Capitolo quattro

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Taehyung si stese su un fianco, reggendo la testa sulla mano mentre con un leggero sorriso divertito fissava Jungkook, rosso in viso, a pugni chiusi, che continuava a consumarsi le suole delle scarpe facendo avanti e indietro come un cane in cattività nella gigantesca e lussuriosa camera d'hotel.

«Non posso credere che sia successa una cosa simile» brontolò il minore, mentre decideva sul cosa farsi, e ancora riprendeva a girare su se stesso, stuzzicandosi la fede al dito, percorrendo la stanza finché arrivava ad un muro, per poi girarsi ancora e riprendere il ciclo. 

Taehyung sembrava godersi la vista di un Jungkook in difficoltà, si assicurò di mostrare la sua contentezza con un gigantesco e arrogante ghigno, per poi dire «Notte di nozze, è normale condividere una stanza» 

«Chi si sposa per affari non dovrebbe condividere assolutamente nessuna stanza» puntò un dito su Tae con fare di rimprovero, ancora con le orecchie rosse «E non posso credere che tuo padre abbia esplicitamente richiesto una camera con letto matrimoniale, lo sa perfettamente che noi due non abbiamo nessuna intenzione di...» prima che potesse terminare la frase venne interrotto dalla profonda voce del maggiore, che indicò un divano vicino alla porta dell'entrata «Prego allora, fatti venire mal di schiena dormendo su quel divano, ma domani non venire a lamentarti da me» e detto ciò si girò, dando le spalle al minore per potersi distendere sulle lenzuola del lettone, sospirando. 

«Non potresti dormirci tu su quel divano, principino?» sbottò Jungkook, facendo il giro della stanza in modo da poter tornare nel campo visivo del ragazzo che, nel frattempo, aveva leggermente chiuso le palpebre- e Jungkook non potette non arrossire ancora alla vista delle lunghe e delicate ciglia posate sulla pelle scura delle sue guance. 

«No, perché l'unico che ha problemi a dormire insieme sei solo tu. Per me potremmo anche condividere il letto»

Jungkook tornò rosso in viso, e per nascondere l'imbarazzo portò entrambe le mani sulle guance, l'anello freddo contro la pelle bollente lo fece rabbrividire «Magari fosse così facile» alla fine concluse a testa bassa, come un cane bastonato, si avvicinava al divanetto vicino all'entrata, trascinandosi dietro un pesante piumone raccattato da uno degli innumerevoli mobili della camera. 

«Non capisco perché tutti questi problemi» la monotona e piatta voce del maggiore raggiunse le orecchie di Jungkook, che nel frattempo si era steso sul divano «Non sarebbe la prima volta che dormiamo in uno stesso letto» 

Jungkook sospirò alla sua ingenuità, o alla sua insensibilità- dipende quale delle due lo avesse spinto a fare quel commento. 

«È diverso, allora eravamo dei ragazzini. Non puoi capire» Jungkook riuscì a deviare la domanda, coprendosi interamente con il piumone, finché il suo viso non sparì sotto di esso.

Taehyung tornò a girarsi nella sua direzione, un po' accigliato, nonché incuriosito, chiese «E perché?» 

«Perché ti conosco da un sacco di tempo, e di queste cose non ne hai mai capito un accidenti»  

«Quali cose?» Taehyung infierì, sempre più incuriosito. Quando si trattava di Jungkook, più cose sapeva su di lui, o sui suoi comportamenti e abitudini, più Taehyung poteva divertirsi a stuzzicarlo- o a sfruttarlo. Lo aveva sempre fatto, sin da quando era piccolo- alla fine Jungkook era facile da manipolare.

«Sentimenti. Non hai mai capito cose del genere, quindi anche se ti spiegassi il motivo per cui non ho proprio voglia di condividere un letto matrimoniale con te, non mi capiresti»

Una lampadina si accese nella testa di Taehyung. Si sollevò dal letto giusto per poter guardare il ragazzo che continuava a coprirsi il volto con il piumone. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 13, 2019 ⏰

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