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Nei giorni successivi le rose continuarono ad arrivare, ma Harry non osò più avvicinarsi a lui perché ne era, allo stesso tempo, spaventato ed attratto.

Una mattina, però, fu l'uomo dagli occhi azzurri a cogliere la palla al balzo e ad agire.

Scese dal carro prima che Harry ritornasse a casa e lo prese per un polso, obbligandolo a fermarsi .

" Ti ho per caso offeso in qualche modo? " chiese incerto, fissandolo negli occhi verdi.

Harry scosse la testa e rispose:

" No, non hai fatto nulla che io non volessi. Il fatto è che sono spaventato dall'attrazione che provo verso di te "

" È solo attrazione fisica, vero? " domandò Louis con un sorriso triste.

" No, mi piaci come persona e anche parlare con te è piacevole..."

" Ma non sono Thomas " concluse Louis amaramente.

Harry non se la sentì di mentire, quindi non disse nulla e gli fece così capire quello che pensava.

Louis, allora, annuì sconfitto e tornò al suo carro.

In quei minuti Harry riflettè velocemente e si rese conto che, per dare una svolta alla propria vita ed essere felice, doveva per forza dimenticarsi di Thomas.

Si disse quindi che Louis era la persona adatta e che, forse, ci poteva provare.

Si mise quindi a correre verso il suo carro e, mentre lo faceva, zittì la vocina che gli suggeriva che stava solo utilizzando Louis come modo per scacciare Thomas dal cuore.

Zittì ancora la voce che gli diceva che amava ancora Thomas e si fermò accanto a Louis, che non era ancora partito.

" Senti " sussurrò trafelato " mi inviti a cena in qualche bel ristorante? "

Louis lo guardò come avesse due teste e sbottò:

" Io non voglio fare la ruota di scorta di nessuno "

Harry, allora, in un impeto di coraggio, gli prese la mano ed esclamò:

" Proviamoci! Diamoci una possibilità! Mi sono reso conto che voglio andare avanti e vivere finalmente nel vero senso della parola. Tu mi sembri la persona adatta per rendere felici le persone...per favore, concedimi di dimostrarti che non sono solo una bambolina stupida! "

Louis, suo malgrado, sorrise e disse:

" Va bene, proviamoci e vediamo dove andiamo a finire. Ti passo a prendere stasera alle otto e ti porto nel ristorante più elegante della città!
Fatti bello....anche se sei già stupendo..."

Detto questo tirò le redini e fece partire i cavalli, non prima di aver rivolto ad Harry l'ennesimo, dolce sorriso.

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