Capitolo IX

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Appena tornato,verso mezzanotte,io ero rimasta sveglia solo per farmi raccontare tutto,così mi avvicinai a lui e lo feci entrare in casa in silenzio. *dalla parte di Ultimo* "Sono arrivato da mia zia che erano le 9 di sera,abitando dall'altra parte di Roma.Ero in ansia,sapevo che era successo qualcosa a mio fratello,Alessandro..così con le lacrime agli occhi suonai campanello e mi rispose mia madre con una voce dall'oltretomba:"Nico,sei tu?veloce sali!"
Feci  le scale tutto d'un fiato e arrivato al quarto piano,aprí la porta e mi fiondai  nella stanza di Ale.Dopo essermi tranquillizzato, mia madre mi spiegó che Ale aveva semplicemente avuto un mancamento,nulla di grave per fortuna.E mi  disse che,per il bene di Alessandro doveva rimanere lì a respirare aria pulita.Di conseguenza dovevo tecnicamente vivere da solo.
Mi faceva male al cuore vedere il suo adorato fratello che si sforzava di sorridere."
Si fecero ormai le 10 e mezza e il giorno dopo doveva andare a scuola così,prese baracche e burattini,ho preso il treno ed eccomi qui."
Sconsolato si appoggiò alla mia spalla.Era piacevole averlo accanto,era bellissimo,profumava..fantastico.Più lo guardavo più mi dicevo che non potevo amarlo.Ma..ma era proprio così.Volevo urlaglielo

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