Fifth chapter

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Seduta sul pavimento del salottino al piano superiore di Ravenel House, Annabel accarezzava i due cocker spaniel che da dieci anni facevano parte della famiglia. Giuseppina se ne stava seduta ubbidiente mentre Annabel giocherellava con il pelo morbido sulle orecchie cascanti. Napoleone era sdraiato lì vicino, con il mento appoggiato a terra fra le zampe.

Cassandra apparve sulla soglia. «Sei pronta?» le domandò. «Il treno non ci aspetta. Oh, no! Adesso sarai tutta piena di peli! Devi essere presentabile per il duca e la duchessa. E anche per Lord Bieber, ovviamente.»

Annabel si alzò in piedi. «Perché darsi pena? So già cosa penseranno di me.» Ma rimase ferma mentre Cassandra le girava intorno battendo sulle gonne e facendo volare in aria peli neri.

«Piacerai a tutti.» Pat, pat. «Ti basterà...» pat, pat «... essere gentile con loro.»

Annabel indossava un abito da viaggio di batista verde foglia, con un giacchino senza maniche e uno sgargiante colletto alla Medici in pizzo bianco, che saliva alto dietro la nuca e scendeva a punta fino al corpetto con baschina. Era una mise elegante e alla moda, completata da un cappellino piumato color smeraldo in tinta con la fusciacca. Cassandra indossava un abito simile, ma azzurro chiaro, con cappellino color zaffiro.

«Sarò il più gentile possibile» rispose Annabel «ma ti ricordi quando, a Eversby Priory, un'oca ha fatto il nido nel territorio dei cigni? Pensava di essere così simile a loro da passare inosservata. Ma aveva il collo troppo corto, le zampe troppo lunghe e il piumaggio differente. I cigni continuavano a rincorrerla e ad attaccarla, poveretta, finché alla fine sono riusciti a scacciarla.»

«Tu non sei un'oca.»

Annabel fece una smorfia. «Allora sono un cigno da poco.»

Sua sorella l'attirò a sé con un sospiro. «Non devi sposare Lord Bieber per il mio bene» le disse per la centesima volta.

Lentamente, Annabel posò la testa sulla sua spalla. «Non riuscirei più a guardarmi allo specchio se tu fossi costretta a pagare le conseguenze di un mio errore.»

«Non succederà.»

«Se sarò esclusa dalla società, nessun gentiluomo di rango ti vorrà più in moglie.»

«Sarò felice comunque» rispose l'altra in tono risoluto.

«No, non è vero. Tu vuoi un marito, vuoi avere dei figli» disse Annabel con un sospiro. «Magari potessi sposare tu Lord Bieber! Sareste fatti l'uno per l'altra.»

«Lord Bieber non mi ha degnata di uno sguardo. Aveva occhi solo per te.»

«Occhi pieni di orrore.»

«Credo che l'orrore fosse tutto da parte tua. Lui stava semplicemente cercando di comprendere la situazione.» Accarezzò i capelli della sorella con le dita delicate. «Dicono che sia il miglior partito in assoluto. L'anno scorso Lady Berwick ha tentato di farlo interessare a Dolly, ma inutilmente.»

Quando la mano di Cassandra si avvicinò al suo orecchio, Annabel si ritrasse istintivamente: alcune parti, all'interno e all'esterno, erano ipersensibili, dolorose. «Come lo sai? Dolly non me ne ha mai parlato.»

«Sono solo pettegolezzi da sala da ballo. E Dolly non ne parla perché è stata una grande delusione per lei.»

«Perché non me l'hai detto prima?»

«Non credevo che ti importasse. Non avevamo idea di chi fosse Lord Bieber e hai sempre detto che i buoni partiti non ti interessavano...»

«Ma adesso sì! Dimmi tutto quello che sai di lui.»

Scandal In Spring. ↠ Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora