mi andava larga per il fatto che ero dimagrita molto negli ultimi giorni. Ora mi sentivo un po' meglio così seguita dalla rossiccia, che non mi aveva mollata nemmeno un secondo, mi avviai al campo dove tutti mi abbracciarono mentre Jude mi sorrideva orgoglioso. Non importava quante volte sarei crollata sapevo che una volta che mi fossi rialzata lui sarebbe stato orgoglioso di me e che mi sarebbe stato accanto. Andai verso di lui e lo abbracciai sprofondando il volto nel suo petto mentre le sue forti braccia mi avvolgevano come una calda coperta.
Con calma iniziai ad allenarmi mentre con la coda dell'occhio vidi Lina che tirava un sospiro di sollievo.
Ora mancava solo che Mark si riprendesse.

N.a.
Spero che il capitolo vi piaccia😍😍
Chiedo scusa per eventuali errori e mi scuso che sia molto più corto del solito😅😅
Non so più cosa dire e ci vediamo al prossimo capitolo❤👋

Bad Girl | Axel Blaze (MOMENTANEAMENTE IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora