fortyseven - part I

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stessa cosa detta nel capitolo precedente, scusate per il casino creato (grazie, wattpad, davvero grazie)

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domenica 15 aprile
3:24 pm

Uscì dalla propria casa con gli occhi che chiedevano chiaramente un po' di sonno. Aveva dormito poco e niente durante quella notte, essendo andato a dormire - sarebbe meglio dire che era proprio svenuto sul proprio letto - quando il sole aveva cominciato a mostrare le proprie prime luci, e si era risvegliato qualche ora dopo l'orario del pranzo.

Aveva fatto una doccia, si era lavato i denti e si era infilato una felpa scura, nascondendo i capelli quella mattina indomabili sotto il cappuccio di essa.

Si dava ancora dell'idiota per quello che era stato capace di scrivere il giorno prima. Giusto da ubriaco poteva essergli uscita una cosa come il praticamente vendersi come futuro fidanzato di quello sconosciuto. Ma in ogni caso, la cosa non aveva funzionato, quindi non aveva più nulla di cui tormentarsi.

Eppure il pensiero di quel ragazzo rosa, ancora sconosciuto, non gli lasciava la mente libera di pensare. Come era finito per fissarsi così tanto su qualcosa che neanche conosceva? Forse era proprio quel fascino di mistero che lo faceva impazzire, quella sfida messa in secondo piano dove era obbligo scoprire chi davvero fosse quel ragazzo. Ma adesso, a dire la verità, l'umore di namjoon era così a pezzi che pensava di aver perso completamente quella sfida.

Attraversò la strada e raggiunse la figura vestita di nero di Yoongi. Se ne stava con una sigaretta quasi finita in mano e la mascherina tirata sotto il mento. "Buongiorno." lo salutò il maggiore, gettando a terra il mozzicone e schiacciandolo con la scarpa. Namjoon ricambiò il saluto, e dentro di sé si chiedeva ancora come ci era finito Min Yoongi, da sempre molto silenzioso e solitario, a chiedergli di uscire quella domenica pomeriggio per un pranzo.

Dentro di sé era chiaro che ci fosse qualcosa di più sotto, ma tentava di non ascoltarsi da solo.

"Ti fa male fumare, dovresti smetterla. tu, e il tuo ragazzo" disse Namjoon, quando si affiancò all'amico e cominciarono a camminare verso il loro locale preferito per mangiare.

Si aspettava di ricevere uno di quegli "sta zitto" infastiditi tipici di Yoongi, ma quest'ultimo si limitò ad emettere un mezzo grugnito infastidito, borbottando "Non è il mio ragazzo, lo sai.", e allungò una mano per aprire la porta del locale. Entrò per primo, seguito dal minore, e si misero insieme seduti ad uno dei posti vicino alla vetrata.

Yoongi aveva lo sguardo fisso verso la strada, quasi stesse aspettando di vedere la figura di qualcuno che passava di lì, e Namjoon corrugò la fronte, sorpreso da quel suo comportamento.

Una ragazza dai capelli corvini e la frangetta arrivò al loro tavolo e cercò di richiamare l'attenzione di Yoongi, passandogli un menù del posto, e successivamente chiedendo cosa poteva portargli da bere. "una coca-cola" ordinò Namjoon, e Yoongi disse che andava bene lo stesso anche per lui.

Rimasero di nuovo in silenzio, mentre namjoon tentava di capire il motivo di tutta quell'attenzione di Yoongi posta verso la vetrata del locale. Allungò una mano e l'agitò di fronte al suo viso. "ti sei chiuso?" domandò ridacchiando. Si voltò anche lui per guardare dove l'amico aveva posato il proprio sguardo, e poi sussultò.

Lo sapevo.

Sembrava troppo strano tutto quello che si stava creando. Il modo in Yoongi gli aveva chiesto di uscire, e l'insistenza con cui l'aveva fatto più volte. Il suo sguardo sempre rivolto verso l'esterno, alla ricerca di qualcuno. Hoseok.

"È stata tutta una sua idea, vero?"
"Già."

***

capitolo orrendo, pls passatemelo.

stanno per succedere così tante cose che ho dovuto per forza dividere tutto in più parti, e questa vabbè è quella iniziale quindi non importa davvero ajasbdwjhf vabbè poi leggete sì ma che sto qui a dirvi che succede bah

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