Una filastrocca. La ripeteva all'infinito, sotto lo sguardo fiero della maestra, muovendo impercettibilmente le labbra, sentendo le membra rilassarsi per il suono dolce delle parole zuccherine.
Quei piccoli versetti, tre quartine, sedavano quel desiderio costante di battaglia, nonostante, a quei tempi, servisse. Crescendo, però, aveva smesso di cantarla, rendendosi conto di quanto le servisse il brivido della battaglia.
Anni dopo, in un vicolo buio e solitario di Norwaht, Maha si tratteneva dal recitare le rime: la calma, in quel momento, non le serviva. Raccolse la pistola da terra e si alzò, legandosi uno scialle in testa per non farsi riconoscere, e si diresse verso quelle fiamme che erano i suoi fratelli.Non avrebbe dovuto essere lì, in mezzo a migliaia di cassette metalliche, con una copia della lettera ufficiale di Uraniay in mano.
Al diavolo, pensò : l'unica volta in cui ne aveva vista una era per dichiarare inizio alla guerra. Roba grossa, insomma. Si avvicinò alla flebile fiammella di una candela quasi consumata, e riuscì a leggere la scrittura elegante del documentoOrdunque, egregio Sir Yourno
di Norwaht, speriamo accettiate
l'unione tra il vostro primogenito
Wers e la nostra erede Maha, per
sancire la pace tra i nostri
regni.Un matrimonio combinato, quindi. Husom odiava queste cose. Avvicinò la pergamena alla fiamma della candela, e, consapevole di star bruciando solo una copia, godette della cenere che si depositava lentamente sulle sue mani pallide.
Paysia era al punto di non ritorno, non c'era da stupirsi se le altre maggiori capitali non si filavano quel paese di affamati, disposti a uccidere per un pezzo di pane azzimo. Zoesha udì altre urla di dolore, sinonimo di una morte, e alzò il volto al cielo scuro.
:"Oh, dea".
Si girò ed entrò nella tenda.Quante frustate aveva ricevuto? Cinquanta? Bah, forse una settantina. Non le contava nemmeno più. La sua schiena doveva essere un pezzo di carne maciullata.
Poi arrivò il dolore, più forte di quello delle sferzate della frusta incandescente. Le sue urla furono così forti da svegliare i prigionieri dei sotterranei, ammesso che dormissero.
Le stavano gettando dell'acido sulla schiena.
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Il sangue di Salem
Fantasy"La gente, alla corte, le lanciava occhiate sprezzanti, accompagnate da sussurri dietro mani a coppa o ventagli raffinati. I regnanti avevano tentato, invano, di far tacere i pettegolezzi su di lei, anche con la violenza. Fu tutto inutile." ________...