Capitolo 14

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[Rebecca]

Dopo aver aiutato Eli tocca a me prepararmi, sono talmente agitata che cammino qua e là per la stanza senza una vera e propria meta...Jas:"ok, mi sta venendo il mal di mare con tutto questo moto, vuoi dirmi cosa ti turba?" Rebi:"l'appuntamento andrà male, già lo so, è meglio non andare, annulliamo tutto!" Jas:"ehi...prendi un respiro profondo! Va tutto bene...sei solo agitata, forse un po' troppo ma è normale" Rebi:"i miei non sarebbero d'accordo" dico sul serio...se venissero a sapere che esco con qualcuno che non fa parte del nostro mondo scoppierebbe il finimondo Jas:"ma loro ora non sono qui...quindi i problema non si pone" Rebi:"sono spie Jas...magari senza saperlo ci stanno già monitorando..." mi siedo alla scrivania guardandomi nello specchio, e se non dovesse andare bene? Se tutta la favola che mi ero immaginata dovesse crollare come un castello di sabbia? Jas si mette dietro di me abbassandosi al mio stesso livello in modo da guardarmi attraverso lo specchio Jas:"non sono i genitori il problema vero?" a lei non posso nascondere nulla...mi capisce con un solo sguardo, scuoto la testa spostando lo sguardo Jas:"senti ne abbiamo già parlato...devi credere di più in te stessa, sei più bella di quanto credi chiaro? E poi sei gentile e così intelligente...senza contare che sei un agente segreto addestrato il che non guasta e ti insegna come comportarti per ogni eventualità" Rebi:"qualcosa andrà storto già lo so..." Jas:"eh invece no! Sarà tutto perfetto, la parola d'ordine per questa sera è positività" ripenso mentalmente alle parole della mia migliore amica, non ha senso fasciarsi la testa prima di rompersela quindi devo solo stare calma, essere me stessa e andrà tutto bene...mi alzo stritolandola nel mio abbraccio Rebi:"grazieee" Jas:"prego ma ora non respiro!" la lascio e vado a prepararmi...sto scegliendo quali scarpe indossare quando bussano alla porta Jas:"per me quelle verdi sono spettacolari!" si alza dal letto per aprire e se ne pente amaramente quando trova Fanuli appoggiato allo stipite della porta Jas:"che cosa vuoi?" la squadra da capo a piedi per poi riderle in faccia...pessima mossa Jas:"che c'è? Il tuo unico neurone si è raccontato una battuta da solo?!" cerca di trattenersi per poi entrare e sedersi sul suo letto facendo andare su tutte le furie la mia amica Jas:"ma come ti permetti?! Prima vieni qui, poi ridi come un deficiente e adesso ti aiuto inviti??" Fanuli:"te lo sei dimenticata vero?" quelle parole la zittiscono e fanno crescere la mia curiosità Jas:"ok...te lo chiederò in modo molto schietto...ti sei drogato?" a quel punto sono io quella che ride, ma come fa a dire certe cose dal nulla? Fanuli:"questa sera devi uscire con Buti o sbaglio?" dall'espressione appena assunta da Jas ipotizzerei che non si sta sbagliando ma ben presto il suo sorrisino viene spento quando lei tira fuori dal l'armadio uno dei vestiti più corti che le abbia mai visto addosso...vorrei davvero rimanere a vedere come finisce ma ho un impegno Rebi:"bene, allora io me ne vado...divertiti questa sera tesoro!" le faccio un occhiolino ed esco dalla stanza raggiungendo l'americano che è stupendo come sempre...forse anche di più. Mi prende sotto braccio e andiamo in un piccolo ristorante in centro...è tutto così romantico con le candele che creano una luce soffusa e l'atmosfera intima ed elegante...come aveva previsto Jas la cena va alla grande permettendomi di conoscere meglio queso ragazzo meraviglioso, siamo al dolce quando Aaron mi prende la mano Aaron:"io voglio chiedere una cosa..." sembra imbarazzato e titubante come se si fosse studiato la parte e avesse di dimenticarla Aaron:"sei prima ragaza che si interessa tanto a me e io non pen...pensava di legarmi così tanto a te, sei persona speciale come già detto e...volevo chiedere se... vuoi esere mia ragazza?" rimango senza parole, non posso credere che l'abbia detto davvero...prendo coraggio e mi siedo sulle sue ginocchia sotto il suo sguardo speranzoso Rebi:"yes...I want to be your girlfriend" annulla la distanza che ci separa suggellando il momento con un bacio di quelli che la notte non ti fanno dormire perché ormai è fatta...la realtà ha superato i sogni.

[Francesca]

Abbiamo appena chiuso la videochiamata con Eli e Vale, quelle due sono sempre in movimento è incredibile! Guardo i due ragazzi che si sono messi comodi sul mio letto Fra:"ora che avete constatato che non siamo in pericolo di vita potete continuare a fare quello che stavate facendo" Teo:" a dire la verità io dormivo e Luca leggeva...tanto per cambiare" si becca uno scapellotto dal diretto interessato Vio:"e tu invece?" Petric:"io guardavo tv...ma non c'era niente di belo" viola si siede vicino a lui sul letto dandogli un bacio a stampo Teo:"ragazzi prima loro adesso voi, abbiate pietà per l'amico solo e abbandonato ve ne prego" mi alzo anche io sistemandomi tra Vetto e Teo sul mio letto Fra:"ora che si fa?" Vio:"noi andiamo a farci un giro...a dopo ragazzi" saluto viola e Nema che escono mano nella mano, ora siamo rimasti in tre...so che in teoria dovrebbe essere una normale situazione ma in realtà nessuno di noi dice nulla, credo che il problema è non sapere cosa siamo io e Vetto precisamente, Luca mi guarda credo con la speranza di rimanere soli, cosa che naturalmente non accade Teo:"che ne dite di una partita a carte?" Luca:"non si può giocare in tre teo..." sbaglio o questo era una specie di messaggio in codice tra ragazzi? Qualunque cosa fosse non è stata colta dall'interessato che si alza in piedi Teo:"andiamo conoscerete un gioco da fare in tre no?!" credo che sia il momento di gettare la spugna, non ha la minima intenzione di uscire dalla stanza e lasciarci soli...ci penso su facendomi venire in mente un gioco di parecchio tempo fa a cui giocavo con mio nonno Fra:"merda!" i ragazzi mi guardano storto in effetti senza spiegazione fa ridere...il gioco inizia con la distribuzione delle carte in senso antiorario. I giocatori devono scegliere velocemente una delle carte che hanno in mano e passarla all'avversario alla sua destra e raccogliendo allo stesso momento quella che l'avversario alla sua sinistra gli porge. Quando il partecipante si trova in mano quattro carte uguali ma di seme diverso deve immediatamente battere la mano con forza sul mazzo al centro del tavolo gridando: merda. Tutti gli altri giocatori devono mettere la propria mano sopra quella di colui che ha fatto merda. L'ultimo che l'appoggia perde e per penitenza pesca dal mazzo dei chili di merda una carta il cui valore sarà il relativo "peso" della merda...Teo:"ma da dove ti vengono certe idee?" Fra:"giochi di infanzia...ragazzi una cosa però, non so se avete notato la grandezza delle vostre mani e delle mie...picchiate piano chiaro?" Luca:"ok" Teo:"non ti prometto nulla" la solita risposta da demente ma cosa ci si può aspettare da quel folle? Ci sistemiamo sul letto...Vetto si mette di fianco a me così da appoggiarsi al mio fianco, iniziamo a giocare...quando ho le carte giuste picchio la mano al centro seguita subito da Vetto mentre Teo ci mette un po' Teo:"ma non è giusto! Io sono più lontano dal centro" Luca:"certo perché hai le braccia lunghe il doppio" io rido alla battuta mentre lui mette il broncio Fra:"ok...riproviamo, questa volta però è ufficiale" inutile dire che si ripete la stessa scema di prima con la differenza che la mia mano ha dovuto subire una "sberla" assurda di Teo Fra:"credevo che i pallavolisti dovessero avere i riflessi pronti" Teo:"guarda ciccia che ho dei riflessi impeccabili, siete voi che vi alleate contro di me" Luca:"ah sì...ci sono veri e propri complotti, un giorno li studieranno a scuola" Teo:"pff non mi va più di giocare" Fra:"tu non sai perdere vero?" Teo:"certo che no! Solo...che mi annoio" si avvia alla porta Teo:"venite con me?" io e Luca ci scambiamo un'occhiata che vale più di mille parole Teo:"ok...a dopo allora" chiude la porta dietro di se Fra:"che cosa ha oggi?" Luca:"non so...gli passerà vedrai" prende la mia mano che nel frattempo si è arrossata tra le sue Luca:"ti fa male?" alzo le spalle Fra:"i giochi dei bambini non perdonano..." mi metto a ridere trascinando anche lui...porta la mia mano alla bocca per poi darle semplici baci che mi fanno venire la pelle d'oca Fra:"così va già molto meglio..." mi sorride trascinandomi vicino a lui sdraiato sul letto...mi sistema una ciocca di capelli ribelli e mi dà un bacio sulla punta naso Luca:"sai...oggi leggevo uno strano libro...non era il mio tipo ma parlava di agenti segreti e cose cosi..." a quelle parole mi irrigidisco subito Fra:"se non era il tuo genere perché hai continuato? Luca:"perché ho subito pensato a te..." deglutisco rumorosamente Fra:"ah sì?...e come mai?" punta i suoi occhi nei miei Luca:"perché anche tu sei un po' come quelle spie...sei misteriosa, attenta a tutto quello che ti succede intorno come se avessi un segreto da custodire..." Fra:"anche tu lo sei...e tu non sei una spia" questo lo so per certo, per quanto mi piacerebbe...renderebbe tutto più facile, passo la mano "infortunata" tra i suoi capelli avvicinandomi ancora un po' a lui Luca:"un giorno riuscirò a capirti...ma per ora mi accontento di questo" inizia a baciarmi e mi dimentico in un istante tutti i discorsi di prima, avvolgo il suo bacino con la mia gamba per poi approfondire sempre più quel bacio, le nostre lingue si intrecciano mentre le sue mani iniziano a insinuarsi sotto la maglietta...il tutto viene interrotto dalla voce di Teo che ci avverte della cena Fra:"ti accontenti di poco insomma..." sorride dandomi un altro piccolo bacio agli angoli della bocca Luca:"oh no...questo è solo l'inizio" mi aiuta ad alzarmi dal letto con un sorriso che mi toglie il fiato, sono fottuta.

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