6.4

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era passata una settimana dal giorno in cui chanyeol aveva deciso di porre fine alla sua amicizia con il ragazzo sconosciuto.

"amicizia," pensò, emettendo un sorriso colmo di amarezza e di malinconia. «neanche sapevo il suo nome, non era amicizia.» sputó freddo, sistemandosi meglio sul letto.

«chanyeol, non puoi continuare così.» disse kyungsoo, guardandolo con occhi preoccupati. non frequentava da giorni le lezioni scolastiche ma non gli importava. passava pomeriggi interi a crogiolarsi tra le lenzuola del suo letto, cercando di scacciare il dolore che quel ragazzo gli aveva causato. il suo viso sembrava urlare pietà mentre i suoi occhi, gonfi e rossi per il troppo pianto, a stento riuscivano a rimanere aperti.

si asciugò le lacrime salate che continuavano ininterrottamente a bagnargli le guance e tirò su con il naso.
«vaffanculo.» imprecò, senza un motivo preciso.

avrebbe voluto prendere quel ragazzo senza nome per il colletto della maglietta e urlargli in faccia tutto ciò che teneva dentro. ma sapeva sarebbe finito per scoppiare a piangere di nuovo, ripensando a quanto fosse diventato importante per lui, nonostante le poche informazioni che sapevano l'uno dell'altro.

chanyeol aveva trovato un utilizzo a tutte le infinite scorte di post-it gialli comprati online per errore. la sua mente aveva trovato spazio anche per i pensieri riguardanti quel ragazzo, lasciandogli prendere il sopravvento sui pensieri quotidiani che ormai iniziavano ad annoiarlo. la mattina si svegliava com il buon proposito di correre a scuola per poter dare il buongiorno al ragazzo sconosciuto, permettendo a sè stesso di alzarsi di buon umore. dopo le ore di lezione sperava sempre di trovare una risposta da parte sua, una risposta che la maggior parte delle volte lo faceva sorridere come un ebete.

e così era anche per il ragazzo dall'altra parte del post-it. i ricordi del suo ex fidanzato avevano ceduto il posto al ragazzo impacciato che, senza saperlo, gli stava ricostruendo il cuore, pezzo dopo pezzo. aveva trovato in park chanyeol una via di fuga dalla sofferenza che ogni giorno gli attanagliava lo stomaco, provocandogli il mal di pancia. aveva un motivo valido per frequentare le lezioni, nonostante quel luogo fosse l'unico non adatto al suo carattere. amava come chanyeol potesse farlo sorridere sempre, grazie alle sue buffe battute, grazie al suo modo di fare impacciato e grazie alla sua vicinanza nonostante la poca conoscenza. amava il suo carattere, amava il fatto che non sapere il suo nome lo incuriosiva da morire. e poi, fisicamente, lo trovava meraviglioso. quegli occhi scuri e vispi che si muovevano tra gli studenti, sperando di trovare il suo "bbh", quel paio di orecchie che lo rendevano tanto tenero e quel suo fisico slanciato verso l'alto che lo faceva sentire al sicuro anche solo guardandolo da lontano.
si sentiva un coglione ad essersene andato quella mattina. la paura aveva preso il sopravvento su tutti i sentimenti del ragazzo senza nome, facendogli compiere un errore che a fatica sarebbe riuscito a perdonarsi. 

erano diventati l'uno l'àncora dell'altro e fu questione di secondi prima che entrambi se ne rendessero conto.

«soo.» disse chanyeol, guardando un punto fisso avanti a sè.

«mh?»

«domani torno a scuola.» esalò semplicemente.

sarebbe tornato verso quella macchinetta, fondamentale per tutta la scuola, e avrebbe scoperto il nome del ragazzo che pian piano gli stava rubando il cuore.

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