hunger, thirst & love ➳ camren

diciassette

"Non è possibile che tu sia ancora in vita," disse la sorella con occhi lucidi. Il fratello al suo fianco con la stessa espressione. "Insomma, ti ho vista," disse. "Ti ho vista mentre ti mordevano."

"Lo so," disse Taylor. "Mi sono risvegliata due giorni dopo e stavo bene, come se non fosse successo nulla."

"Dove sei stata tutto questo tempo? Chi si è preso cura di te?" Chiese il fratello sentendosi tremendamente in colpa per aver lasciato la sorella nella sua stanza con tutti i vaganti.

"Per un periodo sono stata sola," disse Taylor. "Per un lungo periodo, anzi," disse sorridendo tristemente. "Sono rimasta a casa nostra e ogni giorno guardavo le foto di famiglia chiedendomi che fine aveste fatto, se foste ancora vivi. Poi ho incontrato un gruppo," disse. "Questo gruppo mi ha portata a casa con loro."

"Dove sono loro ora?" Chiese Lauren.

"Mi staranno probabilmente cercando," disse sorridendo. "Lauren, dicono che io sono la cura."

"Chi lo dice?" Chiese Lauren.

"Loro, il mio gruppo. Il dottore."

"Quale dottore?"

"Lauren, l'esercito americano mi ha trovata. Mi ha portata con loro, mi hanno ospitata e ho raccontato la mia storia. Hanno preso un pò del mio sangue per poi testarlo su un vagante," disse Taylor. "Tornano umani, tornano in vita, mangiano del cibo vero e non essere umani," disse con espressione davvero felice.

Lauren rimase a pensare per qualche secondo in silenzio.

"Siamo immuni anche noi?" Chiese Chris. Lauren continuò a stare in silenzio cercando di capire al meglio tutta la situazione. Per lei era tutto incredibile. Taylor le stava davvero dicendo che avevano finalmente trovato una cura?

"Credo di sì," disse facendo spallucce. "Il dottore dice che è una questione di DNA. Ci sono DNA immuni ed altri no," concluse.

"Camila," sussurrò Lauren.

"Cosa?" Chiese Taylor.

"Lei è come te," disse Lauren. "Anche lei è stata morsa e a parte una stupida febbre che è durata due giorni, non si è trasformata."

Taylor sorrise. "Vuol dire che il suo DNA è immune al virus e che non potrà mai diventare come loro, capisci?"

Lauren annuì. "Dimmi di più su questo dottore," disse infine.

"Lui è il dottore, anzi, scienziato, che ha lavorato e ha cercato di creare una cura a questo virus da quando tutto è iniziato," disse Taylor. "Lavora con l'esercito, con il presidente e con altre persone che lo hanno aiutato nel corso di questi anni a trovare qualcosa che funzionasse davvero. Non avevano mai pensato che la cura potessi essere io, o Camila, o altre persone come noi che cercavano di sopravvivere lì fuori come fanno tutti."

"Puoi portarci da lui?" Chiese Lauren. Chris la guardò.

"Ne sarei felice," disse Taylor sorridendo. "Lui vi spiegherà meglio tutto quello che ho cercato di spiegarvi io," ridacchiò.

"Ne sei sicura?" Chiese Chris. "Credi che questa sia la cosa giusta da fare?"

Lauren annuì. "Lo è se può salvare l'umanità."

Lauren quel pomeriggio annunciò al suo gruppo che avrebbero lasciato l'edificio per andare in uno più sicuro. Ha spiegato al meglio l'intera situazione che Taylor riferì a lei e suo fratello ed erano tutti troppo felici, finalmente. Nessuno aveva provato quella felicità da un sacco di tempo. Persino Lauren era troppo felice e non riusciva a contenersi. Pensava alla vita che avrebbe trascorso con Camila una volta che tutto questo sarebbe finito.