fortyseven - part III

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domenica 15 aprile
4:04 pm

Namjoon riportò lo sguardo su di lui. "Sì, me lo ricordo." rispose soltanto, con tono piatto. Nel suo sguardo riusciva a leggere sia la speranza che la delusione, andavano in conflitto e non riusciva a capirlo. "Perché me lo stai dicendo?" domandò, voltandosi con le spalle nella sua direzione e ritrovandosi di fronte a lui. 

Seokjin ricambiò il suo sguardo, sentendosi piccolo sotto di esso, nonostante fosse più grande dell'altro. Scosse la testa. "Niente, è che..." la frase rimase in sospeso, mentre il suo sguardo vagava sulla strada affianco a loro "Sai, comunque un bacio resta un bacio, e non lo so, forse mi aspettavo una qualche spiegazione."

Il minore alzò le sopracciglia, sorpreso. "Spiegazione?" ripeté, confuso, quasi credendo di aver sentito male "Non c'è nulla da spiegare. Ero ubriaco e avevo voglia di baciare qualcuno. Tu eri accanto a me e sembravi d'accordo, come alla fine si è dimostrato. Ecco la spiegazione, possiamo finirla qui?"

Lo sguardo del maggiore si spense tutto d'un colpo. Era come un bambino a cui gli hanno appena detto la verità su babbo natale, e abbassò lo sguardo. Si sentiva uno stupido. "Così... Avevi solo voglia di baciare qualcuno, è così?"

Namjoon annuì "Te l'ho appena detto." rispose, e dentro di sé sapeva che non era un qualcuno generico, ma una parte desiderava così ardamente di poter sfiorare con le proprie dita il volto del misterioso ragazzo, poterlo toccare e farlo essere reale insieme a lui. 

Seokjin continuava a darsi dello stupido. Tutte quelle conversazioni per scoprire di più su Namjoon, e quel misterioso ragazzo che gli aveva pure detto che non era assolutamente un tipo stronzo. Era stato tutto un immenso spreco, e si era rovinato con le sue stesse mani.  "E a te non frega assolutamente niente delle conseguenze di giocare così con qualcuno?" sbottò di colpo "Ti sei gettato sulle prime labbra che ti sono capitate, senza riflettere su altro che non fosse un tuo desiderio personale. Ti aspettavi che non sarei tornato da te?"

"Non lo so cosa mi aspettavo, ma di certo mentre sono ubriaco non bado alle conseguenze." si mise le mani in tasca "E poi mi sembra che tu non abbia provato minimamente a spostarti, ti sei più che lasciato baciare. E non puoi negare che non ti sia piaciuto."

"E mai lo negherò!" le sue guance si tinsero di un forte rosso, "Ma... era il mio primo bacio. In più speravo davvero che anche per te contasse qualcosa, come lo è stato per me." chiuse gli occhi, non sosteneva più la vista sulla realtà.

Namjoon rimase in silenzio per qualche secondo. "Mi dispiace." disse soltanto, sospirando.

Il maggiore scosse la testa "No, non ti dispiace." disse con rabbia, e qualche secondo dopo la figura di Hoseok uscì fuori dalla porta, interrompendo i due ragazzi.

Notò immediatamente gli occhi lucidi di Seokjin ed i suoi si sgranarono "Jinnie, è tutto okay?" domandò, preoccupato a morte, mentre tra le proprie mani teneva lo zaino sempre del proprio amico "Ero venuto per chiederti se ti andasse di andare altrove."

Seokjin scosse la testa velocemente "Scusa, hoseok, ho voglia di stare da solo." rispose soltanto, per poi recuperare il proprio zaino dalle sue mani. Lo aprì e tirò fuori un quaderno dalla copertina rosa e lo passò velocemente al rosso. "Tieni, questi sono gli appunti che ti servivano. Ci vediamo a scuola." continuò, allontanandosi senza aggiungere altro e senza guardare ancora Namjoon.

Il rosso fece un lungo sospiro. "Sei davvero il re della delicatezza." borbottò contrariato verso Namjoon, che si limitò ad alzare gli occhi al cielo. 

"Cosa si aspettava scusa? Che mi presentassi da lui con dei fiori e un anello dopo un bacio in discoteca?" rispose a tono Namjoon, infastidito dal proprio amico "Io ti avevo detto chiaro e tondo che non mi interessava, sei tu che l'hai portato comunque qui. Quindi è anche colpa tua."

Hoseok emise un verso di fastidio, contrariato, mentre evitava lo sguardo del minore e cominciava a sfogliare le pagine del quaderno di Seokjin. Sbuffò. "Dio, non ce la farò mai a sapere tutto quanto per domani." si lamentò, mentre il corvino si sporgeva per leggere ciò che c'era scritto, credendo di potergli dare una mano.

"Fa vedere, magari posso spiegarti io qualcosa." disse, e Hoseok gli passò il quaderno. Namjoon guardò con più attenzione gli schemi fatti da Seokjin, e dopo qualche secondò sgranò gli occhi, sentendosi il petto come schiacciato sotto un carro armato. Non è possibile, non può essere vero. Non può proprio. 

Hoseok corrugò la fronte, notando lo sguardo perso dell'amico, e si sporse ancora una volta per leggere. "Ehi, l'ho già vista questa scritturà!" quasi gli lesse la mente, dicendo ad alta voce ciò che Namjoon aveva appena capito.

"È lui..." disse soltanto, a voce tanto bassa da non poter nemmeno esser sentito. E sapeva che aveva peggiorato la situazione in modo drastico senza nemmeno saperlo. Dio, sono un idiota.

***

WA QUANTO TEMPO HO ASPETTATO PER TUTTO CIO' EHEH.

e vi dico soltanto che ho scritto queste tre parti praticamente tutte insieme, il resto dei capitoli li scrissi tutti circa ad agosto, erano mesi che non prendevo in mano questa storia ( quindi, cercate anche di capire i lenti aggiornamenti, cercavo solo di non finire senza più alcuna bozza )

ora che avete il colpo di scena posso non aggiornare per vent'anni

e niente, fatemi sapere cosa ne pensate e come credete che andrà da adesso ^^

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