Bad Girl | Axel Blaze (MOMENTANEAMENTE IN PAUSA)

Capitolo 30

Campo da calcio, Sottomarino della Absolute Royal Academy

Appena mi ripresi dalla pallonata capii che era stato David e che lui e Joe ci odiavano perché noi avevamo vinto contro la Zeus continuando a vincere mentre loro erano rimasti chiusi in ospedale. Mi dispiaceva per loro e mi ritornò in mente quando Axel mi disse di ritornare alla Royal, forse aveva ragione e se fossi tornata dai miei compagni forse non avrebbero mai perso contro la Zeus e forse nessuno di loro sarebbe mai finito in ospedale. I sensi di colpa iniziavano a crescere e io stavo sempre peggio, se non mi fossi ripresa sarei stata inghiottita dall'oscurità che circondava la mia anima e il mio cuore. Tornai in me quando Lina mi prese il viso tra le mani. Non mi ero accorta cosa era successo dopo la pallonata e di certo non mi ero accorta che mia sorella e il resto della squadra ci avessero raggiunto.

Lina:Kira, come ti senti? Quando siamo arrivati stavi guardando il vuoto piangendo

Guardai confusa mia sorella mentre avevo gli sguardi di tutta la squadra su di me. Mi toccai una guancia sentendola umida per poi chiudere gli occhi facendo un respiro profondo cercando di riprendere il controllo su me stessa. Appena ci riuscii aprii gli occhi annuendo verso mia sorella facendole capire che stavo bene, o che almeno ci provavo a stare bene, e lei iniziò a dare ordini alla squadra. In poco tempo ci ritrovammo tutti in campo pronti a giocare, io non ero tanto pronta ma avrei fatto di tutto pur di salvare i miei amici da Dark.

~Skip Time~

Durante la partita David e Joe avevano usato delle tecniche proibite e Kevin si era fatto male. A fine partita chiamarono delle ambulanze per i due ragazzi della Royal e la polizia, perchè il posto stava per esplodere, mentre io e Jude andammo a cercare Dark e appena lo trovammo iniziammo a parlarci.

Jude:Samford è finito in ospedale, sarà soddisfatto adesso!
Kira:Non si sente minimamente in colpa per quello che ha fatto a quei poveri ragazzi?!
Dark:Soddisfatto? Assolutamente no. Se mi sento in colpa? Nemmeno. Sarò soddisfatto solo quando avrò forgiato la squadra perfetta. Però devo ammetterlo, ragazzi. Ho allenato molti talenti, ma voi due, Jude e Kira, siete stati di gran lunga i migliori. Una Regina del campo e il suo Regista

Prima che potessimo dire altro il Detectiv Smith e un suo collega ci presero portandoci via in elicottero. L'unica cosa che potemmo fare fu urlare un "No" mentre l'uomo che ci aveva allenato per anni spariva nel sottomarino che esplose poco dopo.
Appena fummo di nuovo al porto io e Jude salutammo Joe e David mentre gli altri erano più distanti tranne Mark e Silvia che erano vicino a noi. Appena portarono via i due ragazzi scoppiai a piangere mentre Shawn mi abbracciava tenendomi stretta a sé. Il grigio mi aveva afferrata prima che potessi correre dietro alle ambulanze, mi sentivo in colpa anche se la colpa era solo di Dark. Non so quanto tempo passai a piangere tra le braccia di Shawn so solo che mi ricordava Axel e che la cosa mi fece piangere di più.
Alla fine tornammo veramente a casa e prima che potessimo arrivare vicino al campo al fiume chiesi al signor Veteran di fermare il pulmino.

Kira:Lina, se non ti dispiace io scendo qui. Voglio andare subito dai miei amici e da Yuu
Lina:D'accordo ma appena ai finito chiamami
Kira:Si
Jude:Sta attenta
Kira:Non preoccuparti, ci vediamo dopo

Dopo una saluto veloce agli altri scesi dal mezzo per poi iniziare a correre verso la villa dei DarkBlood. Arrivai dopo una mezz'oretta di corsa e appena fui difronte alla porta bussai riprendendo fiato. Ad aprirmi fu Jake che appena mi vide mi abbracciò di scatto ma prima che potessi dire qualcosa mi spinse indietro e si sentì un'esplosione che mi fece gelate il sangue nelle vene e che mi fece praticamente volare lontano dalla villa. Appena mi alzai tenendomi la spalla ferita, dopo il volo che avevo fatto ero caduta su un sasso colpendo la spalla sinistra e la tempia sinistra da cui sentivo scendere del sangue, spalancai gli occhi. La villa era distrutta e in fiamme, iniziai a chiamare i nomi dei miei amici ma nessuno mi rispondeva mentre in lontananza sentivo delle sirene. Quando la polizia, le ambulanze e i pompieri arrivarono subito si misero all'opera ma quando un medico mi prese in braccio svenni.