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Jimin's pov.

Dopo pochi minuti arrivai di fronte alla casa del mio amico, scavalcai il cancello e mi diressi sotto la finestra della sua stanza.

Lo trovai sdraiato per terra, sopra un cespuglio scuro che non dava l'idea di essere tanto comodo.

Mi avvicinai e velocemente lo tirai fuori da quell'intreccio di rami e foglie. 
Non si muoveva, così tastai il suo collo per sentire il battito del suo giovane cuore ferito.

Un taglio si estendeva dalla sua guancia alla sua gola e del sangue continuava ad uscirvi, impregnando i vestiti.

Il battito c'era, era lento ma regolare.

Lo presi in spalla e tornai a casa, mentre un odio profondo nei confronti di suo padre cresceva nel mio petto.

Quando arrivai feci sdraiare Taehyung nel mio letto, poi mi diressi in bagno per prendere dei dischetti di cotone ed il disinfettante.

Dovevo pulirgli le ferite se non volevo che facessero infezione.

Tornai nella stanza e trovai il castano nella stessa posizione in cui l'avevo lasciato, così mi avvicinai e con estrema calma e attenzione iniziai a tamponare le sue ferite con quel liquido verdastro.

Il minore emise un mugolio quando sentì il liquido freddo a contatto con la sua pelle calda.

Lentamente aprì gli occhi, incontrando i miei scuri e preoccupati.

"Grazie."
Sussurrò con le poche forze che gli erano rimaste in corpo.

"Risparmia le energie. Non devi ringraziarmi, avresti fatto lo stesso per me."
Un sorriso triste si formò sulle mie labbra.

Continuai a pulirgli il viso e quando ebbi finito gli fasciai il tutto.

Gli portai un bicchiere d'acqua e gli diedi un cambio.
Si sarebbe dovuto lavare, ma non mi sembrava avesse abbastanza energie, quindi non gli dissi niente.

Presi una maglietta e un paio di pantaloni miei e lo aiutai a cambiarsi. Non poteva dormire coi vestiti sporchi di sangue.

Successivamente ci sdraiammo sotto le coperte calde e morbide e ci addormentammo, uno accanto all'altro.

No one's pov.

Jimin fu il primo a svegliarsi.
Trovò il minore rannicchiato su se stesso, come a cercare riparo da tutto quel dolore che lo stava opprimendo.

Il più grande si alzò dal letto e si diresse in bagno.
Fece una doccia veloce e tornò nella camera, ma non voleva svegliare l'amico. Quindi, sapendo che i suoi genitori erano fuori per lavoro, si diresse in cucina per preparare la colazione.

Ad un certo punto sentì dei lenti passi e si voltò, trovando l'altro ragazzo sulla soglia della porta.

"Buongiorno"
Disse sorridendo.

"Giorno"
Rispose l'altro.

"Sto facendo i pancakes, oggi non andiamo a scuola."

Gli occhi del castano si illuminarono alla parola 'pancakes'. Li amava, ma non li mangiava da tanto in quanto glieli faceva la madre. Dopo la sua morte si era rifiutato di imparare la ricetta.

"Ok... intanto che li prepari posso farmi una doccia?"

"Ma certo, il bagno sai dov'è."

Taehyung's pov.

Entrai nel bagno e aprii l'acqua della doccia, per farla scaldare.
Iniziai a spogliarmi e mi guardai allo specchio.

Avevo tanti lividi, di tutti i colori: viola, rossi, gialli...
Una lunga garza mi copriva il lato destro del viso e del collo.
Decisi di toglierla, e sotto vi trovai un lungo taglio.

I ricordi della sera precedente mi tornarono in mente: mio padre con la bottiglia, il vetro rotto, la finestra...
'È ora di farla finita anche con te' aveva detto prima di andarsene.

L'acqua era ormai calda, così entrai nella doccia e le calde lacrime che si erano formate nei miei occhi ebbero il permesso di scendere e confondersi con quella confortevole pioggia.

Quando ebbi finito presi i vestiti del padrone di casa e mi vestii, per assaggiare quei puncakes deliziosi che portavano con loro tanti ricordi.

"Ti va di dirmi cos'è successo?"
L'estrema calma nella sua voce mi diede il coraggio di raccontare.

Il suo sguardo era allibito. Si poteva vedere il fuoco della rabbia uscire dalle sue iridi marroni.

"Dobbiamo denunciarlo."

"No."
La mia voce era seria.
Se l'avessimo denunciato sarebbe riuscito a farla franca e poi sarebbe davvero finita.

Anche se a questo punto non valeva più niente continuare con questa misera vita, non volevo fosse lui a porre fine ai miei respiri.

Se dovevano finire li avrei fatti finire io come volevo io.

"Ma-"

"Niente ma. Non lo denuncerò."

"Non tornerai in quella casa. Resterai qui, tanto i miei sono in viaggio per lavoro. Ci sono solo io."
La sua voce era seria e severa.

"Va bene..."

Tanto non resterò ancora per molto.

Too Late [ITA]~TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora