Capitolo 57

5.2K 190 9
                                    

Voci.
Voci.
Inutili voci che sento ma non riesco ad aprire gli occhi. Mi sono molto familiari ma sono confuse, credo che stiano parlando tutto insieme e mi stanno mettendo una confusione in testa pazzesca. Piano piano riesco ad adattarmi ad una forte luce bianca aprendo lentamente gli occhi. E te pareva.
Sono in un letto di ospedale con tipo tremila macchina collegate al mio piccolo corpicino. Voglio andarmene perchè questa puzza, da quando Kate è stata in ospedale, mi urta il sistema nervoso. Ma come faccio ad essere così anche mentre sono in un letto di ospedale? Boh.
L'ultima cosa che ricordo è qualcuno che mi prende in braccio e mi sussurra qualcosa di rassicurante.
<<Vogliamo vederla>> sento dire da qualcuno alè i fiori della stanza.
<<Potete andare, ma tutti no, dividetevi in gruppi, ne siete troppi>> dice quello che credo sia un dottore.

Ad un certo punto la porta si spalanca rivelando la figura di mia madre con i ragazzi dietro.
<<Mio dio, sei sveglia>> urla lei con le lacrime agli occhi venendomi ad abbracciare. La stringo a me e appoggio la testa sulla sua spalla.
<<Crystal, non mi merito di essere chiamata da te mamma, è un mostro e io lo sono stata insieme a lui non accorgendomi di niente, ti chiedo perdono infinitamente, vorrei soltanto morire in questo momento, per non aver saputo proteggere la mia piccola bambina. Mi sento così in colpa>> continua a dire mentre singhiozza. Cerco di parlare ma dalla mia bocca non esce niente a parte qualche suono strozzato. Il dottore entra nella stanza precipitandosi subito verso di me.
<<Ah, ah, ah. Signorina, non può ancora parlare, un pezzo di vetro le ha colpito le corde vocali danneggiandole, tra qualche giorno si rimetterà del tutto, ma per adesso niente sforzi>> mi avvisa.
E che cazzo.
Annuisco tristemente e il dottore esce.
<<Che fine ha fatto lui?>> chiedo in un sussurro piccolissimo a mia madre.
<<L'ho fatto prendere dalla polizia>> dice e io sbarro gli occhi. 
<<Cosa?>> dico sempre con quel pizzico di voce che mi rimane.
<<Tesoro, Kate mi ha detto che lei aveva capito qualcosa e ho capito subito che tu non ci hai mai detto niente perché non volevi rovinare la nostra famiglia per il nostro bene, ma non hai ancora capito che per me, siete voi il mio bene>> dice piangendo a dirotto. Dietro di lei vedo i miei fratelli a testa bassa. Ci sono Jack g, Allison, Lucy, Hanna, Taylor, Ambar,Malia e in fondo, a testa bassa, da solo, c'è Cameron che ha le mani nelle tasche e non ha spiccicato parola nemmeno per un secondo.
<<Io davvero non so come farmi perdonare>> continua mia madre.
<<Basta mamma, non è colpa tua>> le dico. Lei annuisce e lascia il posto agli altri per salutarmi.
Appena mia madre esce rimaniamo solo io e i ragazzi.
<<Perchè non ce l'hai mai detto?>> sussurra Hanna tra le lacrime.
Faccio spallucce e sorrido.
<<È una cosa di niente>> dico sussurrando ancora, ovviamente. Appena dico questo Cameron alza la testa, sbuffa una risata amara ed esce sbattendo la porta.
<<Io lo sapevo e non ho fatto niente per aiutarti>> continua ad incolparsi Kate.
<<Basta ragazzi, non ce la faccio più, già mi sento in colpa per aver mandato mio padre in caserma, volete farmi sentire peggio?>>dico sempre ridendo.
<<Io ancora non capisco come fai a fare finta di niente dopo tutto questo tempo>> dice Nash.
<<Sempre>> dico gioendo.
<<Eh?>>
<<Niente lascia stare>>
Alcuni sbuffano mentre altro mi abbracciano e mi continuano a ripetere di sentirsi in colpa per non aver mai capito niente. Io invece sorrido e li rassicuro. In fondo che c'è di male? Ci sono problemi molto più gravi di questi. Okay forse sto esagerando, ma non voglio che gli altri stiano male per colpa mia, mi sentirei solo peggio. Sono del tutto tristissima per aver portato via un padre ai miei fratelli, anche ai più piccoli, ma non posso farci niente, è successo.

È ora di cena e un'infermiera mi ha portato una specie di bordino, se così si puó chiamare, per primo e per secondo dei broccoli. Ma chi cazzo è che sta a dieta? Datemi un bel kebab piuttosto. L'infermiera è già entrata due volte per assicurarsi che io stessi mangiando, ma non ho toccato niente e sto morendo di fame. Secondo me entrerà altre 15 volte e m'infilzerà con la forchetta.
Tutti se ne sono andati da poco per ritornare a casa perché gli ho detto che era inutile che rimanessero qua. Alla fine mi sono fatta spiegare tutto dal dottore. Sono svenuta perché ho preso una forte botta alla testa sullo scalino della scala. Ho perso i sensi per 13 ore. Infatti ieri mi ha portato Cameron qui e sono stata tutta la notte a "dormire". Mi sono svegliata stamattina e ho una costola incrinata, le corde vocali danneggiate e qualche taglio che mi ha provocato la bottiglia. Non ho ringraziato Cameron per avermi salvata perché dopo quello che ho detto è andato via e non è più tornato. Non ho capito perché, ma lo scoprirò. Mia madre continua a piangersi addosso. Nash e Hayes sembrano incazzati a morte con me e Kate si sente più in colpa di tutti perché dice che lei qualcosa aveva capito, se non tutto, ma voleva averne la conferma. I ragazzi sono rimasti letteralmente sconvolti. E ci credo, una persona come mio padre che avanti agli altri sembrava un orso abbraccia tutti, e poi vieni a scoprire che picchia la figlia, rimani un po' sconvolto.

Filofobia [Cameron Dallas]   ~{In revisione}~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora