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Jungkook's Pov

Scendo dalla macchina e apro il portabagagli per prendere la borsa piena di valore.
Non appena sono davanti alla porta sorrido compiaciuto ed elettrizzato, non so per quale motivo, ma sento che sarà soddisfacente scoprire certe informazioni su mio padre.
Busso alla porta della villa, aspettando l'uomo che desideravo vedere da qualche giorno. Spero solo che mi dica la verità, sempre se non vuole morire prima del dovuto.
<Ben arrivato signor Jeon> dice non appena apre la porta.
Faccio un piccolo inchino e sorrido lievemente, dando un aspetto meno da duro, ma senza perdere la guardia.
Entro in casa seguendo l'uomo, che da come ho capito, dovrebbe chiamarsi Jiwoon... Park Jiwoon.
Entriamo in una grande sala con dei divanetti sparsi per occupare il grande spazio. Un tavolino ha già due tazze di caffè e se, proprio vogliamo esagerare, c'è anche della birra.
<Allora Jungkook, giusto?> chiede l'uomo sedendosi su un divanetto.
<Si, è il mio nome> rispondo.
Mi siedo anch'io, stando attento alla borsa e a dove appoggiarla.
<Oh, puoi darla a me. La metterò in camera mia> si alza dal divanetto ma si ritrae subito, non appena incontra il mio sguardo.
<No> dico serio, ho gli occhi puntati nei suoi e sono pieni di d'odio.
<Ha già cominciato con il piede sbagliato, signor Park. Stia comodo, abbiamo tanto di cui parlare> faccio spuntare un piccolo ghigno sul mio viso, cercando di spaventare l'uomo davanti a me.
Dovrebbe essere sulla 50'ina d'anni, anche se li porta abbastanza bene. Ho guardato anche i suoi dati e l'età era sulla effettivamente quella. Ma la sua pelle ancora abbastanza tirata e i capelli non del tutto bianchi, possono ingannare facilmente.
Allargo di poco le gambe e appoggio i gomiti su di esse, dando un aspetto ancora più possente e sicuro.
Non mi interessa se siamo in casa sua, qui, questa notte, comando io.
<So che frequenta mio padre, vi siete visti di recente?> chiedo.
L'uomo annuisce.
<E di cosa avete parlato?>.
<Dei soliti argomenti. Lavoro, famiglia e del tempo libero> spiega il signor Park.
Mi mordo l'interno della guancia. La sta tirando per le lunghe.
<Voglio i particolari. Quale famiglia, quale lavoro, cosa fa nel tempo libero?> chiedo irrigidendo il tono.
L'uomo deglutisce rumorosamente, sembra spaventato.
<Ha detto che sta trovando un lavoro nuovo e che presto partirà con sua moglie in vacanza, parlando del tempo libero, dovrebbe andare tra qualche giorno ad una partita di calcio> spiega.
Ha una moglie, non credevo che ne avrebbe trovata una durante questi anni. Per il calcio... non è mai stato interessato a quello, non più di tanto almeno. Sul lavoro non avevo dubbi.
<Non mi sta aiutando come pensavo, è sicuro di meritarsi questo?> indico la borsa affianco a me.
L'uomo sbuffa nervoso, mettendosi le mani nei capelli.
<Cosa vuoi di più?> chiede disperato.
Nonostante la bella vita che sta facendo, ci tiene comunque ad avere la sua ricompensa.
<Voglio che lei gli dia appuntamento dove e quando voglio io> dico piegando la testa da un lato.
Mi alzo in piedi e metto le mani dietro la testa, cominciando a camminare per il salotto.
<Non ha ancora il telefono in mano?> chiedo rimanendo di spalle all'uomo.
Lo sento muoversi nervoso, cercando l'arma che darà inizio allo scontro.
<Cosa gli devo mandare?> chiede riferendosi al messaggio da parte mia.
Mi fermo davanti ad una finestra che punta sulla via di casa. Guardo i lampioni accesi e intanto penso a dove e quando vorrei incontrarlo.
<Digli di incontrarvi dopodomani in un bar che frequentate spesso, alle ore... 22:00> ordino.
<Perfetto> sussurra l'uomo.
Mi giro verso di lui e mi inchino.
<È stato bello fare quattro chiacchiere con lei>.
Mi avvicino a lui per poi rubargli il telefono dalle mani, giusto per accertarmi che il messaggio sia stato veramente inviato al destinatario.
Non appena ne ho conferma, restituisco quello che è suo e sorrido soddisfatto.
<La tengo sott'occhio Park>.

Yoora's Pov

Comincio a sentire freddo stando ferma su questa panchina gelida.
Yoongi sta guardando la luna e intanto canticchia una canzone.
Ho provato più volte a convincerlo di tornare a casa ma... niente da fare.
<Yoongi sto congelando, voglio tornare a casa> dico dolcemente.
Lui si gira verso di me, poi torna a guardare la luna con sguardo serio.
Sono tentata di alzarmi e tornare a casa da sola, ma siamo lontani e io non ho idea di dove mi trovi.
<Lo sto facendo per il tuo bene. Stare a casa con Jungkook ti sta facendo dare di matto> dice serio.
Mi giro di scatto verso di lui, alzandomi dalla panchina per mettermi davanti al suo sguardo.
<Non sto dando di matto> protesto.
Non mi sarei mai aspettata questo comportamento da lui. Perché dovrebbe dire delle cattiverie su Jungkook?. Lo credevo maturo.
<Lo stai facendo> il suo tono è impassibile.
Mi sta salendo il nervoso, eppure non voglio litigare con lui.
<Jungkook è un ragazzo normale>.
Yoongi si mette a ridere, coprendosi la bocca con le mani.
<Ma ti sei sentita? Quel ragazzo, normale? Ti ha rapita, rinchiusa in una casa piena di altri maniaci e ti sta facendo entrare nel suo mondo. Nel nostro mondo!> alza la voce, facendomi indietreggiare per lo spavento.
<E hai ancora il coraggio di ritenerlo normale?>.
Abbasso lo sguardo a terra e inizio a respirare con fatica.
Non capisco. Sembra impazzito tutto in una volta.
Yoongi si avvicina a me, afferrandomi le mani per avvicinarmi a lui.
<È dal primo giorno che ti ho conosciuta che ti volevo avvisare di quanto lui fosse pazzo> dice dolcemente.
<Lui non è pazzo> cerco di proteggere la parola Jungkook, ma non serve a niente.
Alzo lo sguardo per guardare Yoongi e, non appena guardo i suoi occhi, noto qualcosa di strano. È ancora più pallido di quanto non lo sia già.
<Yoongi... tu...> sussurro terrorizzata.
<Hai assunto quella roba?> chiedo riferendomi a tutto quello che spacciano.
Mi libero dalla sua presa e mi allontano da lui, andando a sbattere contro il tronco di un albero.
Lo guardo meglio e noto le sue pupille dilatate e le iridi rosse.
Il ragazzo si avvicina a me e sorride, un sorriso falso.
<Non fiatare> sussurra.
Chiudo gli occhi e lascio che la mia schiena scenda rimanendo contro il tronco dell'abero, fino ad accovacciarmi a terra.
Ad un certo punto sento delle mani attorno alle mie spalle e poco dopo vengo circondata da delle braccia forti.
Jungkook.






~•~•~•~•~•~•~•~•~•~
Ho aggiornato!
Vi piace? Spero di si.
Vi aspettavate le parole di Yoongi, ma soprattutto, di quello che ha fatto?

Cosa ne pensate della parte di Jungkook?

Non so quando posterò i prossimi capitoli, essendo una parte importante della storia, voglio lavorarci bene.

Ciaoo💕

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑲𝒊𝒍𝒍𝒆𝒓 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora