Capitolo 2

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Colton POV

In silenzio iniziamo a mangiare quando a un certo punto Max esclama < Colton quasi dimenticavo sono arrivate le risposte del college !> .
Quasi non mi strozzo con il pezzo di carne e chiedendo scusa mi alzo e con le gambe molli e tremanti mi dirigo al cassetto della posta .
Scorro le buste e trovo due lettere.
La prima è Yale in Connecticut e la seconda Columbia a New York .
Piano piano apro le buste mentre il respiro di Lucy e Max sul collo inizia a infastidirmi.
Apro la lettera di Yale e scorrendo le righe leggo è con molto piacere che le comunichiamo che è stato accettato...
Sento i miei "genitori" rallegrarsi dietro di me mentre io con timore scarto la seconda busta mentre i miei battiti aumentano e il mio cuore si schianta ripetutamente contro il mio sterno .
Apro la carta pregiata con il logo della Columbia University e scorrendo veloce tra le righe scritte al computer compare dinuovo la stessa scritta di prima .
Finalmente anche sul mio viso sboccia un sorriso di realizzazione e con la voce che trema ma sicura esclamo <andró alla Columbia è deciso >.
Secondi interminabili di silenzio rendono l'atmosfera pesante e quando il viso di Lucy diventa uno specchio di delusione all' improvviso mi assale un senso di oppressione.
A bassa voce la donna davanti a me sussurra <Colton sai che Yale potrebbe darti molte più possibilità > .
Subito assumo una posizione retta e rigida e alzando il tono della mia voce rispondo < Lucy sai che non posso lasciare New York >
<Ma Yale è una delle università migliori che ci siano! >
Risponde lei in battuta .
Sempre restando calmo mi avvicino fissando le mie iridi nelle sue .
Le prendo la sua piccola mano nella mia il doppio più grande e gliela poso sul mio cuore .
Prendo qualche respiro e finalmente mi decido di parlare < Lucy o meglio mamma , senti cosa dice il mio cuore ?
Sai cosa non posso lasciare a New York, è la mia strada per la felicità è non voglio lasciarmela scappare va bene ?
Sai cosa vuol dire convivere col mio peso ?
Con la continua mancanza ?
Finalmente quella voragine posso colmarla, e anche se non è il mio sogno forse è la mia felicità è io non ci rinuncieró>.
Concludo il mio discorso con un sospiro e lei ancora con sguardo malinconico e quasi deluso dice < i tuoi genitori non vorrebberó ció > .
Detto questo tace e io senza rispondere le volto le spalle e afferrando al volo le chiavi della macchina mi fiondo fuori da casa .
Iniziò a girare per la città e senza pensarci finisco davanti al Jacks e non credo sia una coincidenza.
Ormai è tardi e le serrande sono ormai abbassate a metà e un impiegata sta spegnendo le luci .
Con un piccolo fastidio morale mi decido a ripartire quando noto la chioma bionda di Sky agitarsi per riuscire ad afferrare la maniglia della serranda di sicurezza inutilmente peró vista la sua altezza mediamente bassa .
In un balzo esco dalla macchina e facendo aderire il mio petto alla sua schiena mi sporgo e l'abbasso quel quanto che basta per riuscire a farla arrivare alla sua altezza .
In quel momento due profonde pozze nere incontrano il mio sguardo .

Sky POV

Quando incontro quella meraviglia di occhi il mio cuore perde un battito ma in un secondo riacquisto lucidità e voltandomi abbasso la serranda e disinvolta mi piego e chiudo il lucchetto.
Lentamente e per provocarlo mi giro ancheggiando e incontro il suo viso è noto un leggero rossore che fa da sfondo a schizzi di lentiggini perfettamente cosparse su quel viso angelico .
Sembra un quadro di un cielo a sfondo rosso costellato da stelle color mattone .
Il suo imbarazzo non passa inosservato ai miei occhi e non bosso negare che questa sua purezza un po' mi attiri .
In poco tempo si riprende e con la sua voce calda e iniziando a balbettare leggermente si giustifica <sai stavo passando di qua e ho visto che eri in difficoltà, scusa l' interruzione . >
Conclude come se se ne dovesse andare ma resta immobile, radicato al terreno .
Ha un aria sfinita e tesa allora per smorzare la tensione chiedo < stavo per andare a bere qualcosa qui al Luis Pub, se vuoi venire >
Colto di sorpresa si appresta a improvvisare una risposta e riacquistando la sua compostezza esclama <oh certo non lascerei mai andare una ragazza tutta sola per Black Street > .
Senza rispondere inizio a incamminarmi e lui in due falcate mi raggiunge.
Camminando fianco a fianco non posso far altro che notare la differenza di altezza fra noi due, è un vero gigante !
Dopo pochi passi siamo dentro al Pub è subito un forte odore di tabacco e alcolici ci colma le narici .
Prendiamo posto al bancone e non posso fare a meno di notare di come sia rigido è composto nonostante di veda sia fuori posto .
Un tronco rigido e immobile, imponente e irremovibile in mezzo a una tempesta .
Cosa ha passato questo ragazzo?
Subito mi tolgo il giubbino e incontro il suo sguardo interessato e appena se ne accorge le sue lentiggini si espandono e il suo viso assume un colorito rosso.
Il barista non tarda e subito ordino un Long Island mentre lui una birra bionda .
Iniziamo a sorseggiare e per alleviare l' imbarazzo non posso far altro che uscirmene con <brutta giornata vero?>.
Rivolge il suo sguardo verso di me e con sguardo incerto dice <più di quanto tu pensi!> .
E ancora una volta in quelle parole scorgo la sofferenza che ho sempre notato in lui è che son più che sicura lui custodisca come il suo tesoro più prezioso .

~SPAZIO AUTRICE~
Ecco di nuovo un capitolo, cosa non puó mollare Colton a New York e Sky come la prenderà?
Lo sapremo presto nel prossimo capitolo !
A presto e buona lettura !

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