Capitolo 5

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Oikawa non riusciva dormire. Mentre dietro di lui riusciva a sentire il respiro pesante dell'altro.
Non seppe perché, ma piano piano uscì dal suo futon avvicinandosi a lui.
Sentiva il bisogno di sentire il suo calore e così si ritrovò a tirare una gomitata a Iwaizumi, ma senza farlo apposta e infatti si bloccò facendo finta di dormire.
L'asso si svegliò guardando l'altro fuori dal futon.
Poteva giocare a suo favore.
Prese Oikawa dalla vita trascinandolo piano nel suo futon.
Intanto il capitano era in panico. Era tutto rosso in volto e sentiva il cuore a mille.
Iwaizumi lo coprì e lo tenne stretto a sé sentendo anche lui il cuore a mille.
Non poteva crederci di averlo lì fra le sue braccia.
Forse era sbagliato, forse doveva lasciarlo andare! Sicuramente Oikawa era etero. Oikawa non lo amava. Oikawa lo stava guardando. OIKAWA LO STAVA GUARDANDO?
Mentre l'asso si stava facendo tutte quelle paranoie, il capitano aveva appena girato il capo per poterlo guardare.
"Scusami!" Disse lasciandolo "e-ero fuori dal futon e non volevi prendessi freddo!"
Cercò di scusarsi mentre Oikawa si sentiva vuoto senza le braccia dell'altro intorno alla sua vita.
Si girò del tutto guardandolo negli occhi
"Era una scusa" disse prendendo coraggio
"Era solo una scusa per starti più vicino"
L'altro lo guardò confuso.
"Perché l'hai fatto?" Chiese Iwaizumi sentendosi vuoto.
"Perché... perché ti amo" disse il capitano "da sempre e...perché piangi?"
Chiese Oikawa scioccato "oddio ti faccio schifo vero? Non dovevi dirte-"
Non finì la frase che il vice capitano lo baciò.
Oikawa si sciolse a poco a poco mettendogli le braccia intorno al collo e Iwaizumi ne approfittò per poterlo prendere dalla vita è avvicinarlo a sé.
Quel bacio fece battere a mille il cuore di entrambi, si staccarono solo quando sentirono il bisogno di ossigeno.
Si guardarono, occhi marroni mischiati a quelli verdi dell'altro.
"Ti amo anche io... credo di averlo sempre fatto... lo so che sono rude ma.." scosse la testa
"Io ti amo lo stesso" rispose Oikawa accarezzandogli il volto.
I due si guardarono a lungo e Iwaizumi tenne stretto a sé l'altro, come se volesse proteggerlo dal mondo.
D'altro canto l'altro si sentiva a suo agio Fra quelle braccia.
"Vuoi essere il mio ragazzo allora?" Chiese Iwaizumi non poco imbarazzato
"Credevo non me lo avessi più chiesto" sorrise baciandolo.
"Perché mi ami?" Chiese il capitano con gli occhi che luccicavano
"Perché sei tu... sei una persona meravigliosa, sei il capitano migliore che conosca, sei una lagna" rise mentre l'altro lo bloccò per i polsi "ma sei anche bellissimo e sei la persona alla quale darei la mia vita"
Quella scusa era servita alla fine, ora aveva il suo Iwaizumi tutto per sé.
Stessa cosa pensò l'altro. Quella scusa del futon non era affatto male.

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