Capitolo 3

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Capitolo 3

Alycia

Volevo ringraziarla per il gesto che aveva appena compiuto per me, ma le parole erano tutte rimaste incastrate nelle corde vocali, formandomi uno strano groppo alla gola misto tra eccitazione e ansia.

Continuai a fissarla imbambolata per qualche secondo poi lei alla fine mi tirò a sé e mi chiese: "Ti va di ballare?"

Per farsi sentire aveva dovuto avvicinarsi al mio viso e parlarmi direttamente nell'orecchio. La sua guancia aveva sfiorato la mia e avevo potuto sentire il suo alito caldo sul collo. Ero completamente sconnessa, ma l'alcool era riuscito a rendermi meno pavida del solito, così riuscii a trovare la forza di risponderle.

"Sicuro" le dissi.

La sentii sorridere contro la mia guancia. Strinse poi la mia mano trascinandomi al centro della pista da ballo. Senza preavviso si voltò verso di me e mi buttò le braccia al collo cominciando ad ancheggiare e saltare a ritmo di musica. Io la musica nemmeno la stavo sentendo, ma mi resi conto che anche io stavo rispondendo al suo ballo sfrenato, scoprii che le mie mani stavano volteggiando in aria e che i miei capelli ondeggiavano a ritmo con i miei fianchi. Il sudore le imperlava la pelle rendendola maledettamente sexy sulle note di "Hideaway" di Kiesza (). Il ritmo si stava facendo strada dentro le mie vene, mentre cercavo di carpire ogni singolo particolare di Eliza: i suoi occhi pieni di sensualità, la sua pelle liscia e leggermente abbronzata, le sue labbra curvate in un sorriso carico di euforia. Quanto avrei voluto baciarle, quanto avrei voluto sfiorarle delicatamente con la punta delle dita. L'alcool aveva finalmente compiuto il suo dovere, la mia ansia era stata completamente cancellata e sovrastata da una completa sensazione di benessere, mi sentivo a mio agio anche se tutto ciò che stava accadendo mi sembrava di viverlo attraverso gli occhi di qualcun altro.

Eliza mi guardò, parte dei suoi capelli le copriva il volto e mi sorrise, continuando a ballare. Le mie mani scesero senza che me ne rendessi conto e finirono dritte sui suoi fianchi, rimanendovi saldamente ancorate. Il DJ mise a ruota un'altra canzone non appena "Hideaway" finì e riconobbi "Do What You Want" di Lady Gaga in versione Remix (). Adoravo quella canzone, erano anni che non la sentivo.

Le mani di Eliza si poggiarono sulle mie e pensai di aver osato troppo, ero sicura che le avrebbe gentilmente tolte dal suo corpo per ritornare a ballare in modo più distaccato. Inaspettatamente, invece, i suoi occhi blu fissarono i miei per qualche secondo e poi si girò dentro alla mia presa in modo da darmi le spalle.

Lasciò che il suo corpo aderisse al mio, così come aveva fatto poco prima con William e io potei chiaramente sentire delle vibrazioni al basso ventre. Stavo assaporando la sensazione che mi suscitava il calore emanato dalla sua pelle, potevo chiaramente sentirlo anche attraverso il vestito, quando, bruscamente, la sentii allontanarsi. Percepii subito la mancanza, ne volevo ancora. Comparve una sensazione di vuoto allo stomaco che si intensificò quando capii la causa del suo distacco: William era di fronte a noi ed Eliza aveva ricominciato a ballare con lui, gettandosi tra le sue braccia.

Continuai a ballare da sola, a pochi centimetri di distanza da loro, ma con meno enfasi. Stavo per decidere di andarmene quando lei si voltò di nuovo verso di me e mi prese le mani, guardandomi negli occhi, e alle parole "Do what you want with my body" le mimò con la bocca, con uno sguardo che mi fece percepire scosse in tutto il corpo. Come poteva riuscire ad essere provocante in ogni situazione? Cosa mi stava facendo? Ogni suo movimento catturava completamente la mia attenzione, non riuscivo in nessun modo a toglierle gli occhi di dosso.

Era chiaro, le piaceva flirtare, forse era rimasta lusingata dal mio complimento di quel pomeriggio, forse lo stava facendo per sentirsi apprezzata. Non sapevo perché ma a quel punto ero sicura che stesse flirtando con me.

Grounders-Con [Elycia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora