Axel Blaze

5.4K 160 48
                                    

T/n: tuo nome
T/c: tuo cognome


Sto come al solito correndo al bar. È stancante dover studiare e lavorare allo stesso tempo. Faccio la cameriera in un piccolo bar da qualche settimana per racimolare un po' di soldi.

Sento una strana sensazione. Ho dimenticato qualcosa, me lo sento.
Cerco se ho il cellulare e camminando controllo nello zaino.
Ad un certo punto vado a sbattere contro qualcuno che mi afferra per un braccio impedendomi di perdere l'equilibrio. Alzo la testa e incrocio lo sguardo con un ragazzo che avrà qualche anno più di me.
Ha la carnagione un po' scura e i lunghi capelli biondi chiari legati in una coda morbida.
Gli occhi sono leggermente a mandorla, scuri.

Sorride appena "Colpa mia" dice.
Io scuoto la testa "scusami, non stavo guardando dove andavo" chiudo lo zaino.
Il ragazzo inclina appena la testa di lato "tranquilla"
"Devo scappare, scusa ancora" gli faccio un sorriso che lui ricambia e continuo per la mia strada velocemente. Ho la vaga impressione di averlo già visto.

Guardo l'ora sul cellulare trovato nello zaino e mi accorgo che ho poco tempo. Entro nel bar e saluto i miei colleghi e il capo.
"t/n, in perfetto orario."
io annuisco in fretta e velocemente vado a cambiarmi.
Non appena ho finito vado dal capo.
"T/n, oggi Lorena é malata. Ti posso trattenere per un'altra mezz'oretta?"
"Nessun problema signore" sperando che mia madre non si arrabbi.

Inizio il turno. Prendo gli ordini e servo i tavoli. Sparecchio quando vanno via e se non ci sono altri clienti pulisco il bancone. Faccio una piccola pausa, ordinata dal capo e colgo l'occasione per chiamare mia madre.
La prima chiamata suona a vuoto.

Riprovo e la seconda mi risponde dopo qualche squillo "Ciao dimmi"
"Ciao mamma. Oggi manca una mia collega quindi la sostituisco..." "T/n ma devi studiare. Vuoi farti bocciare?" "aspetta mamma. Ascoltami. Lei farebbe il turno uguale al mio però con trenta minuti in più. Quindi tarderò di circa quaranta minuti." "va bene. Ma i professori hanno detto che devi impegnarti di più" "mamma devo tornare al lavoro" "sisi. Bella la scusa" "ciao mamma" "ciao" chiudo la chiamata e vado a bere un po' d'acqua.

Le ore passano in fretta e mi manca da fare solo la mezz'oretta in più. Sono stanca ma per trenta minuti ce la faccio. Vedo il ragazzo di prima che entra dalla porta e si va a sedere ad un tavolo.
"T/n tra un paio di minuti vai a servire il ragazzo che io devo sistemare qui" mi dice Rebecca. Io le dico che non c'è problema.

Passano un po' di minuti. Sospirando prendo il blocco e mi dirigo al suo tavolo. "Ciao, hai già deciso?" dico accennando un sorriso. Mi rivolge uno sguardo e sorride "hey ciao. Prendo un macchiato grazie"
Lo scrivo sul taccuino "arriva subito".
Mi avvicino al bancone "Rebecca, un macchiato per favore" lei si mette al lavoro mentre io sparecchio gli ultimi tavoli. La mia collega mi chiama per il caffè. Lo servo al ragazzo. "Comunque sono Axel Blaze" "t/n t/c" sorridi e guardi l'orologio. "Bene Axel, mi fermerei a parlare ancora ma ho finito il turno. Che dire. Ci si vede" dico un po' incerta, "certamente" conferma.

****

Il giorno dopo entro in classe stanca.
I miei compagni di classe mi guardano e si mettono a ridere parlando tra di loro. In questi giorni non li sopporto. Aspettiamo uma decina di minuti ma il professore non arriva. I miei carissimi compagni vengono accanto a me, ho la testa appoggiata al banco da quanto stanca sono.
"Buonanotte t/n, oggi ti vedo più in forma degli altri giorni"
"grazie. Ti vedo bene anche io" con gli occhi chiusi.
Ad un tratto la porta si apre e i miei compagni ritornano veloci ai loro posti ma non alzo lo sguardo. Sento dei passi farsi più vicini poi due colpetti alla spalla "Buongiorno"
Alzo lo sguardo assonnata.
Non sto sognando vero?

Axel mi guarda divertito "sonno?"

Io annuisco "che ci fai qui?" chiedo confusa. Sento lo sguardo dei miei compagni di classe addosso.
"dovevo cercare il mio prof di mate per chiedere una cosa"
"credo sia assente ma non lo so con certezza" ci pensi su.
"Va bene. Grazie mille t/n" mi scompiglia i capelli e esce dalla porta.

Non appena la chiude le mie amiche urlano come delle oche "T/N CE LO PRESENTIIIII VEROOOO?"
"mi spiace ragazze ma non lo conosco così bene" ridacchio.

Passano altri 25 minuti e arriva il supplente "ragazzi. Siccome io tra non molto devo andare a una riunione vi lascio a un mio collega di ginnastica, farete una lezione e mezza con un'altra classe. Quindi fate i bravi"
Ci dirigiamo in palestra. Le altre ragazze si lamentano e io mi cambio a razzo nel camerino. L'altra classe ha già iniziato. Esco nel campetto all'aperto e il professore di ginnastica dice che siamo liberi di fare quello che vogliamo. I ragazzi dell'altra classe stanno giocando a calcio. Mi piace come sport ma mi vergogno a giocare.

Le mie compagne di classe prendono un pallone da basket e iniziano a palleggiare. Sono tutte brave in quello sport. Pure io me la cavo. Rubo la palla alla mia amica e faccio canestro. Le mie amiche si bloccano e io prendo la palla al volo dopo che ha rimbalzo a terra. I ragazzi stanno uscendo dal campo e stanno andando a bere dalla fontana.

Le ragazze li fissano. Sono tutti molto carini. Poi vedo con lo sguardo Axel e il mio cuore salta un battito. É bellissimo. Si bagna dietro il collo e poi beve un po'.
"CIAO SPLENDORI" ci urla un ragazzo dal campo di calcio. Ha la palla ai piedi.
Io alzo gli occhi al cielo ma le mie compagne di classe sono già partite.
"UNITEVI A NOI DAI"

Un suo amico ci tira il pallone.
Sta per colpire in faccia Celia così salto e intercetto quello che sarebbe stato un passaggio.
I ragazzi fischiano e le mie amiche mi guardano sbalordite. Alzo le spalle e riprendo a tirare a canestro. Sto per centrare il canestro quando una palla da calcio lo colpisce e gli fa cambiare traiettoria. Mi giro e guardo Axel che sorride. Mi fa cenno di avvicinarmi e prendo il pallone andando da lui.
"Bel tiro" gli dico.
"bell'intervento prima" si complimenta.

****

Da quel giorno vado a vederlo agli allenamenti e alle partite. Siamo diventati molto amici e le mie amiche sono gelose.
Oggi si sta allenando ma un ragazzo gli ruba la palla in scivolata e Axel cade a terra tenendosi la caviglia. Corro da lui.
Lo aiuto ad alzarsi e gli circondo la vita con un braccio mentre lui mette un braccio sulle mie spalle.
Lo porto in infermeria e lo faccio sedere sul lettino.
"grazie T/n" io non dico niente e gli spalmo il gel sulla caviglia delicatamente.

Ha le gambe muscolose al punto giusto. Sento il suo sguardo su di me. D'un tratto mi prende la mano con la quale stavo spalmando il gel e mi guarda negli occhi. Mi viene male al cuore a pensare che non potrò mai avere nulla di così stupendo nella vita.
La ritraggo lentamente e prendo una fascia che avvolgo alla sua caviglia gonfia.

Metto via il tubetto di gel e prima che potessi fare altro, Axel mi afferra per il polso e mi attira a sé "cos'hai? Sei strana. Sembri triste" dice preoccupato.
Io scuoto la testa ma ogni mio movimento viene fermato dalla sua mano dietro la mia nuca.

Annulla ogni distanza e mi bacia prima dolcemente poi approfondisce il bacio.
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare posando le mani sul suo petto. Ci stacchiamo solo per respirare e appoggiamo le nostre fronti.
"t/n, vuoi essere la mia ragazza?"
Sorrido come una scema e lo bacio in risposta.

Angolo mio
Hola persone.
Questa è la mia prima one shot.

Spero che vi sia piaciuta e se avete delle richieste in particolare fatemi sapere. Le mie pubblicazioni saranno un po' a random, senza giorni fissi e cose varie. Pubblicherò quando avrò tempo ma cercherò di essere costante.

Earth🌸

Personaggi Inazuma X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora