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Yoora's Pov

Sento di star facendo qualcosa di  sbagliato, non dovrei nemmeno essere qui.
Solo adesso penso al danno in cui mi sono cacciata, Jungkook sarà molto arrabbiato. Ho paura che se la possa prendere con i due ragazzi, invece che con me.
Jimin mi afferra la felpa e mi fa girare verso di lui, allontanandomi dalla persona.
<Kiree> sussurro.
Guardo Jimin e appoggio la testa sul suo petto, non sto capendo nulla per la confusione che ho in testa e sto cominciando ad avere paura.
<È la mia migliore amica> dico a Jimin.
La ragazza si avvicina a me, mi afferra la mano e cerca di farmi voltare, ma Jimin glie lo impedisce.
<Chi sei tu? Sei stato tu a rapirla?> chiede Kiree nervosa.
Mi giro verso di lei e sorrido falsamente, cercando di dimostrargli che non deve avere paura.
<No, ma posso spiegarti tutto> dico cercando di mantenere la calma.
Kiree prende il suo cellulare dalla tasca, cercando un contatto in rubrica.
<Chiamerò tua madre, devi tornare a casa> si porta il cellulare all'orecchio.
<Ci manchi Yoora>.
A quelle parole, sento il mondo crollarmi addosso. Comincio a sentirmi responsabile di tutto, ma non so precisamente di cosa. Sento un peso sulle mie spalle, la sofferenza dei miei genitori.
<Kiree no!> urlo non appena nomina mia madre.
La spingo forte, facendo cadere il suo telefono e lei.
La ragazza mi guarda confusa, alzandosi da terra con le lacrime agli occhi.
Non volevo farle del male, non voglio che stia così per colpa mia.
<Dobbiamo parlare> dico avvicinandomi a lei. Ma non saprei da dove cominciare e a cosa dirle.
Afferro la sua felpa e la porto vicino a me, regalandole un forte abbraccio.
Iniziamo a piangere ognuna sulla spalla dell'altra. Ci siamo mancate a vicenda e dopo un mese ci incontriamo così per caso, dove una delle due è stata rapita e l'altra ne è consapevole.
Se fosse stata lei al posto mio, e io al posto suo, avrei chiamato i suoi genitori e li avrei informati di aver trovato loro figlia. Ma non voglio che lei faccia lo stesso che avrei fatto io, per due motivi.
Non voglio lasciare Jungkook.
Non voglio mettere nei guai nessuno.
Sono arrivata alla conclusione che ormai faccio parte di loro, anche se ancora non ho iniziato veramente. È stata una mia scelta, anche perché è stata l'unica.
Ora che sono qui con Kiree, vorrei vedere anche i miei genitori e sentire le loro voci e i loro pianti di gioia, ma sarebbe pericoloso per Jungkook e i ragazzi. Se venissero presi e messi in una cella per colpa mia, non riuscirei a vivere con la coscienza a posto.
Che ironia... mi hanno rapita, mi hanno fatto un test con droga di ogni tipo e mi hanno fatto entrare in mondo a me ancora sconosciuto. Io, invece, voglio salvarli e restare vicino a loro. Ma voglio tornare a casa solo per vedere i miei genitori, nient'altro. Far vedere a loro che sto bene e raccontare tutta la verità, ma sarebbe un casino e non andrebbe a finir bene.
Non siamo nelle favole, il lieto fine non esiste.
<Che ti succede Yoora?> chiede Kiree.
Scuoto la testa e sospiro.
<Non capiresti>.
No, non capirebbe nulla di quello che mi sta succedendo, di quello che sto diventando. Mi prenderebbe per pazza, ne sono certa.
<Yoora, ascoltami bene> inizia.
<Sei sparita dal nulla da almeno un mese e qualcosa, i tuoi ti stanno cercando, tua madre ha perso il lavoro per la disperazione, tuo padre sta mantenendo tutto... e tu sei qui a dirmi di non voler tornare a casa? Mi stai dicendo che non potrei capire quello che sta succedendo?> si allontana da me, asciugandosi le lacrime agli occhi.
Rimango immobile a fissare il vuoto, non sapendo cosa dire e come rispondere.
Non posso dirgli di provare qualcosa nei confronti del mio rapitore, di essere entrata nella sua squadra e di star cominciando a vedere quei ragazzi come una famiglia. Non posso dirle questo.
<Non capiresti> ripeto a corto di parole sensate.
Kiree fa un lungo sospiro poi prende il telefono e lo mette in tasca.
<Almeno dimmi chi è quel ragazzo alle tue spalle> si riferisce a Jimin.
Mi giro verso il sottoscritto e sorrido, lui fa lo stesso, avvicinandosi a me per abbracciarmi da dietro. Ora mi sento più sicura.
<Usciamo di qui?> mi chiede Jimin.
Annuisco, aspettando che Kiree dica qualcosa per fermarmi, ma si ostina a stare ferma e in silenzio. Mi segue con lo sguardo fino alla porta principale del negozio, per poi scuotere la testa delusa.
Rimango a guardarla, consapevole del fatto che non la rivedrò mai più e che non avrò più la sua fiducia. Non so se andrà a parlare con i miei genitori o se andrà a dire tutto direttamente alla polizia, ma una cosa è certa... prima o poi parlerà di questa faccenda con qualcuno.
Esco dal negozio e alzo la testa solo quando sento la voce di Taehyung.
<Vi ho aspettato per almeno 10 minuti, che ci facevate la dentro?> chiede sventolando una sporta di Gucci.
<Hanno visto Yoora e l'hanno riconosciuta> spiega Jimin.
Taehyung guarda prima Jimin, me e poi di nuovo Jimin. È sconvolto.
<Vi rendete conto del guaio in cui vi siete cacciati?> urla arrabbiato.
<Chi l'ha vista?>.
Stringo i pugni cercando di mantenere la calma, ma quando Taehyung si abbassa alla mia altezza per guardarmi negli occhi pronto a ricevere una risposta, perdo la pazienza.
Lo spingo, facendolo scontrare contro un palo della luce.
<Come avrei potuto sapere di una cosa del genere? Se avessi saputo di incontrare quella ragazza, non sarei nemmeno uscita con voi. Non dovrei nemmeno essere qui> urlo tutto d'un fiato.
Taehyung e Jimin rimangono in silenzio e immobili, meglio così.
Quando sento che la calma sta tornando, comincio a camminare verso la macchina.
<Torniamo a casa, prima che mi veda qualcun'altro e chiami la polizia> dico senza guardarli in faccia.
Spero che Jungkook non esageri nell'arrabbiarsi.






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Ci ho messo tanto per scrivere questo capitolo, volevo farlo nel miglior modo possibile e spero che vi sia piaciuto.
Grazie per le letture e i bei commenti.
Vi voglio bene♡

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑲𝒊𝒍𝒍𝒆𝒓 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora