Capitolo 3 Di notte

3K 175 84
                                    

PREMESSA :
Questo è un capitolo un po' spinto, se non volete leggerlo saltatelo.
||Joker||
***Ero felice di vederla. Era sempre più bella. E quel corpo ...dio quel corpo era perfetto. E quel bustino la stringeva in una maniera fantastica. Desideravo con tutto me stesso slacciarglielo e lanciarlo via. Ricacciai subito via quel pensiero. Ma lei era così bella ...così pazza ...lei era Harley. Negli anni non mi ero mai affezionato a nessuna ragazza. Molte aspiranti criminali avevano provato a avvicinarmi. Nessuna aveva colto nel segno il personaggio che volevo accanto a me. Tutte matte e solo in cerca di fama. Harley invece ...lei aveva scelto quel personaggio così azzeccato. Ma non glielo avevo mai detto. Lei era letteralmente diventata matta per me. Non sapevo che farci ...la volevo. La voglio. E sapevo che lei voleva me. Quindi che problemi mi stavo a fare ?"***

Joker la voleva. E lei anche. Lui si alzò e si tolse la camicia. Lei era li che lo guardava. Lui si girò e si avviò verso di lei. Lei capì le sue intenzioni e si alzò, andandogli incontro. Lui le passò le mani dietro la schiena e la baciò. Lei mise le mani tra i suoi capelli. Joker fece scendere le mani fino al fondo schiena di Harley e li aumentò la presa. Lei sorrise attaccata alle sue labbra. Lui le infilò la lingua in bocca. Lei ricambiò. Joker la spinse piano sul divanetto. E lei si morse il labbro inferiore. Quella cosa lo rendeva pazzo. Le slacciò il bustino e lo lanciò a terra lasciando finalmente libero il suo petto. Le posò le mani sul seno e strinse le mani, poi cominciò a baciarle il collo fino a arrivare al seno, lasciando le baci umidi su tutta la superficie che va dal collo fino alla vita. Fece scendere le mani fino ai suoi fianchi e le tolse piano i pantaloni attillatissimi. In seguito si sfilò pure i suoi e rimase in boxer. Riprese a baciarla e lasciò dei baci sul collo di lei, lasciando qua e la dei piccoli segni violacei. Si tolsero il rimanente dei vestiti e finalmente lui potè averla. "Era ora ..." sussurrò nell'orecchio di lei, che rabbrividì.

***

La mattina Harley si svegliò con addosso solo un lenzuolo sul ventre. Guardò a terra e li c'era il suo amato Joker, solo con i boxer. Vederlo senza il viso bianco e il rosso sbavato era strano. Si vedevano bene le cicatrici. Ogni volta c'era una storia diversa per quelle cicatrici. Ma a lei piacevano. Gli davano quel tocco in più. Si alzò e camminò nuda per la stanza, raccattando qua e la i suoi vestiti. Ma non aveva intenzione di stritolarsi di nuovo nel suo bustino. Così si infilò solamente i suoi boxer (odiava le mutandine striminzite che usavano la maggior parte delle donne) e sopra si mise la camicia di Joker. Non si chiamavano mai per nome. Nemmeno tra loro. Loro erano Joker e Harley Quinn. Solo loro.
"Buongiorno ..." disse Joker con voce roca.
"Ehi Jok ..." disse lei andandosi a stendere accanto a lui, appoggiando i gomiti sul suo petto. Lui le prese il viso tra le mani e la baciò. Sperava che tutto ciò non finisse. Lo speravano entrambi. Rimasero così per il resto del giorno. Parlando tra loro e raccontandosi cosa era successo negli ultimi mesi. Spesso avevano lavorato in coppia e avevano fatto un grande effetto, ma lui non aveva mai voluto lasciare in vista i suoi sentimenti. Tra loro c'era stato solo sesso. Ma quella notte era diversa. Ci aveva messo i suoi sentimenti. Quella notte non avevano fatto sesso. Avevano fatto l'amore. Che per lui erano due concetti totalmente diversi. La strinse forte. E lei ricambiò. Ma non voleva lasciarsi andare troppo. Così le diede una pacca sul sedere e si alzò per mangiare qualcosa.
La voleva ma ci sarebbe andato piano. Joker il criminale non aveva sentimenti. Tranne che per Harley. Lei era diversa. E lo sarebbe sempre stata. Ma lui rimaneva lo stesso Joker, il cattivo, e i cattivi non mettono troppo in nostra i loro sentimenti. E lui era cattivo.

Piacere, Harley QuinnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora