Capitolo 5- Il piano del lupo

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Capitolo 5-

Il piano del lupo.

Stiles osservo ad Isaac, stava mangiando tutto ciò che era stato portato, lui non lo avrebbe toccato, anche a costo di impazzire, anche se stava morendo di fame, no, non lo avrebbe toccato

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Stiles osservo ad Isaac, stava mangiando tutto ciò che era stato portato, lui non lo avrebbe toccato, anche a costo di impazzire, anche se stava morendo di fame, no, non lo avrebbe toccato.

«Dovresti mangiare» gli disse il biondo alla sua destra. Liam che era alla sua sinistra, non è che avesse molto appetito. «Mangialo Stiles» gli disse Liam, però no non lo avrebbe mangiato punto.

«Stiles...» «No Isaac» lo interruppe «dimmi perché siamo qui, tutti noi, e poi mangerò» il biondo alzo un sopracciglio ed e scoppiato a ridere.

«Siamo pance in affitto... o uteri se preferisci chiamarlo così» disse Liam e Stiles lo guardò sorpreso. Isaac smise di mangiare e ringhiò nella direzione del più piccolo.

«Quale è lo scopo di nasconderlo?» domando Liam «non osare» disse di nuovo Isaac illuminando i suoi occhi di blu. «Cosa succede?» chiese allora Stiles. «Isaac era già incinto» ha detto Liam, Isaac ruggì e ringhiò nella sua direzione allungando le braccia senza sosta cercando di rompere quelle catene, il suo piatto con il resto del cibo è caduto in un angolo, fuoriuscendo mentre cercava ancora di raggiungere il minore. Tutti e tre sapevano che era inutile, ma Isaac voleva strappargli la gola, la sensazione era lì «perché vuoi nasconderlo tanto? Lo saremo tutti ad un certo punto» disse Liam «tutti...» «Dobbiamo uscire di qui» disse Stiles e lo guardarono entrambi «dovrei avere il calore ma...» «il tuo calore non comincia fino a quando loro non lo decidono» disse Isaac ancora arrabbiato «quello che fanno è mandarci alla clinica dove gli Alfa aspettano che i pazienti vi possiedano e si soddisfino con un nodo indotto, dove inseminano con un seme con geni mutati di Omega e Alfa... questo e quello che ci succederà, incluso tu Stiles» ad Isaac piaceva vedere i loro volti terrorizzati.

Lui lo aveva vissuto ed in un certo modo lo confortava sapere che non sarebbe stato l'unico a vivere una cosa del genere.

«No, non accetterò mai questo» «Tuo padre e stato qui innumerevoli volte, lui ha...» Isaac mando giù la saliva fermandosi sull'ultima frase.

«Lui ha cosa?» Stiles negò sorridendo «niente mi sorprende più su di lui...» disse basito «adesso l'unico che vorrei vedere e Scott, il mio migliore amico» disse e Isaac lo guardò.

«Omega?» chiese quest'ultimo. «No Beta» gli disse. Non era sorprendente. Ci sono amicizie come la sua con Scott. «sei stato in quella posizione da quando sei arrivato ma abbiamo visto il segno sulla tua schiena» gli disse Isaac. «Hale? Vero?» Stiles osservò timidamente il metallo sotto il suo corpo.

«non hai niente con cui coprirlo» gli disse Liam e si sedette a guardarlo per mostrargli il suo polso più tardi. Aveva anche lui un marchio, un disomogeneo, deformato e quasi invisibile. «È morto il giorno che mi hanno portato qui» commento osservando la sua pelle «Avevo appena compiuto diciotto anni e stavamo insieme... sono venuti a casa sua... mi hanno preso con la forza e... non l'ho più visto, il marchio stava scomparendo a poco a poco» ho continuato a contare.

Lazos "legame"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora