Capitolo 5

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Capitolo 5

Alycia

Il Meet&Greet arrivò presto, troppo presto. Decisi che mi sarei comportata in maniera normale, che non avrei fatto niente di particolare e soprattutto che non sarei stata al gioco di sguardi di Eliza.

Eravamo circa una ventina di persone, ci sedemmo tutti in cerchio lasciando al centro una sedia destinata ad Eliza. Quando la bionda entrò con la sua solita eleganza mi resi conto che forse non ero davvero pronta ad affrontare quella successiva mezz'ora. La sedia cominciò a sembrarmi tremendamente scomoda.

Un applauso la accolse caloroso e lei sorrise, lasciando che un lieve rossore comparisse sulle sue guance. Un ragazzo dello staff la invitò a sedersi, ma lei cominciò a guardarsi intorno e alla fine disse: "No, non mi siederò in mezzo a tutti, ma insieme a tutti". Fece poi dei passi decisi nella mia direzione e, senza chiedere niente, si sedette sulle mie gambe tremanti. Mi cinse le spalle con un braccio e chiese: "Trovo questa sistemazione molto più comoda, che ne dite?".

Io rimasi in silenzio, impietrita, mentre gli altri fan cominciarono a schiamazzare e a ridere per la cosa.

Per tutto il tempo Eliza rimase in braccio a me, con le sue membra poggiate sulle mie cosce. Non potevo fare a meno di respirare il suo profumo inebriante e non riuscii a prestare attenzione nemmeno a una parola di quelle che disse. Era come se tutto il mondo si fosse spento ed esistesse solo la sensazione di lei su di me. La sua mano ad un tratto si intrecciò nei miei capelli, carezzandoli finemente. Brividi mi pervasero la nuca, offuscandomi la ragione.

Lei sembrava così maledettamente a suo agio e nessuno degli altri fan sembrava stranito dalla cosa, ma io ero completamente passiva in quella situazione. Avevo voglia di toccarla, di carezzarla, ma le mie mani rimasero al loro posto per tutta la durata del Meet&Greet. Lei non si voltò mai a guardarmi, non mi disse mai niente, ma continuò a lisciarmi i capelli con una dolcezza disarmante. Davvero non riuscivo a capire questo suo comportamento, ogni volta riusciva a far crollare le mie difese e a spiazzarmi completamente. Eliza riusciva ad essere sensuale, gelosa, aggressiva, dolce, sicura, mi sentivo totalmente soggiogata da lei e dalle sue mille sfaccettature.

La sera prima eravamo state complici, ci eravamo estraniate dal resto del mondo trovando il nostro angolo di intimità, perché adesso mi sentivo così in difficoltà? Che fosse per l'assenza di alcool nel mio stomaco? Sì, in effetti grazie ad esso avevo trovato gran parte del mio coraggio e adesso ne sentivo tremendamente la mancanza.

Quando quella mezz'ora finì tutti si alzarono e salutarono Eliza con enfasi, adorandola, poi uscirono dalla stanza. Lei non accennò a volersi alzare e lasciò che uscissero anche i ragazzi dello staff. Oddio. Eravamo rimaste sole!

Ansia. Panico.

Cosa faccio ora? Cosa vuole fare? Vuole parlare di ieri sera? Mi chiesi completamente impanicata.

Eliza si voltò verso di me, continuando a carezzarmi la cute con le dita. Mi guardò dritta negli occhi.

"Come ti senti?" mi chiese.

"Confusa..." risposi sincera.

Lei sorrise.

"Ieri sera eri un po' su di giri..." continuò. Il suo viso era spaventosamente vicino al mio.

"Già... scusa..."

"Scusa? E di cosa? Non ci siamo forse divertite?" mi chiese alzando un sopracciglio.

"Sì, ma poi..." non riuscii a finire la frase.

"Poi mi hai baciata" concluse lei al posto mio.

Grounders-Con [Elycia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora