Skylin POV
Il turno era finito e ormai con le gambe a pezzi mi incamminai verso casa ma appena uscita dal locale notai con mio grande piacere che Katy era venuta a prendermi col suo motorino e così in cinque minuti fummo sotto casa e dopo mezz'ora eravamo già addormentate .
La mattina il trillo della sveglia interrompe il nostro riposo e con un atroce mal di testa mi alzo dal letto e mi costringo a prepararmi per andare a scuola.
Mi è sempre piaciuto andare a scuola e ho sempre preso ottimi voti .
Ultimamente con il lavoro sto trascurando lo studio e su questo dovró provvedere ma finito il liceo mi piacerebbe iscrivermi al college e studiare psicologia ma ovviamente non potró permettermelo e mi ritroveró a dovermi spaccare la schiena per coprire le spese.
In 18 anni l' unica cosa che mi è stata insegnata è che nella vita niente è regalato e io l' ho capito fin troppo presto.
Persa nei miei pensieri raggiungo la scuola e con cinque minuti di ritardo entro di corsa a scuola fin quando la mia attenzione non viene attirata da un libro un po' strappato buttato davanti al mio armadietto .
Con la schiena dolorante mi chino e lo prendo fra le mie mani e con stupore leggo il nome scritto con un elegante calligrafia maschile sulla copertina .
Colton Miller è il nome scritto in alto a destra mentre sotto ad esso si trova al centro 4A .
Velocemente lo infilo nel mio zaino, so cosa avrei fatto nell' intervallo.
Le prime tre ore passano in fretta tra inglese letteratura e chimica e la campanella annuncia la mezz'ora di pausa .
Le mie gambe si muovono autonomamente tra i corridoi e gli studenti dell' ultimo anno e in cinque minuti sono davanti alla 4A .
La classe è ormai vuota ma prestando maggiore attenzione nell'angolo del corridoio vicino alle ultime file degli armadietti un ragazzo dallo sguardo assente è circondato da adolescenti con gli ormoni in giostra ma appena quegli occhi verdi e blu incontrano i miei scuri si chiudono per un secondo e con la mascella contratta l' alto ragazzo si dirige verso di me .
Quando ormai il mio sguardo è all' altezza del suo petto marmoreo mi costringo ad alzare lo sguardo e per niente intimorita gli porgo il suo libro .
Colton spiazzato dalla mia sfacciataggine prende il libro e timidamente sussurra un grazie con tanto di sorriso .
Lo infila nello zaino e riacquista una posizione eretta, più fiduciosa .
Mi guarda dritto negli occhi e per un secondo scorgo rigidità e dolore .
Uno sguardo che in orfanotrofio ho visto tante volte, uno sguardo familiare quasi quotidiano.
Composto mi saluta e dopo avermi ringraziato di nuovo si dirige a passo veloce verso la sua classe per estraniarsi di nuovo dagli altri ragazzi.
Tutto il resto della pausa lo passo persa tra i continui ammiccamenti e sorrisi smaglianti di ragazzi che incessantemente mi rivolgono.
Non posso dire di essere una santa di certo, non sono una ragazza da principe azzurro è più di una volta mi sono concessa un po' di "divertimento" ma niente di serio.
Lo sguardo assente di Colton mi torna in mente e la sua compostezza diversa dai suoi coetanei mi confonde.
Anche il suo abbigliamento è diverso e nonostante sia costoso non è per niente appariscente quasi come un uomo che nella sua vita ha già visto tanto forse troppo .
La campanella mi risveglia dai miei pensieri da filosofa depressa e mi costringo ad accantonare quello strano ragazzo con il cuore e la mente in perpetua lite .
So già che è una lotta persa.Colton POV
Il suo sorriso non mi inganna, i suoi occhi non hanno scampo dal mio occhio attento, e la mia teoria è ormai una certezza .
Io e lei abbiamo qualcosa in comune e so che questo è pericoloso visto il sorriso da ebete che ho stampato in faccia da ormai tre ore .
Devo dire che non mi aspettavo una sua visita e quando i nostri guardi si sono scontrati mi è venuto d' istinto chiuderli .
I miei occhi sono sempre stati il mio punto debole, sono l' unica cosa che mi lega ai miei genitori, blu come mio padre è verde come mia madre .
E sapere che loro non li hanno mai visti è sempre doloroso.
Quando sono nato mia madre era in coma e mio padre già passato a miglior vita e mi hanno fatto nascere circa due mesi prima del dovuto .
I miei genitori facevano parte degli OS ovvero gli ordini di sicurezza è un giorno per proteggere una madre col suo bambino si fecero nemici alcuni componenti di una gang del Bronx e pochi mesi dopo la loro Jeep fu fatta esplodere .
Io sopravivetti per miracolo .
A risvegliarmi dal mio stato di trans è Harold o Harry , il mio migliore amico nonchè l' unico a non avermi mai voltato le spalle.
Con gli occhi di Sky in testa e la testa fra le nuvole finisco gli allenamenti di football e nonostante i continui rimproveri del coach non riesco proprio a concentrarmi .
In spogliatoio con calma mi dirigo sotto la doccia per rinfrescarmi sotto l'acqua fredda quando sbattendo la porta entra James Myers lo stronzo d'eccellenza della New York High School .
Capelli corvini e ricci, occhi verdi giada e fisico scolpito .
Appena i nostri sguardi si incrociano subito la sua mascella si contrae e ad alta voce dice <guardate c'è Pel Di Carota> riferendosi alla mia chioma color rame .
Io e James eravamo compagni di stanza per breve tempo in orfanotrofio e per cinque anni fu il mio tormento e ne portò ancora i segni sulla pelle .
Sulla difensiva lo ignoro ma quando continua con le provocazioni mi avvicino e guardandolo negli occhi gli rispondo <che c'è Myers ti brucia che da quando siamo usciti da quel buco di orfanotrofio io ho avuto più successo > .
Senza tanta sorpresa un pugno sulla mia mascella non tarda ad arrivare e senza reazione ingoio il sangue e ignorandolo me ne vado .
Non mi abbasseró mai ai suoi livelli .
Con l' ematoma violaceo sulla mascella e col sedere sulla mia Maserati arrivo a casa .
Entrato in casa poso il giubbino e mi affretto ad andare a salutare Lucy ovvero la mia mamma adottiva .
Non ha mai voluto che la chiamassi mamma per rispetto della mia vera madre.
Appena entro in cucina il suo sguardo si posa sul mio livido è un velo di tristezza copre i suoi occhi color miele e abbassando lo sguardo mi confido con lei con un semplice <James Myers>.
Lei sa tutto del mio passato e con gli occhi lucidi mi viene ad abbracciare come una vera madre e io li vedo quagli occhi afflitti e con voce rauca al suo orecchio mormorò un dolce < ti voglio bene mamma> .
Convinto che non mi abbia sentito mi allontano quando lei mormora altrettanto piano <anche io figliolo mio> .
Una lacrima solitaria solca la mia guancia e in silenzio mi siedo vicino a Max pronto per la cena .~SPAZIO AUTRICE~
Eccoci col primo capitolo, una Sky determinata ma confusa è un Colton dolce e forte .
Cosa ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti !
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Amiamoci anche oggi
Teen Fiction[NON LA SOLITA STORIA D'AMORE] Colton e Skylinn hanno presenti molto diversi fra loro ma passati più simili di quanto si possa immaginare . Entrambi cresciuti in orfanotrofio hanno avuto adolescenze complicate e momenti bui . La loro vita è sempre s...