7 capitolo

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POV’S HARRY

La testa pulsava e la mia vista appannata si prendeva gioco dei miei sensi, sobbalzai quando la luce del sole colpì impetuosamente il mio volto, mi alzai in piedi barcollando, la mia mano tirò indietro i ricci capelli che ricederono in seguito sull’umida fronte.

Dopo l’incontro con Elisabeth mi recai in un semplice pub dove adocchiai una donna dell’età media con uno splendido davanzale, ma quando la guardai meglio, l’immagine di Elisabeth venne dipinta su quel corpo tutto curve .Ordinai del Brandy,o almeno mi pareva brandy.

Dopo  i primi lunghi sorsi la testa inziò a focalizzare una voce, quella voce, che mi richiamò cosi dolcemente.

Il mio materasso era riscaldato del mio stesso calore, sobbalzai quando udì leggeri sospiri provenienti dalla camera di El, mi alzai velocemente e mi recai nella camera tinta di un bianco tenue, la scrutai intensamente.

Lunghi capelli castani ricoprivano in tutte le sue grazie il materasso ricoperto da una trapunta rosa, un lieve rossore le contornava le gote mi avvicinai incosciente dei miei gesti.

Le mie ginocchia raggiunsero il pavimento gelido, percepì un primo brivido,ma uno ancor più forte quando posai le mie rosee labbra  sull’apertura della bocca carnosa di mia sorella.

La bacia delicatamente e mi spostai ingenuamente quando la senti rabbrividire, mi alzai e corsi via, involontariamente lasciai la mia stessa anima su quelle labbra che tanto desideravo.

POV’S ELISABETH

Mugulai silenziosamente le mie mani sfiorarono le candide labbra,c’era passione su di esse,lussurie immense.

Mi alzai di scatto,la mia pelle era ancor contornata da brividi, le cause a me non erano apparenti, ma mi tranquillizzai e lasciai scorrere le mani  sulle leggere curve del mio corpo.

Mi misi addosso la cravatta ed  il restante degli indumenti, scesi le scale molto facilmente,erano le scale dove avevo camminato per anni, la mia prima sbarra.

Sobbalzai quando la mano di Harry si posò sulle mie spalle, grugnì qualcosa, ma non ci feci caso.

La macchina sfrecciava su i larghi vialoni di boston, sentivo la pressione del sole su me, ne ero certa, il sole batteva lungo il mio corpo, un  piccolo sorriso prese possesso del mio viso, mi voltai appena quando sentì ridere Harry.

-“Perché ridi”-dissi quasi freddamente, ma niente era più umile di quel gesto.

-“Sei bellissima”-boccheggio, fermando l’auto avvicinandosi così tanto a me, sentivo il suo respiro sul mio collo, lasciò un bacio tenero su l’incavo di esso, e di sfuggita un gemito prese luogo nella mia testa,si stacco nuovamente e mi guardò come se volesse il permesso di quei gesti così poco tanto casti, rimasi ferma immobile,ma quando una lieve pressione infranse ogni mio pensiero mi lasciai andare, un bacio cosi tenero, nessun tipo di passione era percepita ma qualcosa a me sconosciuto.

Mi staccai dopo che un immagine iniziò a bussare tenue alla mia mente, cosa avrebbe detto la mamma? Cosa avrebbe detto Des? e le persone?

Apri lo sportello frettolosamente e iniziai a correre, non sapendo dove andare, posizionai le mani in avanti e crollai su me stessa dopo qualche metro.

Cosa avevo fatto per meritarmi tutto ciò?

Ricordo ancora quella notte, quando mi svegliai e i miei occhi non videro più la luce, ma solo ombre incostanti.

Sussultai quando Harry si sedette accanto a me, prendendo tra le una mia ciocca di capelli.

-“Mi dispiace,non mi sarei dovuto avvicinare così tanto”-

Rimasi in silenzio ascoltando i rumori persuadenti dell’aria, mi rialzai e con l’aiuto di Harry mi feci accompagnare in classe, cercando di non pensare o di non immaginare le scene vissute un attimo prima.

-Blind [Harry Styles]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora